Month: Novembre 2013

Atmosfere di Vistorta per #saperiesapori

Viviamo in un mondo fatto tweet, social media ed hastag. Poi nel mezzo mettiamo i piedi per terra ed assaporiamo le origini delle nostre emozioni. In questo palcoscenico  #saperiesapori mi ha fatto prendere un treno, lo scorso fine settimana, e respirare l’aria del Friuli. Era in programma il  Pordenone Food & Wine e lì mi attendeva un allegro gruppo di food and wine blogger. Sara Roccutto, gli Amici DiVini nelle vesti di Riccardo Vendrame e Giacomo Manzoni, Elena Roppa col suo It’s a wine world, Andrea Fasolo, Valentina e Raffaele Paro di Diario in viaggio, la Soavemente Maria Grazia Melegari. Ed ancora Valentina Casetta per Wining, Cristina Fracchia da Soul & Food, Thaise Bacelar per Confortatemi con le mele e non ultima Daniela Dal Ben di Daniela&Diocleziano. Nonostante la mia vita virtuale come blogger,  #saperiesapori ha accesso emozioni e ricordi. Istanti vissuti e riassaporati già sabato mattina in giro per l’Azienda Conte Brandolini D’Adda – Vistorta. Dovrei parlarti del loro Merlot e consigliarti ad esempio il 2002. Ma sono blogger, capricciosa e donna. Mi sono …

Quell’albume in più

La grande cuisine demande beaucoup de temps. La grande cucina richiede tempo. Leggo sprofondata sul divano. Ci sono giornate snob e altre un po’ meno. Spesso quella mia timidezza là è stata mal interpretata. Stavolta però faccio a modo mio. Incurante di ciò che si dice, o si mormora. Indifferente alle passate briciole di crostata alla crema di marroni o di Quattro quarti autunnale. E’ tempo di esagerare. Trifle makes perfection mi racconta di Soulé, mi fa sognare tavole ricercate e locali d’incanto. Poco importa se ieri sera mi ero lasciata trastullare da I diari di Carrie. Sarò snob ma decisamente a modo mio: quasi sognante. E’ innegabile. Appartengo alla generazione del più sobrio e snob “Ambrogio, ho voglia di qualcosa di dolce“. E se Ambrogio non risponde so che devo alzarmi. Poggiare il libro, sgranchirmi un po’ le gambe ed andare in cucina. I lussi d’oggi sono altri. Sporcarsi le mani col cioccolato fondente, rivitalizzare una ricetta, lasciarsi distrarre dal buono non dando peso a quel nervoso che fa dell’ufficio un’insensata giungla. La grande …

Crostata alla crema di marroni

Le occasioni vanno prese al volo. Se un giorno di ferie ti svegli e ti metti a sfogliare Pâtisseries Maison di Florence Edelmann. Se ti capita che la sua Tarte au chocolat blanc ti convinca seppur ti permane il dubbio “sarà la ricetta giusta?“. Se durante una passeggiata ti dirigi in libreria sperando di trovare la primissima copia del primo libro di Rossella Venezia, alias Vanigliacooking. Se il libro non c’è ancora, ma trovi Crostate de La cucina di Calycanthus. Se sai già che Crostate lo regalerai presto ad amici fidati. Se, se, se … Ma ti metti a sfogliarlo. Ooops ed eccola, l’illuminazione: una crostata con la crema di marroni. E sì, ora tu puoi adattare la ricetta della tarte di Florence Edelmann alla tua voglia di farina di castagne e già intravedi che in serata una crostata un po’ tua, un po’ di Florence ed un po’ dei Calycanthus sarà in tavola. Non ti resterà che trascrivere la ricetta con le dita ancora zuccherine sul blog. Le occasioni vanno impastate al volo 🙂 …

Simil Pogàcsa al Gruyere e paprika

Scones ungheresi e formaggi svizzeri. La fantasia da ottimi frutti in cucina. Non vorrei fare il passo più lungo della gamba. Lo devo ammettere. Questi non sono Pogàcsa originali, ma rivisitati. La ragione è una sola. Io i Pogàcsa veri non ci siamo ancora mai incontrati. A loro sono arrivata nella mia ricerca ossessiva e compulsiva di uno street food nuovo per me e che potesse esaltare i carattere dei formaggi svizzeri. Per Swiss Cheese Parade volevo infatti buttarmi su qualcosa di tradizionale che non fosse né unto né bisunto. Volevo uno street dalla salde radici. Desideravo quasi uno street food contadino. Cerca che ti ricerca, grazie al libro di Bernard Clayton sono giunta a loro: i Pogàcsa. Sono una sorta di scones al formaggio ungheresi, che vengono  preparati ed offerti assieme ad un bicchiere di vino agli ospiti di casa. Un tempo al contadino che rientrava a casa la sera venivano lasciati dei pogàcsa. Però per l’uomo e la donna moderna mi sono immaginata che divengano dei comodi street food, sempre che non lo …

Twelve Loaves e i cracker speziati

Lo ammetto. Ultimamente trascuro il lievito madre. Lo rinfresco di fretta, gli prometto che tornerò da lui. Così quando ho letto della sfida mensile di Twelve Loaves dedicata allo Spicy Bread ho cominciato a preoccuparmi. Meno male che Twelve Loaves capisce che il pane può diventare anche quick breade quindi pure muffin o scones. Così stavolta sono andata alla ricerca di uno scorciatoia. Mesi fa imparai da Kitty’s Kitchen un’ottima ricetta di base per i crackers. La testai facendo i crackers al Prosciutto di San Daniele ed i crackers ai pistacchi e semi di girasole. Non mi restava che diventare ancora più pigra e pensare a una spezia talmente particolare da allontanare i sospetti dal mio aver scelto un’agevole scorciatoia. Sumac. Eccola la spezia. Sommacco siciliano. Rhus coriaria L. Deriva da un arbusto sempreverde della famiglia Anacardiaceae. I fiori sbocciano in pannocchie e diventano frutti dal coloro rosso-bruno, i quali sono velenosi che mangiati freschi. La spezia deriva dai frutti colti prima della completa maturazione e messi ad essicare. Il suo sapore è acidulo, quasi …