Year: 2018

Viaggio in Vallonia: 10 giorni di ricordi e consigli

Alla fine l’ho fatto il viaggio in Vallonia e ora è tempo di raccogliere le prime sparpagliate impressioni con la scusa di dare qualche consiglio. “In Vallonia…nel sud del Belgio“, dovevo sempre precisarlo. Alla mia risposta alla domanda “Dove andate in vacanza?” non mi aspettavo proprio di guardare facce così stupite. Sarà l’abitudine a sorbirmi…ehm… guardare in diretta le classiche del Nord del ciclismo, sarà per tutte le curiosità che la birra mi innesca, ma oramai sono anni che la parola Vallonia non è un mistero. Invece, neppure il Belgio, tutto, è così conosciuto nonostante i voli low cost. Ma cerco di limitarmi a questa estate 2018 e non di divagare sulle cinque volte in cui il Belgio mi ha accolto (senza troppe cerimonie 🙂 ).

Polpette di zucchine al forno

Quando le polpette di zucchine incontrano la feta, le puoi che chiamare Kolokithokeftedes? Kolokithokeftedes: se non avessi avuto delle zucchine e della feta non avrei mai imparato questo parola. Oddio, imparato. Ancora non so ancora esattamente dove adagiare l’accento. Diciamo che mi muovo a tentoni provando a fare una variante di polpette di zucchine che abbia un’origine. Ed un nome: keftedes sta per polpette. Ergo kolokitho sono le zucchine. Ma lascio agli esperti ellenici ogni giudizio. Io qui mi limito a lavorare assieme zucchine e feta per la gioia di un piatto estivo che profumi casa ed allontani il pensiero del caldo. Niente complicazioni se non il grattugiare preventivo delle zucchine. Niente formalismi, un piatto sbecchetato può andare in tavola.

La birra che Vale la Pena

Quando la birra è un’occasione per non buttare via niente, neanche una seconda chance, allora quella birra è Vale la Pena. Quanto è bello scrivere questo post dove i doppi sensi si sprecheranno, in pieno spirito di Vale la Pena. Ogni parola è libera di avere un doppio significato, una sorta di seconda possibilità di dire la sua. Prima ci fu Semi di libertà, una classica associazione no profit, che nel 2012 avviò un progetto di inclusione nella, cosidetta, società civile, dei detenuti nel carcere di Rebibbia. Fin qui nulla di strano, se non tutto cominciò a finire in bottiglia e a chiamarsi Birra Vale la Pena. Nel tempo ci finirono di mezzo anche l’Istituto agrario “Sereni” di Roma e l’esperienza di qualche birrificio fuori le mura, come Birra del Borgo, Turan, Stavio etc.

Scrivere col cibo: italiano o inglese con Giulia Scarpaleggia?

Jul’s Kitchen è … Non vorrei perdermi in troppi complimenti. Dopotutto per #scriverecolcibo ho osato, volta dopo volta. E stavolta ho parlato di lingua – e non di linguaggio – con Giulia Scarpaleggia. Prendi una blogger italiana, una di quelle che ha la cucina toscana nel sangue. Prendi una scrittrice, una di quelle che sa scrivere e parlare in inglese. Lascia riposare un attimo e ti troverai con Giulia Scarpaleggia. Non solo il suo sito parla due lingue, ma anche i suoi libri di cucina sono stati tradotti (e non solo in inglese). Se Regula, alias Miss Foodwise, parlava di come il mercato dell’editoria tenda a voler superare i confini, Giulia conferma che chi scrive (e mangia) possa farlo con due diversi linguaggi e non solo per una questione di mercato. Ma non anticipo troppo. Ciao Giulia…