Month: Settembre 2012

Segnalazioni in partenza

Bye Bye Baby. Parto. La #myspeciallondon è arrivata. E’ tempo di prendere la valigia, bella carica ma anche libera per lo shopping londinese, e di avviarmi verso Fiumicino. Saranno per me dei giorni intensi, off line, niente post, niente tweet, niente aggiornamenti Facebook. Sarò alla ricerca di posti, alla scoperta di persone e a “studiare” al Food Blogger Connect 2012. Ma non mi va di lasciarti del tutto a bocca asciutta per una settimana intera. Ecco allora che ti segnalo alcune letture extra Ma che ti sei mangiato. Tra una rubrica e l’altra forse ti sei perso o persa qualcosa. Comincio con una new entry, presto infatti ne leggerete di belle anche su Cibando. Sono diventata La Gastroscettica.  Prima mi hanno chiesto di presentarmi e io ho cercato di farlo con parole nuove. Dopotutto una foodblogger è un mondo infinito di curiosità e parole. Forse però stavolta quelli di Cibando hanno esagerato, figuro tra Il meglio del web 🙂   Ma non finisce qui. Ho scambiato anche due rapide parole in inglese con Food Blogger …

Italo Missana se ne è andato

Mi è appena giunta la notizia. Non lo conoscevo di persona. Di lui mi aveva parlato sua figlia, Carolina, con gardo e riservatezza. Ne ho visitato l’attività che da anni viene portata avanti da Carolina e le sue sorelle. Lo devo salutare. Italo Missana di Fagagna (Udine) si è spento. Nel suo passato una costante dedizione alla comunità. Presidente della Pro Loco, dell’Us Pro Fagagna, fondatore del Casale Cjanor e del Museo della vita contadina Cjase Cosèl. Nonchè difensore e promotore del recupero del Pestat. Un titolo di commendadore non dato a caso. E quella targa donata dalla sua Fagagna appare in bella e giusta mostra accanto alla porta del suo Casale. Non potevo non parlarti, anche se di sfuggita, di questo friulano vero. Un abbraccia a Carolina.

Da La Cjasalìne alla tavola #3: la forza delle lenticchie

Se la rondine non fa primavera, le lenticchie non fanno inverno. Per la serie Da La Cjasalìne alla tavola non perderò tempo a dirti che le lenticchie fan parte della famiglia delle Papilionacee. Non starò qui a delineare un albero genealogico che risale fino al 7000 a.C.. Voglio solo tessere le lodi del variegato mondo delle lenticchie. In un paese della Mancia, di cui non voglio fare il nome, viveva or non è molto uno di quei cavalieri che tengono la lancia nella restrelliera, un vecchio scudo, un ossuto ronzino e il levriero da caccia. Tre quarti della sua rendita se ne andavano in …lenticchie il venerdì e qualche piccioncino di rinforzo alla domenica. Decantate anche da de Cervantes nel suo Don Chisciotte. Rosse, verdi, bionde, marrone. La lenticchia rossa detta anche egiziana, spesso la si trova decorticata, ossia senza “buccia”. Si cuoce così velocemente che è difficile farle mantenere il carattere sodo. Facilmente si spappola e viene per questo usata nelle zuppe. Le ho provate in zuppa con i cardi e il cavolo nero. Le …

Laboratorio sulla panificazione

E chi lo fa? Dove? Quando? Perché? La locandina recita che è a cura di Rossella Di Bidino foodblogger ehm ehm…Sì, sono io! Grazie alla Dott.ssa Lucia Galasso Direttrice del Museo della Civiltà Contadina e dell’Ulivo di Pastena (Frosinone). Dai, lasciami abbandonare il tono serio. Sì, sì, a Pastena Sabato 13 ottobre (ore 16-18.30) e Domenica 14 ottobre (ore 10.30-12.30) si parlerà di pane, tecniche di panificazione e di pani laziali e ciociari. Ma e sopratutto i partecipanti faranno il pane. Muniti di lievito madre, dispensa e me e grazie al Forno del Maestro di Festa domenica mattina si cuocerà assieme il pane nel forno a legna. Non avrai un attimo libero, per un totale di 4.5 ore circa si parlerà, si impasterà, si cuocerà solo pane. Il clima non sarà da scuola. Nessuna docente. Ci sarò io a raccontare gli ingredienti del pane, passo passo le fasi per farlo a casa proprio, qua e là spunteranno anedotti di storia del pane. Cercherò di non annoiarti. Ci saranno farine da toccare con mano, perché la …

Quanto mi è dolce sognarmi parisienne

Meno male che esistono gli amici. Se non fosse per FernandoWine di Winexplorer mai avrei potuto sorridere così, stanca e svagata, eppure serena. FernandoWine insieme ai Conti di Buscareto ci è riuscito a distrarmi tra i mille pensieri lavorati di questo settembre. Ci sono riusciti con l’ammaliante colore rosa tenue, le ordinate bollicine. Fresco e leggermente aromatico, con un bouquet molto elegante. Mi son così ritrovata subito trasportata in una dimensione parallela, senza scadenza, pensieri o problemi. Tutto grazie ad un calice di Rosè Brut Conti di Buscareto. A completare l’opera, la calma serale addolcita spegnendo la televisione. Seduti in mezzo al nostro salottino con un tavolino Ikea, due calice, il Rosè Brut fresco e …qualche dolcetto. Sorrisi, risate, sorsi e morsi. Non ci ho messo molto. Giorni prima Dorie Greenspan col suo Baking from my home to yours mi aveva convinto. Dovevo diventare parisienne ed uscire da una patisserie con piccola (e veloce) tarte au pommes.