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insalata di farro alla nizzarda

Insalata di farro alla nizzarda (o no?)

Insalata di farro alla nizzarda, almeno nelle intenzioni, perché Julia Child, Elizabeth David e Jane Grigson sostengono che c’è altro oltre il pomodoro ed i fagiolini. Odi le insalate? Quanto ti capisco. La bambina che è in me non si arrende. Un’insalata non è e non sarà mai un pasto. Vuoi metterla a confronto con una quiche? E’ come chiedere a tuo (e mio) marito se preferisce te (e me) o Scarlett Johansson. Ci vuole ben altro, anche con il più torrido dei caldi, per calmare il desiderio di cibo gustoso. Il punto debole dell’insalata non è il fatto che si regga su della verdura, anche se bisognerebbe sparare a zero sulle povere lattughe imprigionate nella plastica o su certi piatti “verdurosi” serviti con troppo tono o poca arte in giro. E’ il concetto di insalata che va rivisto. Sennò quelli scappano con Scarlett. Ed io non saprei per chi cucinare 🙂 Odi le insalate ma ami le Verdure? Quanto ti capisco. Succede a tutti di avere un improvviso desiderio di… un po’ di pomodori, …

Farro, ceci e pesca: what else?

Sempre più, dannatamente sempre più, mi sto mettendo su una cattiva strada. Ed è tutta colpa mia. Sempre più, spudoratamente sempre più, considero la noia il mio vero lusso. La cerco, la voglio, cerco di addentarla. Ma mi hanno educata male. Ho bisogno di fare. Altro che governo del fare. Io ferma non ci so stare, almeno finché non crollo dalla stanchezza. Nel fine settimana mi riprometto di annoiarmi. Voglio quel lusso. Mi attira più di un abito rosso in vetrina. Noia ti voglio. Allora perché mi ritrovo in cucina? Leggiadra come mai lo so essere in ufficio. Il pane che massaggia le mani, la torta sfornata la sera prima sul davanzale, un’idea di insalata per pranzo che bazzica la mente da giorni. Ma ti pare noia questa? Però la pesca ci sta bene. Se lo dice un uomo! Aveva esordito con un Cosa c’è? Farro e ? E lì mi stavo preoccupando. Eppure a me gustava quell’insalata delicata. Estiva nel suo non eccedere nei sapori.  Che sia il giusto viatico per un pomeriggio con …

Insalata gnocchetti di farro e Fil di Fumo

Perché mai pensavo che una volta detto farro avessi detto tutto? Col “mio” farro del Pungolo già mi sentivo speciale. Eppure tra le colline di Scansano al Quarto Podere eccola lì, la prova che non si sa mai tutto. E’ un farro piccolo che sembra sia la prima specie coltivata di frumento già 9000-10000 anni fa. Ma dall’età del Bronzo (4000-5000 anni fa) il farro bi-cocco è stato preferito. Un po’ come se Two is megl che One. Ora però quel One si è rifatto vivo. Infatti, negli ultimi anni ce ne stiamo reinteressando noi esseri umani. In quel cocco infatti si nascondono molte carotenoidi e proteine e sembra che sia meglio tollerato dai chi ha problemi col glutine. Così durante la Morelline Wine Experience al Quarto Podere ho trovato sulla mia strada del farro monococco e della pasta, gnocchetti, fatti con lui. Non ho potuto che provarli. Un piatto di pasta con piselli e friggitelli è nato facilmente. Per averli mi è bastato andare al mercato. Ancora più volentieri l’ho fatto con il Fil …

Le prime fave fresche

Sarò ripetitiva, forse pure esagero. Ma la luce d’aprile, un sana passeggiata senza fretta e senza ma in giro per le strade romane, due passi pure a Campo dei Fiori. Una spesa rapida, una di quelle senza fronzoli e senza lista di ingredienti al seguito. Le ho viste e le ho raccolte. Erano delle fave in vendita al mercato. Le prime che ho annusato quest’anno. Due e più manciate dentro il sacchetto di carta ed ero felice. Tutto questo l’ho trovo romantico, ripetutivamente irresistibile. Un’energia sorniona viene risvegliata. Non c’è null’altro che fare. Soccombere ad essere è il mio destino. Già mi vedevo nella mia striminzita cucina. Quella cucina che ha due gioielli, ossia due finestre. La luce si poggia su di esse e scatta l’incantesimo. Avevo voglia di quella magia. Cipollotto, fave e sedano. Quelli li portavo io nella sporta. Farro, riso rosso e piselli secchi. Quelli mi aspettavano fiduciosi in cucina. Custoditi dentro i barattoli di vetro attendevano di essere chiamati a raccolta. Un sabato come tanti, un pranzo come pochi. Sarò ripetitiva, …

Farrotto con nocciole e formaggio blu

Ricordi di gioventù. Le fotografie in bianco e nero che spuntano da un vecchio album con la copertina in pelle. Era verde e leggermente bombata. Quasi polverosa nel suo aver superato gli anni. Tra le pagine la mamma. In abitino bianco corto in piedi su muretto. In un altra pagina incastonata in un’altra foto dietro di lei la nonna che non ho mai incontrato. Riservata eppur non timida in quell’attimo suggellato di eterno, mentre sulla sinistra l’irruente nonno. Sullo sfondo non un paesino friulano, non la porta di casa, ma la Tour Eiffel. Sì, perchè ci sono nonni che hanno fatto gli emigranti stagionali anche se poi a casa tornavano solo a Natale con qualche piccola sorpresa. E in questa lontananza, così sofferta per i più piccoli, capitò che la piccola mamma si fece un giro a Parigi. E capitò che la piccola Rossella cominciasse lì a fantasticare sul valore del viaggiare. Confondendo ricordi altrui ed emozioni proprie, cominciai ad amare quei piatti strani della mamma. Crepes suzette la sera come secondo e quel pungente …