Da La Cjasalìne alla tavola #10: cioccolata e miele
Lo ammetto. In fatto di libri ho a volte gravi e profondi pregiudizi. Così fu con Harry Potter e con Johnny Deep. Certo, lui non Harry ma Johnny , quello che forse a te piace non si è certo messo a scrivere un best seller. Eppure sullo schermo c’è stato. Ha voluto interpretare qualcuno. E film tratto da libro fu. Ed ecco me: giovane, critica, prevenuta. Vedevo solo quello (senza fare ironie eh 🙂 ). Il bello ed il buono. Anzi il belloccio ed il fondente. Come se passione e poesia fossero più mescolate per motivi commerciali che per altro. Lo pensavo, oh mamma, come lo pensavo. Diamine cosa si combina e si pensa a vent’anni. Lo ammetto. In fatto di libri so ricredermi quando è il libro a chiamarmi. Nel caso specifico, Chocholat l’ho iniziato a leggere ora, dopo anni di fama, e mi ha abbracciata. Senza rancore. Ricordi. Vita di paese. Intrecci famigliari. Caste. Sì, le caste dei piccoli paesi. Personaggi strani, presunti perdenti. Silenti battiglie, lontane dai destini del mondo. Saper scrivere, …