Legumi

Germogli a me

Alla fine è toccato anche a me.
La curiosità sui germogli, la voglia di farli crescere a casa, la possibilità di averli a partire dalle semplici lenticchie, han vinto. La scorsa settimana ho osato.
La spintarella finale è venuta dal post dell’amata 101 cookbooks.

La domenica pomeriggio ho messo in abbondante acqua le solite lenticchie. Le ho prese dal barattolo, così, al volo, prima di andare dai suoceri. Un gesto banale ma che mi ha riempito di sicurezza sul futuro. E sì, perché voleva dire che i prossimi giorni sarei stata responsabile di qualcosa: i germogli 🙂
Quale project manager ho coordinato le varie attività.

Il lunedì, al ritorno dal lavoro, ho scolato le lenticchie e le ho messe in un’ampia ciotola sul cui fondo ho messo una spugna pulita ed umida. Sopra la spugna ho messo le lenticchie e ho coperto col canovaccio. Un altro piccolo passo verso l’outcome del mio project.
Prima di andare a dormire, la mattina dopo prima di andare al lavoro e poi ancora ritornata dal lavoro ho spruzzato dell’acqua sopra le lenticchie. La sera prima di andare ancora a dormire ho messo le lenticchie in uno scolapasta, strizzato la spugna e ribagnata. Poi ho rimesso a dormire 🙂 le lenticchie sopra la spugna umida.
E così per tre giorni.
Il mio business plan era chiaro ed io ho rispettato tutte le scadenze.

Infine il giovedì ho cotto i germogli per 3-5 minuti in acqua calda, anche se non ancora bollente.
Non rimaneva che redigere il report finale.

Ecco nascere una veloce insalata di germogli di lenticchie con ravanelli, cipolotto e mezzo cucchiano di harissa, oltre che l’immancabile e buon olio extra vergine d’oliva.

Della serie se l’ho fatto io può farlo chiunque.
Ossia in linguaggio business, do it yourself is possible.

Ora a me non resta che sperimentare ancora e a te raccontarmi il tuo rapporto con i germogli in cucina, così da insegnare ancora meglio alla sorellina come divertirsi in cucina.