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Pausa caffè in Svezia? Fika

Fika: sì, si chiama così la pausa caffè in Svezia.  A lei Anna Brones e Johanna Kindvall  hanno dedicato un libro. Lasciamole parlare. Fika…so già cosa pensi. Siamo italiani. Per noi il caffè fa rima solamente con moka. In Svezia Fika è un sostantivo, una verbo ed un modo di vivere. La Fika si traduce semplicemente con l’avere un caffè, senza doppie finalità. Questo è il post giusto per te che credi fermamente che la pausa caffè debba avere la stessa dignità del tè delle cinque e degli onnipresenti scones. Di questo abbinamento con il caffè voglio parlare assieme a Anna Brones e Johanna Kindvall autrici del libro Fika: The Art of the Swedish Coffee Break, With Recipes for Pastries, Breads, and Other Treats (Fika: l’arte della pausa caffè svedese, con ricette per dolci, pani e altre tentazioni). Fika, pausa caffè, coffee time, merenda, il tè delle cinque: è sempre la stessa cosa? Mi affido a Anna e Johann per capirne di più. Anna Brones svela subito l’essenza della Fika. La cosa importante è sedersi, rilassarti, godersi ogni singolo istante con una bevanda …

Pebernodder: biscotti danesi speziati con l’olio

Pebernødder: Biscotti danesi con olio extra vergine d’oliva e le spezie del Natale Mettiamo che tu legga “biscotti danesi”, a cosa pensi? Alle scatole di latta blu con dentro dei biscotti al burro? Siamo tutti vittima (credo) di un grande luogo comune. A casa si è notato che questo Natale parlo strano, un misto di danese, finlandese e norvegese. Però non ho ancora avuto la cittadinanza onoraria da parte di Ikea e non ho ancora dato dello Tromso a nessuno. Eppure, nel mio vocabolario danese si è aggiunta una parola nuova. Tra Pinterest e Traveling Mama sono giusta ai Pebernødder. Ammetto il mio proverbiale scetticismo iniziale. Confermo che alla fine ho ceduto alla curiosità d’impastare olio e spezie natalizie. L’esito ti potrebbe essere chiaro se leggi queste righe. E soprattutto hai letto la parola chiave: olio. I Pebernodder sono biscotti danesi e del burro non sanno che farsene. E’ possibile che mi ritrovo a raccontarti di una ricetta veloce da cucinare e servire ancora una volta? Prometto che ti serve solo una ciotola, un mestolo …

Joulotorttu: biscotti finlandesi per Natale

Joulotorttu: li vidi, li impastai, li mangiai e ora è tempo di raccontarti la ricetta di questi aggraziati biscotti finlandesi per Natale C’è chi li chiama geni, chi strambi, sono quei personaggi nella cui testa frullano, a volte, strane idee. Frullano come girandole.Sotto Natale, spesso, io ricado in questa categoria di persone. Attenta e dedica a produrre biscotti che non mi accorgo che le ricette che ho già bastano e avanzano.Quest’anno frulla che ti rifrulla mi sono inoltrata curiosa e sorpresa nel Natale scandinavo. Che sarebbe stato un Natale in stile scandivano l’avevo cominciato a capire dal primo morso del Kardamumma Krans. L’entusiamso si trasferì presto agli Hvite hakemenn e giunse fino allo Julekage danese (o norvegese?). Infine, se di fine si può parlare, giunsero gli Joulotorttu. Loro sono finlandesi. Le mie fonti, non riservate, per capire come fare gli Joulotorttu provengono tutte da Pinterest. Un click dopo l’altro ho scelto la ricetta da cui partire. Mi sono lasciata, solo un attimo, intimorire dalla quantità di burro, ma la presenza della ricotta mi ha rassicurata subito …

Julekage: la torta di Natale della Scandinavia

Danesi e norvegesi vanno pazzi per la Julekage a Natale. Ne ho voluto scoprire il sapore Yoo-ley-key-yeh: si pronuncia così Julekage. L’ho presentato in tavola, forse troppo banalmente, come il panettone danese. In realtà, non ho ancora capito quanto questa ricetta sia danese e quanto norvegese. Di sicuro posso dire che non solo piace, ma piace anche ai palati più delicati. Ne ho avuto la prova con la cognata più restia ai sapori speziati del Natale. Le ricette di Julekage (o Jule Kaga) che ho trovato tra web e libro del pane di Bernand Claytons pretendevano tutte il lievito di birra. Ma questo post è la prova che lo Julekage tollera (e bene) anche il lievito madre (solido). La frutta candita, come nel più tradizionale panettone, c’è. In origine è limone e ciliegie candite, ma anche l’accoppiata cedro e ciliegie funziona. L’uvetta non poteva mancare. Le mandorle grattugiate grossolanamente ben si mescolano all’impasto e le donato un tocco ricercato, senza però notarsi troppo. La buccia di limone, il cardamomo e l’essenza di vaniglia rendono ancora più …

Hvite kakemenn: biscotti di Natale dalla Norvegia

Letteralmente tortine bianche a forma di uomo, gli hvite kakemenn sono dei biscotti norvegesi di un candore impareggiabile Gli hvite kakemenn sono giunti dalla Norvegia e non se ne sono più andati. Ne è richiesto un bis per Natale. Non riesco a pronunciarne il nome. Non sono in grado di descrivere per filo e per segno l’incanto della loro delicatezza. Sono stati accolti in casa come i biscotti anemici, per poi essere divorati, senza timore, uno dietro l’altro. Non mancavano i biscotti di Natale in casa mia. Di altre ricette straniere nessuno avvertiva il bisogno. Ma quest’anno la Scandinavia ha fatto breccia nel cuore e nell’anima. Mai dopo Copenhagen mi sarei aspettata di pensare ancora a quelle terre così lontane e fredde. Prima fu il pane norvegese di Nigella, poi la corona di pane al cardamomo della Svezia e ora i biscotti bianchi della Norvegia. E posso dirti, fin da ora, che non è finita qui. La loro ricetta l’ho appresa tramite siti norvegesi e Christine Skaar. Lei, con il suo post, mi ha aiutato …