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Da La Cjasalìne alla tavola #3: la forza delle lenticchie

Se la rondine non fa primavera, le lenticchie non fanno inverno. Per la serie Da La Cjasalìne alla tavola non perderò tempo a dirti che le lenticchie fan parte della famiglia delle Papilionacee. Non starò qui a delineare un albero genealogico che risale fino al 7000 a.C.. Voglio solo tessere le lodi del variegato mondo delle lenticchie. In un paese della Mancia, di cui non voglio fare il nome, viveva or non è molto uno di quei cavalieri che tengono la lancia nella restrelliera, un vecchio scudo, un ossuto ronzino e il levriero da caccia. Tre quarti della sua rendita se ne andavano in …lenticchie il venerdì e qualche piccioncino di rinforzo alla domenica. Decantate anche da de Cervantes nel suo Don Chisciotte. Rosse, verdi, bionde, marrone. La lenticchia rossa detta anche egiziana, spesso la si trova decorticata, ossia senza “buccia”. Si cuoce così velocemente che è difficile farle mantenere il carattere sodo. Facilmente si spappola e viene per questo usata nelle zuppe. Le ho provate in zuppa con i cardi e il cavolo nero. Le …

Da La Cjasalìne alla tavola #2: il tempo dei fagioli

Si continua. Per la serie Da La Cjasalìne alla tavola torno ad essere una brava donzella di casa. Sarà che la soglia dei trentanni genera cambiamenti. Sarà che poi oltre i 35 anni si diventa saggi e morigerati. Di sicuro c’è il fatto che mai e poi mai si saremi immaginati nei ruggenti anni universitari a trarre piacere da ciò. Insomma, cucinare, aspettare, godermi il tempo e la vita  non c’erano proprio nel mio primo DNA. Pure i gusti sono cambiati. Parliamo liberamente dei fagioli. Dopo anni di ribrezzo verso i fagioli, di disprezzo quasi del loro essere naturali. Dopo giorni di “non ho il tempo di cuocerli“, “non ho voglia di comprarli in scatola“, “non sono mica Bud Spencer“. Oggi sono dei piatti che più assoccio alle domeniche vissute fino in fondo. Per me una domenica è bella se so darmi il tempo di fare ciò che mi piace. Nei nostri  35mq quel “mi piace” diviene leggere, far lievitare il pane e cuocere i legumi messi in ammollo il sabato. Capisco che possa essere …

I ceci si fan caramella salata

Mettiamo il caso che tu la domenica abbia lessato i ceci, perché ti fa star bene l’idea di tirarti avanti con lavoro in cucina. E mettiamo che tu ieri abbia già proposto un’insalata di ceci per cena. Però nel frigo hai ancora alcune manciate di ceci lessi. Che fai? Questo curioso problema di logica, deve essere arricchiato da due particolari. Non hai molto tempo per cucinare  e per cena hai già un altro impegno. Allora che fai?

Germogli a me

Alla fine è toccato anche a me. La curiosità sui germogli, la voglia di farli crescere a casa, la possibilità di averli a partire dalle semplici lenticchie, han vinto. La scorsa settimana ho osato. La spintarella finale è venuta dal post dell’amata 101 cookbooks. La domenica pomeriggio ho messo in abbondante acqua le solite lenticchie. Le ho prese dal barattolo, così, al volo, prima di andare dai suoceri. Un gesto banale ma che mi ha riempito di sicurezza sul futuro. E sì, perché voleva dire che i prossimi giorni sarei stata responsabile di qualcosa: i germogli 🙂 Quale project manager ho coordinato le varie attività. Il lunedì, al ritorno dal lavoro, ho scolato le lenticchie e le ho messe in un’ampia ciotola sul cui fondo ho messo una spugna pulita ed umida. Sopra la spugna ho messo le lenticchie e ho coperto col canovaccio. Un altro piccolo passo verso l’outcome del mio project.

Frittata time

L’idea: pranzare. L’ingrediente principale: voglia di stare all’aria aperto. Conseguenza: star poco in cucina. Soluzione: prendi 4 uova, 1 cipollotto, 1 cucchiaino colmo di tapenade di olive nere (comprata o fatta in casa), una fettina fatta  a dadini di pecorino romano alle erbe aromatiche. Esecuzione: la sai fare una frittata? Trucco: sbattere ben bene le uova. Pensa alla settimana di lavoro e ti riuscirà facile 🙂 Esito: frittata bella gonfia, saporita con un colorito tendenze al marroncino. Così sembra ancora più sana 🙂 Commenti: i bocconi famelici della Cavia parlano da soli, ancor meglio dei “Ottimo” usciti spontanei poco dopo.