Polenta morbida detta perfetta da Martha Stewart
Partiamo con una certezza: non c’è nulla di più buono della polenta. Eppure a farla perfetta ci vuole mestiere o Martha Stewart E’ facile scrivere un inno alla polenta. Può essere anche banale usarne la farina per farne una torta. Ma sarebbe una gran sfacciataggine affermare di fare la polenta perfetta. Può piacere la polenta morbida o tosta. La si può tagliare col filo o col coltello. Eppure la perfezione sembra più una questione personale che oggettiva. I ricordi mi dicono che la polenta perfetta la fa la mamma. Ho nell’istinto quel correre verso il mestolo di legno, che è appena stato immerso nella grande pentola arancione per girare la polenta. C’è nelle mie vene più polenta che vanità. Eppure se chiamassi in causa il Santolo (ossia il patrino di battesimo) lui allerterebbe le più antiche tradizioni friulane e giungerebbe col filo per tagliare, a dovere, la polenta in tavola. Nonostante tali legami emozionali, i ristoranti si ostinano a giocare con la polenta morbida. Che avrà mai di speciale? Martha Stewart nella sua Scuola di …