All posts filed under: Letture online

Podcast miei: più che consigli piccole manie

Son tutti podcast miei. Molto meno prosaicamente, ecco qui raccolti i podcast con cui mi distraggo in cucina, sul divano, in volo o quando le attese si fanno complicate per l’umore. Un podcast nasce da un pod e da un cast. Il pod non è il baccello del dizionario inglese-italiano, ma il supporto fisico che per primo ha permesso di ascoltare dell’audio lontano da una radio tradizionale. Mi riferisco all’iPod. Mentre il cast a a che fare con la trasmissione del file audio. In parole che ogni mamma non digital può capire, è un file audio che ti ascolti sullo smartphone (o su pc di casa o sul laptop di tua figlia, ciao mamma Ivetta 🙂 ). L’attimo di un podcast Il piacere di un podcast sta nell’ascolto, attento o distratto. E’ come avere la “famosa” radiolina bianca che mio padre innamorato regalò alla giovane mamma. E quel piccolo oggetto mi ha inseguito per anni piacevolmente vociante mentre mamma stirava o durante le cene. Da noi era bandita la televisione dal soggiorno. E allora radiogiornali …

Scrivere col cibo: dalla parola all’immagine con Laura Ottaviantonio

E se non bastasse la parola per scrivere col cibo? Dianne Jacob ha spiegato le basi del foodwriting. E’ partita da una ricetta ed è giunta al libro di cucina. Ma oggigiorno non di sola carta viviamo. Si può #scriverecolcibo anche (e solo) online. Certo, sullo schermo, ancora più che sulla carta, contano le immagini. Catturano e convincono a lanciare uno sguardo in più…oppure raccontano una loro storia. Anche qui, non potevo farcela da sola. Con l’hashtag #scriverecolcibo soffro la solitudine e cerco il confronto. Preferisco il fruscio della penna, o l’irruente suono dei tasti della tastiera, al click, secco e riflessivo, di una reflex. Chi poteva aiutarmi (e aiutarci) a capire come allineare i due mondi? La scelta è stata più immediata che ragionata. Ricette e Vicende è uno dei quei blog che sfoglio prima sullo schermo con una pacatezza per me insolita e che poi leggo, su carta, per assaporare ogni singola parola. Ammiro Laura Ottaviantonio per il respiro che sa mettere tra una parola ed il suo verbo, soppesando la storia nel …

I post degli altri che più ho amato nel 2016

I post degli altri che più ho amato: ancora ed ancora letture, online e non, che cerco di mettere in ordine mentre il 2016 volge al termine. Mettiamo subito le cose in chiaro. Sì, un anno fa ho scritto I post degli altri che più ho amato nel 2015. Facebook me lo ha ricordato, io ci ho scherzato online e Mariachiara Montera ha preteso il bis. E’ tutta una congiura per distrarci online un bel po’. In realtà questo 2016 meriterebbe un post molto più intimista dal titolo “Le parole che non ti ho detto quest’anno“. Sì, è stato un anno ricco, ma con poche ricette raccontate. Nulla sai della mania per la vinagrette esplosa questa estate. Se non mi segui su Instagram, potresti esserti persa quel solare fine settimana tra Ponza ed Il Faro della Guardia. Ultimamente, poi, ho ceduto al porridge. Insomma, c’è molto di taciuto e molto di raccontato diversamente dal mio solito sia su Your Brand Camp che su Dissapore. Il fatto è che ad ogni lettura segue una reazione. Quindi …

Caffeine Magazine

Caffeine Magazine: il caffè si fa rivista

Caffeine Magazine: The Coffee Lover’s Magazine, la rivista per te amante del caffè. Il caffè si beve. Non aveva il dono della parola, finché cinque appassionti di Mr. Black decisero di dedicare le loro energie e trasformare le esperienze nel mondo dell’editoria in Caffeine Magazine. Il risultato è una rivista bimensile di circa 40 pagine a numero che tu, appassionato del caffè, puoi ordinare online o scoprire in parte su Facebook, Twitter ed Instagram. Ahimè non è ancora distribuita in Italia. Scott Bentley, Chlöe Callow, Nicolas Sykes, Jo Williams e Michael Chinnery promettono un occhio di riguardo al caffè e a chi ci gira attorno: dai prodotturi all’industria, come dire, dell’indotto, fino ai baristi che servono il tuo caffè. Il punto di partenza è la scena del caffè britannica, ma Caffeine Magazine vuole andare oltre. Ma come lo fa?

post degli altri

I post degli altri che più ho amato nel 2015

I post degli altri che più ho amato: mettere ordine tra le letture online del 2015 Ancora una volta ho seguito l’esempio di Manuela Cervetti. Tra i 16 post da scrivere prima della fine dell’anno è stata chiara. Al secondo posto ha messo i post degli altri che più ho (hai) amato nel 2015. Banale dirai, ma prova a rivedere tutto quello che hai letto online nel 2015 e vedrai che avrai letto molto, troppo ed in maniera decisamente random. Me lo confermi? Com’è la tua reading list? Ahimè non sempre avrai preso nota di quello che hai letto con piacere, ma, se hai quel minimo di esibizionismo del blogger, potrai scovare facilmente i best 2015 post tramite le tue condivisioni. Così almeno ho fatto io. Subito la memoria da lettrice è riemersa. Ecco una sfilza di post da salvare dall’oblio. Erano disordinati, ma c’è voluto poco per fare un po’ di declutting (una delle parole del 2015, che in realtà conosciamo da tempo). Ma non divaghiamo ecco: