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Cracker alla segale

Cracker alla segale: una ricetta semplice che si fa notare…Hai ragione Coco (Chanel): il lusso è semplicità. Ero molto imbarazzata mentre impastavo per la prima volta questi crackers. Avevo per la prima volta una mia omonima a tavola. Scrivo che ero imbarazzata per non dire apertamente che ero impaurita. Con la mia omonima avevo già bevuto molte birre, eppure trovarmela finalmente al mio desco era un onore. Si stava per presentare addirittura con un argentino d’origine friulana. Non potevo fare brutta figura. Da giorni mi ero studiata il menù ed i formaggi piemontesi promettevano di fare il botto. Lo sapeva anche il mio frigorifero. La paura saliva tanto da (non) farmi preoccupare anche della tovaglia scelta dalla Cavia, che non si abbinava per nulla ai tovaglioli polacchi a cui tenevo tanto. Nulla dissi neppure quando comparvelo in tavola quelle posate arancioni a pois. Jackson Pollock avrebbe approvato la tavola, ma non me ne accorsi. Io impastavo. L’imbarazzo era con me. Era come se Jack Torrance si divertisse ad alitarmi dubbi e timori da dietro le spalle. …

L’autunno tra yogurt e noci

Quando l’autunno chiama, la golosa risponde. E la torta con yogurt e noci appare. Il tempo incerto, nella credenza delle noci pecan che vogliono attenzione. Sul divano la golosa che pensa ad un dolce da fare. Le idee si accavallano mentre fuori dalla finestra giungono delle gocce. Poco resta che non mescolare assieme le noci e la farina di segale, così tanto cercata e alla fine trovata al mercato biologico sottocasa. E’ un banchetto molto visitato. Due donne ed un uomo direttamente dalla Terra D’Arcoiris. La sua specialità le mele annurche, sono loro a richiamare i clienti più fedeli. Non manca neppure il succo di mele e quello d’uva, qualche grappa e talvolta anche le mele cotogne. Ma dietro a tutto questo ben di Dio, si scorgono le farine: di segale, farro, Senatore Cappelli e pure kamut. Non resta che farsele servire in sacchetti di carta e sentirsi un po’ bambina con la sorpresina in mano. Non è cosa buona lasciare i buoni ingredienti a lungo da soli nella credenza. E non è cosa buona …

Pane di segale e nocciole

Quando le amiche lasciano Roma …bisogna pur preparare qualcosa di speciale. Roma è una città difficile, ostica nonostante tutto il suo buon viso. Grande, caotica, variegata ed in mezzo il mercato del lavoro, la realtà dell’ufficio, le schizzinosità della politica. A volte bisogna dire basta. Per conquistarti Roma ha bisogno di anni, ma non tutti credono che il tempo sia un giocattolo. Così spesso si sceglie di continuare la propria strada altrove. Perché la bellezza di un tempo che non c’è più diventa chimera e certe giornate quasi sfrontata cafoneria. Così questa mia amica ha scelto. Basta, basta Roma. La scelta è dipesa dal tran tran quotidiano. La battaglia non era la sua. Una scelta coraggiosa data dalla consapevolezza di quello che l’oggi è e di quello che potrebbe essere. E  quindi senza intromettersi, senza aggiungere altro alla scelta presa… bisogna pur preparare qualcosa di speciale. Così tra un bicchiere di sidro, uno di Sauvignon Blanc, qualche patè di olive nere  speziate e polpette varie, sabato anche questo pane è stato mangiucchiato tra chiacchiere e …

Pane scuro multigrano

O per capriccio o per necessità questo pane può facilmente arrivare anche sulla tua tavola. Forse è un po’ più ordinata della mia, ma spero altrettanto allegra e curiosa. Il termine multigrano, che suona così severo, in realtà nasconde una semplice realtà. Vuol infatti dire che sono utilizzate diverse farine. Alla farina di tipo 0 è stata affiancata la farina di grano tenero integrale, la farina di segale e persino quella di grano saraceno. Troppe farine? Nooo, non direi. Le puoi tutte riutilizzare in altro modo. La farina di segale l’ho anche usata ad esempio per il pane di segale e melassa o per il più recente pane con le germe di grano. Mentre la farina di grano saraceno è l’incontrastata protagonista dei Blecs. Troppo difficile come ricetta? Beh, prima leggila. L’unico punto apparentemente ardimentoso è lavorare il tutto all’inizio. Ma abbi fiducia, il momento del duro rimestolamento dura un paio di minuti, poi subentra il piacevole, almeno per me, momento delle mani in pasta. Sapore? Aspetta, tappati le orecchie. Oooottimooooo ! Il sapore è variegato, …

Biscotti con farina di segale e ricotta

Ti è mai arrivata la voce che io sia una fan del blog 101 cookbooks? No, ma dove vivi 🙂 101cookbooks mi ha insegnato molto e soprattutto mi ha dato il coraggio e l’ambizione di osare in cucina e di seguire il mio istinto. Però a volte succede anche che si copia spudoratamente. E così ho fatto stavolta con la ricetta dei Swedish Rye Cookies ossia i biscotti svedesi con farina di segale e ricotta. Sono biscotti da colazione, semplici, sani e leggeri…ehm qui devo ammettere che li  ho anche fatti col mascarpone al posto di un po’ di ricotta, però leggeri almeno nelle apparenze lo sono stati anche quella volta. Non posso che esortarti a farli. Facili da farsi, agevoli da stendersi col mattarello e dalla cottura non impegnativa. Ottimi anche come biscotti dell’ultimo momento, se proprio nessuno delle altre ricette di Dolce Natale 2011 ti attira 🙂