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Istanti viennesi

Infinite emozioni dopo, quando i pedali si placano, il Danubio scorre e noi ci allontaniamo. Poggiate le bici a Grefeinstein, sudati, travolti dal caldo, saliamo sul trenino che puntuale, pulito e garbato porta da Tulln a Wien.  E Vienna è. I ricordi già affluiscono agli occhi. I volti del Danubio ci seguono lasciandosi dietro il carico di umana fatica, di fatica solleticata dal caldo, di zen fai da te. La meta è arrivata. Lui, la Cavia, il marito pregusta le tappe della terza volta nella capitale austriaca. Se Grinzig può aspettare il giorno dopo, così non può Diglas. Ora tutto è trattenuto dentro o tra le mura. Ci vuole sempre un po’ a riabituarsi al caos umano. Ma l’animo goloso sa farsi forza. In ordine di apparazioni, Vienna è stata:

Volti del Danubio

Non è la prima volta e potrebbe non essere l’ultima. Se dopo un mese di frequentazione un ragazzo ti invita a pedalare d’estate per 300 km lungo il Danubio tu che fai? Se dopo cinque anni tornate lì, ancora a pedalare, tu che pensi? Se quattro mesi dopo il vostro matrimonio siete ancora lì a pedalare, cosa pensa tua madre? Sono domande banali, inutili, quel che contano sono i fatti 🙂 Così anche quest’anno da Passau, in terra teutonica, fino a Vienna abbiamo pedalato. Dalle alluvioni del 2005 siamo arrivate al sole cocente del 2012. Ho un’abbronzatura da ciclista che ruberà molti sorrisi. Ma in volto ho l’aria pulita, il sole che bacia, il sudore che scivola e l’energia dell’arrivo…sono ricordi, tanti, travolgenti, stimolanti. Il primo anno era una scoperta, il secondo una riprova e quest’anno nuovi sguardi. Stare accanto ad un fiume, seguire la sua corrente, scoprirne i volti, ha tutto una magia che si allontana repentiva dalla vita quotidiana e riporta alla dimensione campagnola. Non era l’orologia a dettare i tempi, ma il …

Il momento perfetto

Una storia andrebbe raccontata dall’inizio. Però le emozioni qui tendono ad aver la meglio sulla logica e forse anche sull’educazione. No, non ci riesco ad andare per ordine. La vacanza appena conclusa è vissuta di momenti, uno dietro all’altro, una più significativo dell’altro, ma questo veramente ha quel qualcosa in più. E questo momento è coinciso con l’arrivo a Maria Rain. La non solita ridente cittadina a sud di Klagenfurt, nella Carinzia, Austria. Eravamo se non stremati quanto meno provati dalla pedalata. Tutto bene, semplice fino alla Konditorei (pasticceria) di Klagenfurt. Poi solo una decina di chilometri per arrivare alla nostra meta finale del giorno: Ferlach. Tutto arabo per te? Immagino. Ma immaginaci in un paesaggio tra il bucolico e l’efficiente. Il sole alto nel cielo lindo. L’aria estiva e una serie di salite tra la costante fatica e lo strappo sormontabile solo con la pazienza. Ed eccola, una scritta mentre la strada sta per diventare discesa. E’ la scritta della foto.

La ciclable del Danubio: consigli

Ciclabile del Danubio: ricordi ed esperienze tra Passau e Vienna raccontate per chi non sa decidersi se osare Con mio grande stupore e grande felicità insieme ho scoperto che la nostra vacanza di pedalata lungo il Danubio austriaco ha generato interesse. Gli amici e lettori (mi do un tono, scusa 🙂 ) non chiedono solo “ma come avete fatto?!”, ma anche “Vorrei farla anch’io, mi dai delle dritte?”. Volentieri! Ecco i vari consigli che posso darti per capire se è una vacanza per te, premettendo che è una vacanze per tutti.

Demel batte Sacher su Scatti di Gusto

Ancora un mio racconto altrove, su Scatti di Gusto da ieri c’è il mio adorato Demel. Non sai cos’è? Dov’è? Quante cose buone offre? Leggi Sacher? No, Anne Torte   Mentre, la puntata precedente del mio viaggio in bicicletta vissuto da golosa, lo trovi su Pedalata Gourmet lungo il Danubio, che ben si abbina alle cartoline gourmet sempre danubiane. E non finisce qui  🙂