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Il pane inglese Bloomer Loaf col lievito madre

Ci sono poche certezze. Adoro il pane e ho un debole per il lievito madre. Poi se un’amica mi scrive del pane inglese Bloomer Loaf, eccomi pronta in cucina ad impastare. Ognuno ha le sue amiche fidate. Una di quelle che ho scoperto da poco è Laurie Colwin. In realtà non l’ho mai conosciuta di persona, ma il suo Home Cooking ed More Home Cooking sono due libri che sfoglio sempre volentieri. Non sono proprio libri di cucina e non sono solo romanzi. Laurie racconta la cucina con stile ed ironia. Ha l’abilità di far sentire ogni ricetta come un’alchimia casalinga. Facile da farsi e dal risultato sicuro. Come le migliori amanti della cucina cita le sue fonti. Così capita che se lei cita in Home Cooking il libro della collega Elizabeth David, English Bread and Yeast Cookery, tu ce l’hai lì accanto a te. Perchè? Perché tu (io), un anno prima, hai letto More Home Cooking e lì lei consigliava quel libro, che tu (io) hai cercato, con successo, nel mondo dei libri usati. …

Pane cafone con lievito madre

Tutta colpa di Daniela! Avere il lievito madre in giro per casa, rinfrescarlo, amarlo…amarlo come mangiare il pane…oddio, crea una dipendenza da panificazione incredibile. Ogni week end è una scusa buona per panificare. Ecco allora che sabato volevo fare del pane, la troppa birra ingurgitata all’Italian Beer Festival, non mi ha fermato. In realtà volevo fare un pane dolce per Agata, che mi ha parlato di un pane dolce che mangiava in Svizzera e che credo di aver individuato nella treccia dolce di SenzaPanna (la Daniela di cui sopra). Peccato, che navigando in Internet sia giunta dal mago dei lieviti: Gennarino ora Profumo di lievito (mi è stato comunicato che Gennarino è Teresa, mentre Profumo di lievito è Adriano, tanto per rispettare il lavoro di tutti). Ed ecco lì, il mio pane ideale, il Pane Cafone. Cafone? Eccolo qua…

Pane di Genzano con lievito madre

Lievito madre, una volta che entra in casa non ti lascia più. Chiede affetto, attenzione. Anche se, come ha detto Bonci, pochi giorni fa in tv: “Il lievito madre (o naturale) è una tecnica. Il romanticismo viene dopo”. A me il romanticismo da lievito madre ha preso assai. Eccomi a rinfrescarlo, a salutarlo quasi quotidianamente. Dopotutto lui è in continua crescita da prima che mi fosse consegnato dalle mani di SenzaPanna. E da SenzaPanna e in competizione amichevole con Stefano Caffarri, ecco che lo scorso sabato, di ritorno dal Dissapore Day, mi son lanciata nell’impresa del Pane di Genzano. Ho seguito la proporzione generosa di 1/2 di lievito madre sul totale della farina.

Pane con lievito madre

“Ora che hai fatto il pane, è finito il lievito madre?” “No, qui sta il bello” “Ma dov’è ora?” e lo sguardo della Cavia si staglio preoccupato verso di me. Lievito madre Da due settimane il lievito madre vive a casa nostra, grazie a Daniela di Senza Panna, che me l’ha donato. Da due settimane posso vantarmi di rinfrescarlo, ogni 2 giorni se lo tengo all’aria aperta o ogni 5 giorni circa se lo pongo in frigo. L’evoluzione del lievito, il fatto che venga alimentato con rinfreschi, con uguale quantità di farina e circa metà di acqua, impensierisce e ingelosisce 🙂 la Cavia. Pane con lievito madre Ed eccoci arrivati al nostro primo pane con lievito di madre. La ricetta l’ho copiata da Daniela per una cena con lei. Risultato? Sorprendente per me, Daniela si è stupita del profumo del pane, gli altri invitati lo hanno divorato. Incredibilmente, anche i maschietti ne son rimasti rapiti.   Ecco come ho fatto: Fase #1 – 200gr di lievito madre, 300gr farina 1 (del Mulino Marino, presa da …

Pane con la cipolla ramata di Montoro

Dire pane e cipolla ramata di Montoro significa impastare ricordando l’Irpinia. “Prima dire pane e cipolla significava essere poveri, poverissimi.” Così ha commentato Luciano Pignataro al mio racconto (entusiasta) sulla cipolla ramata di Montoro. Lui non sapeva, ma io sì, che avevo in serbo un secondo post, sempre su di lei, la diva di Montoro e che in quel post lei sarebbe finita proprio nel pane. I tempi cambiano. Eppure resiste quel legame col pane. Per poveri o per ricchi, per tutti i giorni o per le grandi occasioni, con ingredienti ricchi o poveri: il pane c’è. E oggi qui si parla di uno di quei pani che può far anche da companatico e col quale la cucina di recupero è sì possibile, ma di fatto irrealizzabile dato che i morsi si susseguiranno troppo freneticamente. Sapore ricco come l’ingrediente che si ritrova all’interno e che è subito svelato dal nome: pane con la cipolla ramata di Montoro. Colore dato dalle farine, meglio se biologiche ed integrali, ma un po’ anche della sua moderata cupezza gli …