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E’ tempo di vacanze

Se è ferragosto, la foodblogger va in vacanza. Per piccolo che sia, si allontana dalla cucina. Si volta un attimo per salutarla ancora. Poi guarda avanti. Un sospiro. Libertà dai doveri, obiettivo pedalata. Il Danubio chiama anzi richiama. Ai curiosi viandanti del web, che lasciare? Qualche immagine su cui cliccare. Così facile, così moderno.  

Blog summer mania

E’ tempo di estate, quasi di saluti. Prima però è giusto parlarti dei blog che mi stanno intorno. Niente polemiche, senza facili buonismi, solo i link a ciò che mi piace. Per me il bello ed il buono del web sta in questo, nel dire apertamente ciò che piace e nel dare risalto a chi lavora per farci avere tutto ciò. La vita di un blogger è fatta di passione, dedizione, un pizzico di testardaggine e quel quanto basta di amore proprio che porta a scrivere a tutti, senza distinzione. Se tutto questo fatto sul serio o per gioco mi piace, trovo giusto farlo scoprire agli altri. Sia mai che abbiamo gli stessi gusti! Già in passato avevo segnalato 52 foodblog da seguire e pure 5 blog che rivisiterò quanto prima. L’estate scorsa poi mi ero dilettata segnalare gli Amori (non solo) estivi. Ti rimandavo a A way to garden, not Martha, Bea W Kuchni, Helena Ljunggren, 101 cookbooks e all’immancabile  Tirebouchon. Quest’anno rilancio con:

La Alpujarra

Bubiòn. Ultimi giorni, tardo aprile e noi abbandoniamo Granada. L’hombre alla guida, i tornanti cominciano presto a farsi vedere. Riusciranno i noi eroi ad arrivare fin lassù. Da Lanjarón la montagna sovrasta decisa. Sì, dai, quello deve essere Bubiòn. Un parcheggio, lungo la strada, subito. Il Teide ci accoglie e nel miglior inglese incontrato finora ci da le indicazioni per la spettacolarmente semplice e tipica Las Terrazas de la Alpujarras. Nel hostal troviamo letti separati, ma i colori dei tendaggi, la loro tipicità rinfrancano durante la separazione 🙂 Immediata è la voglia di sgambettare in giro.

Letture: tra consigli, emozioni e desideri

Amo i libri. So di non essere un libro, so che la vita pulsa fuori dalle pagine stampate. Ma amo i libri. Una bella lettura subito attiva il desiderio di un nuovo libro. Uno alla volta, pagina dopo pagina, tendo a riempire casa di libri. Ma ho imparato a regalarli, tranne i miei mostri sacri. Pochi disprezzati, molti amati, alcuni puri gioielli. Un tempo, quando esistevano solo le riviste cartacee, era rinfrescante nell’afa della pianura friulana leggere i consigli di lettura (quasi mai condivisi). Già in passato mi sono lasciata andare ad un post sui libri letti e ora ricado in questa debolezza.   Letti e consigliati 2012 For whom bell the tolls. Per chi suona la campana. Dopo Addio alle Armi in versione originale non ho potuto che festeggiare Capodanno e primi giorni del 2012 ancora con Ernest. Per una che nasce col sogno di scrivere leggere Hemingway è un’esperienza acremente entusiasmante. Acre perché ho scoperto cosa vuol dire saper scrivere, scegliere le parole, sferzare il silenzio e dire le cose come stanno, senza …

Ibisco intrigante

Granada mi ha arricchito molto in fatto di infusi. Assieme ai fiori di arancio mi sono comprata anche l’ibisco e da lì è nata un’ossessione. Fai un infuso, lo lasci raffreddare ed i giorni dopo ti segue fidato. Apri il frigo e lo ritrovi, pronto per distrarti un po’. Un sorso al ritorno dal lavoro e la spina dello stress si stacca. Sarà il colore, il fatto di essere fresco, ma quel piccolo o grande sorso che sia ecco che sorvolo quei bei giorni in Andalusia. L’ibisco, il cosidetto tè rosso della mamma degli anni Ottanta, nasconde proprietà gradevoli. A me è rimasto impresso il fatto che combatte il colesterolo cattivo. A Granada mi hanno voluto avvertire che non è adatto alle donne incinta. Nunca problema. E così litri e litri di ibisco sono stati bevuti fino a giungere a questa versione intrigrante per via delle spezie.