All posts filed under: Secondi

Risic Blanc e trota in crema

Lo verso nel bicchiere, avvicino il naso e colgo un bouquet ricco. Ne rimango subito folgorata, come spesso mi succede con i vini che Fernandowine mi manda. Ero già partita con l’idea di abbinare a questo vino di Villa Job una crema facile e veloce che potesse riassumere, con sintesi friulana, la terra da cui giunge questo vino. Del Friuli ne parlo spesso, però la lista dei prodotti locali è ben difficile da esaurire. Stavolta ho pensata alla regina di San Daniele, la trota, e al rafano. Il tutto è stato ridotto a crema per renderne facile una degustazione a mo’ di aperitivo o durante un pic nic che questo primo sole primaverile invita a fare. Il rafano è una pianta al limite dell’infestante di cui si consuma la radice bianca. In Friuli se ne fa una crema con le mele, aggraziata anch’ella e a cui in parte mi sono ispirata. Però vado per passi, perchè il Risic Blanc, o Vitigno Bianco, merita di essere scoperto. La delicatezza dei profumi guida anche le dosi della …

Polpette ai datteri con Barbera d’Alba

…provare per credere 🙂 Come ogni mese e sempre con lo stesso entusiasmo, ho provato ad abbinare un piatto al vino che l’esperto Fernando (@fernandowine) di Winexplorer propone. Babbo Natale mi ha portato in anticipo il Barbera d’Alba 2009 dell’Azienda Agricola Borgogno Francesco. Un vino deciso, intenso, quasi rude nei suoi toni. Pensare ad un abbinamento non è stato facile, data la volontà di non cadere nel banale e di dover testa all’ottima proposta di Coda alla vaccinara di Amara Dolcezza. Alla fine la scelta meditata è caduta su un piatto di carne, sì, ma che sapesse combinare il clima natalizio del momento con la ricchezza delle spezie, tutto in chiave mediterranea. Così nascono queste polpette ai datteri cotte in sugo di pomodoro arricchito con Zatar e Harissa. L’Harissa da il tono piccante e delicato assieme essendo un mix di paprika, cumino, zenzero, curcuma. Mentre lo Zatar richiama in un colpo solo il timo, l’origano, la maggiorana, la santoreggia ed il coriandolo. Questa combinazione di spezie si affianca al dolce tocco dei pezzi di dattero. …

Seppie in teglia speziate

Essere alla ricerca di un piatto gustoso, veloce, salutare da fare, porta a volte a scelgiere il pesce. A volte però, almeno per me, il pesce è una portata fa fine settimana, quando riesco a fare un salto da un verace pescivendolo. Se capita, invece, una cena infrasettimanale con amici, ecco che dal reparto congelato del supermercato mi affido alle sempre e solite seppie. Altre volte, poi, ho una voglia di ricette classiche, di qualità, equilibratamente semplici, ed ecco allora che mi affido ai libri di Veronelli, gentilmente recuperati dai mercatini dalla cara e chiacchierina mamma. Eppure non tutti i desideri, anche i più banali, a volte si realizzano. Può capire che qualche fidata spezia sia andata misteriosamente a male e tu (io) te ne accorgi all’ultimo momento. Ecco spiegato come è nato questo piatto, che una volta servito in tavola è stato spazzato via in un attimo. Per un lieto fine a volte basta veramente poco 🙂

Insalata di fagioli azuki e bieta selvatica

Siamo in procinto in partire, beh quasi, mancono alcuni giorni. Meta l’Irlanda del Nord che più Nord non si può 🙂 Niente pedalate o giri enogastronomici stavolta. L’occasione è un matrimonio. Da brava giovane donna di casa, un piede al lavoro e uno quasi quasi in aeroporto, ho voluto preparare qualcosa capace di rafforzarci prima di un tour de force in terra straniera. I giorni tra blog, cucina, mercato e libri hanno insegnato che fa sempre comodo dedicare qualche ora domenicale a bollire i legumi. Così in occasione della scorsa insalata di fagioli azuki riposi una bella porzione di fagioli azuki già cotti nel freezer. Sfruttando quell’attimo di lungimiranza e i doni del mercato del sabato è nato questo piatto. La Cavia lo ha molto, anzi moltissimo, apprezzato. Con mia ennesima sorpresa la bieta selvatica e pochi altri ingredienti hanno fatto la magia. Decisamente allettante l’avere della bieta selvatica in cucina in pieno centro di Roma. Per il resto la ricetta è semplice, veloce nell’assemblaggio, colorata nella presentazione.

Spezzatino ai lamponi

Mi ritrovai nel cammin di mia vita in giro per casa con una bottiglia di Dogana 2007, alias Rosso di Montepulciano, proveniente da Palazzo Vecchio e giunto fino a me grazie a Fernando di Winexplorer. Il compito non da poco era di abbinare questo seducente rosso con una ricetta. Il primo passo non poteva essere che partire dai fondamentali, ossia leggendo la scheda del vino nonchè di pensare al più semplice degli abbinamenti. Carne, ma come? Rossa, ok e poi? Pensa che ti ripensa l’idea dei frutti di bosco ha cominciato a riempire la mente. Poi eccoli là, al supermercato, i lamponi. Di fronte alla carne di manzo mi sono poi arresa: e sia spezzatino (ubriaco) ai lamponi. Con in mano il Veronelli e Carnacina  ho ripassato la ricetta classica dello spezzatino. Risultato finale? Un pranzo romantico addolcito, se non rallegrato, dal Dogana 2007, che si è lasciato bere ed ha invitato a bere. Un vino che sa decisamente farci con la gente. Rosso carico, carattere evidente, toscano nel suo essere affabile. Soprattutto, nonostante la sua prorompente …