Viviamo in un mondo fatto tweet, social media ed hastag. Poi nel mezzo mettiamo i piedi per terra ed assaporiamo le origini delle nostre emozioni.
In questo palcoscenico #saperiesapori mi ha fatto prendere un treno, lo scorso fine settimana, e respirare l’aria del Friuli. Era in programma il Pordenone Food & Wine e lì mi attendeva un allegro gruppo di food and wine blogger.
Sara Roccutto, gli Amici DiVini nelle vesti di Riccardo Vendrame e Giacomo Manzoni, Elena Roppa col suo It’s a wine world, Andrea Fasolo, Valentina e Raffaele Paro di Diario in viaggio, la Soavemente Maria Grazia Melegari. Ed ancora Valentina Casetta per Wining, Cristina Fracchia da Soul & Food, Thaise Bacelar per Confortatemi con le mele e non ultima Daniela Dal Ben di Daniela&Diocleziano.
Nonostante la mia vita virtuale come blogger, #saperiesapori ha accesso emozioni e ricordi. Istanti vissuti e riassaporati già sabato mattina in giro per l’Azienda Conte Brandolini D’Adda – Vistorta. Dovrei parlarti del loro Merlot e consigliarti ad esempio il 2002. Ma sono blogger, capricciosa e donna. Mi sono persa, dispersa e ritrovate negli attimi di poesia che tra la tenuta e la cantina lasciavano ad intendere.
Ecco che apparve la noblesse oblige di un patio con veranda illuminato.
I campanelli quasi filosofici attirarono l’attenzione.
I colori autunnali che donavano quel tocco di mirata e spontanea nostalgia.
Le case di una volta, quelle dove si correva nei cortile e si aspettava il caldo durante l’inverno. Quasi testardamente.
E poi quello che non ho vissuto. L’epoca dei bachi in Friuli, quando si tirava a campare anche con loro. Racconti di nonni. Resti da scorgere ancorché vuoti.
Ma dopotutto eravamo lì per il vino. Quindi via in cantina. Fasi di lavoro e decisioni raccontate dall’enologo Alec Ongaro a rendere accattivamente il lavoro di ogni giorno.
Mentre i blogger ascoltavano e trasmettevano in real time. Parole carpite al tempo.
Le scelte di vita e dei legni per la barrique. Appunti e domande, ombre e luci.
E alla fine solo lui: il Merlot.
Noi inchiodati
qui
a scrivere poesie.
So
che questa
non è poesia.
È la storia di ….
#saperiesapori d’una mattina a Vistorta.
(Adattamento ardito di Bum di Federico Tavan)