Chi sono

Chi sono, cosa faccio, come lo faccio e perché? Qui la risposta alle domande con cui cerchi di dare un volto al blog Ma che ti sei mangiato

Questo è un blog lo avrai capito.

Chi sono?

Dietro questo schermo c’è Rossella, cioè io. Piacere.
Chi sono? Te lo dico in meno di 90 secondi:

Ti ricordi quella canzone che faceva “I’m a bitch, I’m a lover, I’m a child”?
Io sono un’economista, sì, una di quelle che gioca con i numeri. Sono però cresciuta con Joe di Piccole Donne, Robert Capa ed Ernest Hemigway. Eppure da 9 anni ho un foodblog.
In concreto, non parlo prima di un Negroni, sogno di scrivere sempre e penso twittando.
Le mie tre parole chiave sono: sintesi, racconto e ricerca.

Ho 39 anni, sono una friulana trapiantata a Roma da oltre 10 anni. Sono una di quelle che dice di avere una passione innata per lo scrivere.

A fine 2007 ho comiRossella Di Bidino_bianco e neronciato questo blog. Allora era un gioco ed un grande punto interrogativo. Col tempo le idee si sono fatte più chiare e gli orizzonte più ampi.
Il blog non è la mia seconda vita. E’ quell’io che vuole andare oltre le otto ore di lavoro in ufficio. E’ quell’io carico di progetti, energie e curiosità che superati trent’anni ha avuto bisogno di esperimersi.

Per contattarmi

Sei un lettore e vuoi presentarti, sei un’azienda e vuoi avanzare una proposta di collaborazione, sei un editore :), in ogni caso mi puoi contattare via email a rori.rori@libero.it.

Facebook Twitter Google+ Pinterest InstangramLinkedinRSS

Perché Ma che ti sei mangiato?

Ma che ti sei mangiato?
Ho scelto questo nome, perché ha in sè ironia e stupore. Non sembra quasi volersi prendere sul serio. Con la penna in mano già io divento troppo seria, volevo abbandonare questa attitudine.
Parla come mangi, si dice.
Io a tavola mi diverto e qui vorrei trasmettere un po’ di quella allegria che il cibo sa donare.

Allora è un foodblog?

Sì, no, anche.
, Ma che ti sei mangiato è nato come un foodblog. E prima ancora come una raccolta di ricette tra amici. Trovi ricette come in ogni foodblog. Sono partita dai biscotti per approdare al pane e mangiare pure tofu. Non per stupirti con effetti speciali. Qui c’è curiorità e fame vera.

Questo è ancora un foodblog, una raccolta disordinata di ricette fatta di quotidianità. Nel mezzo sempre più avverto la voglia, ancor prima della necessita, di raccontare il contorno delle ricette e di scoprire i sapori che incontro. Così troverai anche post dedicati all’origine dei cibi ed interviste a persone più esperte di me. Il blog è diventato quasi uno stimolo a sapere di più e fare o almeno a provarci.
Non nego che mi diverto con la macchina fotografica.
Ugualmente non posso negare che le storie mi affascinano ed in un volto mi perdo volentieri. Sono alla ricerca di saperi, perduti o dimenticati da me, prima che dagli altri.

No, Ma che ti sei mangiato è altro. E’ tutta la vita che gira attorno al cibo che incrocio lungo la via. Per arrivare al cibo spesso viaggio, leggo, scatto fotografie.

Anche, anche perchè alla fine torno al cibo.

Questo è un blog lo avrai capito. E’ anche un foodblog e non solo un foodblog.
Non oso presentertelo come un travel blog o lifestyle blog. Chi sono non me lo permette.
E’ un foodblog che sa che la vita non si ferma lì.

Sei un lettore e vuoi presentarti, sei un’azienda e vuoi avanzare una proposta di collaborazione, sei un editore :), in ogni caso mi puoi contattare via email a rori.rori@libero.it.

Facebook Twitter Google+ Pinterest InstangramLinkedinRSS

Progetti in corso

Cibo, ricette, risate, emozioni rimane sempre il mantra di Ma che ti sei mangiato. Questo mantra serve per crescere e per far capire chi sono e cosa faccio.

Sul fronte blog, diciamo che sto puntando molto sul raccontare il cibo e per farlo sto dando voce e tempo anche ai viaggi che faccio. Recupero ricordi e cerco di trasformarli in pratici consigli.

Sul fronte “non si finisce mai di imparare”, sto diventando consapevole che scrivere online non fa sempre web writing. Non mancano le emozioni da docente, illuminante l’esperienza del Carnia Food Design.
Rimango convinta che la mia attitudine alla ricerca, l’abitudine alla parola progetto (ironia, questa è ironia all’italiana) debba essere sfruttata da me. Non si butta via niente di quello che vale 🙂

I miei temi caldi e cari sono: storytelling, foodwriting, Instagram. Li voglio mischiare a temi come: il Friuli, la birra, il pane, la tradizione ed il Nord Europa.

Per scoprire tutto questo tra i post, c’è anche una piccola guida per muoversi col  nuovo layout del blog.

E poi ovviamente ci sono quelle opportunità da prendere al volo.

Regole del gioco

Sì, sono blogger. Sì, collaboro anche con i prodottori.
Markette ci stanno? Lascio a te e alla tua sensibilità giudicare.

In questo blog potresti trovare post che parlano espressamente di prodotti specifici per cui riporto il nome del produttore ed il relativo link. In alcuni casi si tratta di prodotti che ho scovato spontaneamente e di cui parlo per una sorta di ammirazione spontanea, perché credo che il lavoro dei piccoli vada protetto, soprattutto se di qualità. Casi emblematici sono i prodotti del Casale Cjanor, il Miele Mil, e alcuni ex come ahimè i formaggi Di Bidino, la Bottega Friulana di Pordenone e la Cjasaline di San Daniele del Friuli.

Sì, a volte creo ricette anche partendo da omaggi, ma sempre meno. Non accetto tutto. Faccio una sempre più serrata cernita basata su criteri personali quali la tipologia di prodotto, la correttezza di chi mi contatta e l’aderanza della proposta alle linee editoriali di Ma che ti sei mangiato. Sottolineo però che ne scrivo solo se i prodotti mi hanno convinto.

Sì, collaboro anche per denaro. L’ho fatto e lo farò. Anche qui faccio una cernita. Parto dalla proposta di un progetto, dico la mia, ascolto la tua e poi si parte. Nel tempo sono nate collaborazioni, a vario titolo, con il Mulino Bianco, Group On Mag per citare le principali.
PS Un media kit è disponibile su richiesta.

Altre collaborazioni sono spontanee, in primis con QB Quanto Basta ed Honest Cooking.it.

Ribadisco, ogni collaborazione è frutto di una scelta basata sui contenuti del progetto proposto e delle persone che lo animano.

Se ancora vuoi contattarmi

Se ti interessa di sapere di più o ti piace chi sono, mi puoi contattare per richieste e curiosità inerenti Ma che ti sei mangiato via email a rori76@gmail.com o tramite i social network:

Facebook Twitter Google+ Pinterest InstangramLinkedinRSS