Tutta colpa di Daniela!
Avere il lievito madre in giro per casa, rinfrescarlo, amarlo…amarlo come mangiare il pane…oddio, crea una dipendenza da panificazione incredibile. Ogni week end è una scusa buona per panificare. Ecco allora che sabato volevo fare del pane, la troppa birra ingurgitata all’Italian Beer Festival, non mi ha fermato.
In realtà volevo fare un pane dolce per Agata, che mi ha parlato di un pane dolce che mangiava in Svizzera e che credo di aver individuato nella treccia dolce di SenzaPanna (la Daniela di cui sopra). Peccato, che navigando in Internet sia giunta dal mago dei lieviti: Gennarino ora Profumo di lievito (mi è stato comunicato che Gennarino è Teresa, mentre Profumo di lievito è Adriano, tanto per rispettare il lavoro di tutti). Ed ecco lì, il mio pane ideale, il Pane Cafone.
Cafone? Eccolo qua…
Appena visto ho capito. Devo fare quel pane, è lui. Devo fare un pane con gli alveoli grandi. Un pane morbido, come quello del racconto della nonna di Heidi 🙂 Ed ecco come l’ho fatto-
Pane cafone
200 gr di lievito madre rinfrescato 5 ore prima
600gr di farina 0 (in realtà, 500gr di farina 0 e 100gr di farina 1 che dovevo finire) + altra in corso d’opera per non avere un impasto appiccicoso (circa 50gr, ma credo dipenda dal lievito e dalla farina la quantità da aggiungere)
420gr di acqua
13gr di sale (4 cucchiaini)
1 cucchiaino di miele (in luogo del malto)
Ho semplicemente lavorato tutti gli ingredienti insieme. Ho lavorato l’impasto per circa 20 minuti finchè si è staccato dalla ciotola dove lo tenevo e finchè, aggiungendo farina gradatamente man mano, è risultato morbido ma non appiccicoso. Mai sopportato gli appicicosi 🙂
Poi l’ho lasciato lievitare un’ora circa e ho fatto le prime pieghe come suggerito in Profumo di lievito. Ossia le pieghe 1 e 2 dell’illustrazione qui sotto.
Fatte le pieghe altro riposo di un’ora-un’ora e mezzo. Tieni conto che in casa la temperatura sarà stata sui 15-20°C. E poi sarà come…come fare altre pieghe, sempre di tipo 1 e 2. E rimettere a riposo sempre con panno sopra la ciotola.
Poi il riposo serale. Ronf ronf. Di prima mattina, altra piega, diversa stavolta. Ho provato la piega alla Bonci, suggerita per il filone. Sono le pieghe 3-4. In particolare, la piega 4 va fatta per ottenere un panetto/filone. Chiude l’impasto su di sè.
Riposone di 4-5 ore causa preparazione della prima birra casalinga da parte della Cavia. Si aveva paura di mischiare i lieviti del pane con quelli della birra 🙂
E poi la cottura. Mentre si riscaldava il forno ho vaporizzato dell’acqua sopra il pane distribuendo pochissima farina sopra. La cottura è avvenuta a 250°C per 20 minuti e a 220°C per i successivi 40 minuti.
Giudizio
Profumo esaltante. All’occhio gradevole. Al taglio perfetto, anche se credo che potevo fare una piegatura ulteriore durante le 4-5 ore mattutine. Consistenza: morbida che è un piacere.
Consiglio: lasciar raffredare ben bene prima di aggredire 🙂
Rossella! è bellissimo, lo proverò anche io con la tua variante.
PS: hai visto il video di Bonci?
http://www.rai.tv/dl/RaiTV/programmi/media/ContentItem-d73e4438-5137-4aef-8748-83cec9589b81.html?p=0
@Daniela io ho visto Bonci il giovedì prima di Pasqua, ovviamente non di persona ma dal divano 🙂 Quando si dice non rimanere a fare l’influenzata e basta, ho cercato di trarre qualcosa da quel giorno di febbre.
Wowwww
Tu che provi una mia “ricetta”. Gongolo!
E’ stato molto apprezzato anche dai vicini, tutti stupefatti della morbidezza.
Il prossimo sarà il “palatone” napoletano? 🙂
certo che provo la tua ricetta, c’è sempre tanto da imparare 🙂
hehe, eccolo il tuo pane cafone 🙂
altro che week-end, io ormai panifico anche durante la settimana… non riesco più a smettere! 😀
vedrai vedrai
intanto mi appunto il tuo pane cafone, ciaoooooo
é meglio il pane con le noci!
buona sera sono giovanni un appasionato del pane volevo sapere se le pieghe sono indispensabili e non riesco a far esplodere gli alveoli del pane poiche’ se lo lascio lievitare troppo acidifica cosa mi consiglia e che mix di arine posso usare? grazie
Ciao @Giovanni, le pieghe aiutano, alcune aiutano il pane al “alzarsi” altre ad avere gli alveoli regolari. Per le farine, io ho imparato andando per tentativi. Non ho un mix preciso da consigliare
cosa vuol dire che il lievito madre è rinfrescato 5 ore prima? Io di solito lo tiro fuori dal frigo e lo mescolo subito alla farina. Ciao!
