Month: Marzo 2016

torrefattore

Torrefattore: cosa fa per noi?

Torrefattore: cosa fa per noi? Lo dice subito Alberto Trabatti. Parla di regole, scelte e mestieri e di obiettivi come l’avvicinare il cliente al Caffè. Non chiamarle due chiacchiere quelle con Alberto Trabatti. Potresti ritrovarti travolto da un fiume di buon Caffè. Quando gli ho chiesto di spiegarmi cosa fa un torrefattore mi aspettavo un discorso scuro e tostato su macchinari e tecniche di torrefazione, invece sono entrata in un mondo fatto di scelte e decisioni. Cominciamo dal protagonista di queste quattro (non) chiacchiere. Alberto è un ex bancario, così recita il suo curriculum vitae. Ad un certo punto, non per caso, è diventato torrefattore dopo essersi trasferito da Bologna. Scoprì di aver aperto la sua bottega di torrefazione dove, dal 1926 al 1943, un tale, Arrigo Penazzi, svolse lo stesso mestiere. Smise di credere ad un caso. In questo percorso iniziato/ricominciato nel 2004 si insinua la ricerca di cosa fa (o meglio chi è) un torrefattore. Perché uno decide di fare il torrefattore? Non me lo sono domandato io, ma è quello che chiede Alberto …

Unpacking coffee

Unpacking Coffee: il video podcast che spacchetta il caffè

Unpacking Coffee: il video podcast che mette il tuo caffè nelle  mani di un’antropologa ed un cofffe guy. Segnati questi nomi: Raymond e Kandace Brigleb. Prendi una mappa e cerchia Portland (è in Oregon, negli Stati Uniti). E soprattutto preparati un buon caffè. Non resta che … accendere un computer e seguire Unpacking Coffee. Unpacking Coffee è video podcast, che tradotto per chi non ama l’inglese, è una serie di brevi video liberamente visibili online. Li trovi su Unpacking Coffee o sul canale Vimeo di Unpacking Coffee. In meno di 8 minuti scoprirai un nuovo caffè. In ogni puntata, Raymond e Kandance Brigleb aprono un pacchetto di caffè e lo studiano dall’apparenza alla sostanza. Ciò che cambia è il caffè ed il suo torrefattore. Quando ho chiesto a Kandance di riassumere in 3 parole Unpacking Coffee, mi son sentita rispondere: Chi è Quirky, curious, fans: Unpacking Coffe o chi gira i video? O chi li guarda? 🙂

Oste della Bon'Ora

L’Oste della Bon’Ora: il menu primaverile col raviolo alla coda

L’Oste della Bon’Ora a Grottaferrata anticipa la primavera col suo nuovo menu L’Oste della Bon’Ora con il menu primaverile ha svelato le sue carte. Crema di piselli con crudo di gamberi al gomasio, amatriciana, filetto di maiale laccato all’aceto balsamico, fegatello e persino trippa: nel menu ci sono tutti. Massimo Pulicati e Maria Luisa Zaia ripartono. L’Expo è stata l’ennesima occasione per esprimersi e crescere. La sorpresa c’è, tra un tarocco ed un raviolo alla coda. Preambolo Faccio fatica a scrivere senza osservare il mio tarocco. La cena di presentazione aveva un tarocco per tavolo. Massimo Pulicati, ha spiegato questa scelta, parlando de La Montagna Sacra di Alejandro Jodorowsky, film realizzato nel 1973 anche grazie a John Lennon. Poi Alejandro si interessò di tarocchi a Parigi. Ed eccomi seduta al tavolo del Carro. Cos’altro aspettarsi da un anarchico nato a Zagarolo?

Gelatina al caffè: per non essere impreparati

Gelatina al caffè: caffè, zucchero e gelatina in polvere. Per avere sempre il caffè a portata di mano. Dico jelly e … Penso a ciò che non so. Così diffusa oltreoceano, così carente nella mia vita. Jelly? Gelatina o no? Colla di pesce o agar agar? Non saprò mai spiegarti l’esistenza di una gelatina in maniera così approfondita come Bressanini. Questo non è il mondo di gradi Bloom, non siamo così puntigliosi da voler misurare perfettamente la solidità di un gel. Questo è il regno di chi tenta golosamente ogni strada. E’ l’universo di chi si preoccupata di affondare un cucchiaino nel desiderio e gustarlo. Dico caffè e… Palpito d’amore. Non ho mai avuto un debole per Brad Pitt. You don’t impress me much (come diceva la saggia Shania Twain). Ma il mio Mr Black, quello sì che lo noto. Sveglia la mattina, ricarica durante il giorno ed ora siamo grandi abbastanza per scoprirlo meglio. Solo così mi spiego la mia rubrica sul caffè. Dico coffee jelly e … M’accorgo che posso usare anche l’italiano, …

Torta al cioccolato bianco e vin santo

Torta al cioccolato bianco: quando la dolcezza diventa eleganza in una torta morbida e intrigante per il vin santo. Da The Baking Bible ad una torta casalinga. Cos’ha di irresistibile una torta al cioccolato bianco? Me lo chiedo constantemente. In realtà, la questione è più profonda. In questi benedetti 35 metri quadri si aggirano due golosi figuri. Una parteggia per il cioccolato fondente, l’altro si prosta ai piedi del cioccolato bianco. Come dire: una punta alla sostanza (essenziale) e l’altro ha un inspiegabile richiamo verso la dolcezza (estrema). Dove si incontrano questi due golosi? A parte sotto lenzuola, pure si sfiorano in cucina. E’ lì che sorgono delle dispute. Immagina che…l’uno, lo sweetheart, arriva con tavolette bianche e candidamente chiede un semifreddo al cioccolato bianco. L’altra, quella che conosce il peso dell’altro, non cede: troppa panna nel semifreddo. Non trova di meglio da dire: “Ti farò altro”. Altro cosa? Ci è voluta Rose Levy Beranbaum. Rose ha dovuto pubblicare The Baking Bible. Io, quella del cioccolato amaro, non sono un’estremista, se non dei sapori. Posso vivere bene …