Month: Luglio 2010

Castelluccio di Norcia: a treasure

When do you discover an enchanting place the temptation it’s to keep it hidden. But to live it completely it’s almost impossible and irrational to not talk about it to friends or people you meet in real life and on line. So, I’m unable to not translate even in English my love, appreciation, respect of Castelluccio di Norcia. You may have heard of Castelluccio lentins. In Italy, lentins are traditionally cook for New Year Eye given their association with money. I’m not here to talk of food. I want to let you discover how beatiful is Castelluccio di Norcia, an enviromental diamont in Umbria in the protected area of Sibillini Mountains. You can reach them just driving a car or taking a bus from Norcia (far almost 30 km, check the timetable and day weeks of bus services). You don’t trust me…

#Lambicena a Roma: acidità e bloggers

Questo è un resoconto quasi in stile flusso di coscienza alla Virginia Wool  facendo andare i  ricordi e le sensazioni  in libertà. Un reportage più serio e tradizionale è già disponibile su Scatti Di Gusto. Internet è una miniera di risorse e di possibilità di socializzazione. Quando si scambiano consigli in fatto di cibo, birre, vini per anni è facile che si abbia la voglia di vedere faccia a faccia una persona. Ecco allora che quando il mitico @Tirebouchon ha avvisato, che sulla strada degli Aglianici, si fermava a Roma, i foodbloggers capitolini si sono attivati.  @Tirebouchon, alias Vittorio, corrompendo la consorte a dire che “Lambic è buono”, ha convinto i blogger a riversarsi nel Petit Bar dell’Open Baladin. Mentre lo chef ,con nostro stupore, si spaventava all’idea del tavolo dei blogger, Senza Panna, io, Elisa Kitty’s Kitchen, Vita da Precisina, The Fooder, A Bagnomaria, VinoRoma e @NanoMondano hanno cominciato a parlare di “acidità” con Vittorio. 

For English speaking friends

No no it isn’t a reunion with some English friends. This post want to offer an friendly overview of the English posts that have appears here on Ma che ti sei mangiato, that literaly means What have you eaten? Being part of the very active community of SITs Girls for a quite challeging initiative, the #31DBB, in which we learn in 31 days how to improve blogs and blogging abilities, it’s necessary to show to my SITs Girls and english reader what I do. I cook, read, travel, think…and blog. Here the full and updated list of post written in my English, an English according to the Italian Style 🙂

Adotta la natura

Un’amica incuriosita da Agrycult mi ha chiesto ad un aperitivo di spiegarle meglio come funzionava all’abbonamento all’orto e alla ricotta. Mi ha poi accennato all’operazione adotta una pecora. Ecco allora l’idea di raccogliere le iniziative nello spirito “adotta” o “abbonati” che permettono anche ai cittadini di rientrare in contatto con la natura. Ogni contributo è benvenuto. Per ora offro un elenco di quello che conosco. Potrebbe essere un elenco aperto come quello sui biscotti italiani, avviato tempo fa. Ora però il palco spetta alla natura: #1 Abbonati a una ricotta di Agrycult #2 Abbonati ad un orto di Agrycult (per ricette coi prodotti Agrycult andare qui per il riso rosso e qua per le insalate). Ma ci sono anche altri orti “adottabili”, se ne parla per esempio anche a Belluno.

Il pub preferito

Ognuno ha un suo locale preferito, ma quali sono le caratteristiche della categoria “locale preferito“? Essendo immersa nella filosofica lettura di “Isole, incontri, pub” di Ian Marchant (in inglese Longest Crawl) mi sono trovata di fronte all’amletico dilemma. Durante il suo tour per i pub inglesi, Ian enuncia alcuni elementi cardine come la vicinanza a casa, la possibilità di essere raggiunto a piedi, la familiarità del posto, l’accoglienza, la rilassatezza indotta, e persino una buona ma non eccelsa cucina. Ma nel mio caso queste regole funzionano? Direi proprio di sì. In casa non abbiamo incertezze ad indicare come locale preferito un pub…