Ciao @sandra. E’ questione credo di abitudine. Io lo rinfresco per riportarlo alla temperatura ambiente. Ma non credo che sia una regola aurea.
Ciao Rossella, il tuo pane è davvero meraviglioso!
solo una cosa, nella ricetta vedo scritto 400g di farina (500gr di farina 0 e 100gr di farina 1 che dovevo finire)…la quantità esatta quindi è 400 o 600(500+100)? Immagino 600 altrimenti l’impasto sarebbe troppo liquido vero?
Grazie mille e complimenti!
Giuseppe
@Giuseppe Rupelli Ooopss. Ho corretto, sono 600 gr…mi sarò confusa perché oramai faccio o 600 gr o 400 gr ogni settimana.
Per le dosi riportate è 600 gr….e meno male che lavoro con la statistica e dicono che sono precisina 🙂
Grazie per questa ricetta, il pane viene veramente saporito, ben alveolato, croccante fuori e morbido dentro; insomma un pane come si deve!
Io di solito lo cuocio 10 min a 250° con il pentolino d’accqua, 15 min a 250° senza pentolino e poi a 200° fino a cottura ultimata.
Buona Domenica!
Chiara
Ma che bel pane! Mi ispira proprio, stasera rinfresco e domani ci provo. Ma tutte quelle ore di lievitazione, vanno fatte tutte fuori dal frigorifero? Non inacidisce?
@Cristina A me non è mai successo che si inacidisse, ma tieni conto che la mia casa non è molto calda. Il tempo di lievitazione dipende anche da quello.
Esce ora dal forno: posso dire che sono commossa?
@Cristina Mi commuovo insieme a te. Come è andata la prova assaggio?
Mi potresti dire se la tua pasta madre è liquida o solida?
@Elena La mia è solida, ma molle.
Quanta forza ha la farina che hai usato ?
@Francesca Sulle confezioni che avevo non era riportata la forza della farina.
quanta percentuale di proteine c’è scritto sulla confezione ?
@Francesca Al momento non ho una confezione di quella farina a casa. Mi piace cambiarle. Appena mi ricapita ti scrivo la percentuale di proteine. Il post è di un’anno fa.
Sono una neofita della pasta madre solida, ho trovato molto utili i tuoi consigli. Provero’ a f are il tuo pane cafone….ma nn riesco proprio a capire ‘sta storia delle pieghe.. sigh sigh! Grazie
@Paola Prova prendendo un pezzo di carta e cerca di interpretare i miei disegni. Io sono una frase nel disegno 🙂
Le prime le chiamo le pieghe a libro, perché alla fine è quasi un libretto o meglio una brochure.
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sto usando farine antiche, (500g di farina tipo 1 e 100 grano duro rimacinata Cappelli) ed ho problemi di gestione dell’impasto, se limito l’acqua, per non farlo appiccicoso, l’alveolatura è microscopica, abbondando con l’acqua, invece migliora e diventa più soffice, ma diventa ingestibile dopo la lievitazione, che è tanta, ho risolto, mettendo l’impasto in una teglia antiaderente per farlo lievitare li, coperto con la pellicola, in frigo.
poi senza reimpastarlo, quando raddoppia e più di volume, inforno.
fornetto de longhi, il kilo dell’impasto ci sta preciso, 240 per 10 minuti poi 200 per altri 40\50.
uso pasta madre, (circa 100g per 600 di farine) e malto
il pane è piu buono il giorno dopo, ma dura anche una settimana.
ma mi dispiace non essere capace di dargli una forma.
suggerimenti?
Ciao Rossella,
Premesso che sono un neofita, ho provato ha fare il pane cafone da me. Ho un lievito madre fatto da me, abbastanza reattivo, sebbene giovane (ha solo due mesi). Ho usato un mix di farina manitoba (W 330) e semola rimacinata (500gr+200gr rispettivamente) e scarsi 500 ml di acqua. Ho usato le stesse pieghe che hai usato tu. La lievitazione è durata in tutto circa 18 ore. Il pane a fine cottura ha un aspetto bellissimo, bel colorito, bella crosta. Tuttavia, malgrado una modesta alveolatura, tutta la parte centrale della mollica è rimasta compatta.
Potresti aiutarmi a capire dove ho sbagliato? Sono le farine che ho usato? ho ho sbagliato ad impastare/piegare?
Mille grazie
Carlo
@Carlo
Premetto che a volte succede anche a me quando gioco con le farine o quando ricorro ad un’autolisi lunga.
Io proverei a variare, quindi, la quantità di acqua. Unirei l’acqua man mano e valuterei la consistenza dell’impasto.
A me capita di avere alveoli piccoli e pochi quando uso la farina di semola
Buongiorno! Chissà se qualcuno può aiutarmi. Io ho un forno a gas con i numeri 1 2 3….. E nn so a che temperatura corrispondono 😥