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Quando la ricotta finisce nel pane

La vidi come se fosse la prima volta. Bianca, adagiata in un cestello, quasi accarrezzata dalle mani segnate dal tempo della nonna di Eleonora. La porgeva ad Elena, una sorta di regalo che concludeva i giorni passati a Castelluccio di Norcia. Così ricordo la mia prima vera ricotta. Fatta in casa, nel silenzio serale dei Monti Sibillini. Un ricordo caro. Così essenziale, semplice e sincero assieme. Certo una ricotta di quel genere merita di essere mangiata per quello che è: buona. Altre ricotte meno cariche di ricordi posso subire destini diversi come ad esempio diventare ingrediente portante di un pane. Io, il pane e Twelve Loaves. Navigavo stanca su Twitter, la mia valvola di sfogo social, stanca e stufa, stufa e stanca. Così conobbi Twelve Loaves. Questo mese la sfida, senza vinti e vincitori, si gioca tra pane e formaggio. Dopo aver litigato coi fichi e aver vinto lo scontro, a settembre sono i formaggi l’ingrediente da inserire nel pane. Cake Duchess suggeriva pizze, focacce, eppure la mia fantasia da lievito madre non si riteneva …

Riso rosso per una festa

Ma anche per una cena casalinga, di quelle che urgono di queste tempi dove la calura incombe. Mentre scrivo incombe ben bene. La ricetta è stata pensata per essere veloce tanto a dirsi quanto a farsi. Sempre che tu impara a considerare il tempo di cottura del riso rosso come del tempo libero. Sì, perchè questo riso richiede più o meno 40 minuti per raggiungere un livello di cottura adeguato. Il riso rosso l’ho scoperto l’anno scorso durante una di quelle gite magiche che si possono fare solo a Castelluccio di Norcia, ma l’ho ritrovato sia in erboristeria, che in una drogheria fornita come Castroni a Roma, nonchè anche al Bir&Fud. Il riso rosso che ho usato stavolta è targato Zaccaria. L’idea, invece, è targata Compleanno della Cavia 2011 🙂 Ecco la ricetta:

Farecchiata con alici e broccoli

A volte una bella gita lascia il segno a lungo. Ho dichiarato più volte il mio amore spassionato per Castelluccio di Norcia. Certo, non è posto agevole da visitare in pieno inverno, ma è molto facile averne nostalgia. Durante la gita estiva a Castelluccio ho fatto conoscenza con alcuni ingredienti entrati entusiasticamente nella mia dieta, come il riso rosso più volte cucinato questa estate. Ora, grazie ad un post di Elisa Kitty Kitchen sui legumi da riscoprire, è giunto il momento giusto per un po’ di Farecchiata. La Farecchiata non è un legume, bensì una sorta di polenta ottenuta dalla roveja, quel presidio Slow Food, come Elisa insegna, che al gusto ricorda le lenticchie o le fave. Quando è fresca appare come vedi qui a destra. Mentre in formato farina è così:

Libera il tuo albero nella verde Umbria

Sei di Roma? Hai un albero di Natale vero? Non sai dove metterlo? Una soluzione alternativa a quella di Ikea o alla raccolta dell’AMA c’è. La Pro Loco di Castelluccio di Norcia sta cercando alberi per ripopolare l’Italia disegnata su uno del versanti del Pianoro. L’Italia arborea fu creata in occasione del primo centenario dell’Unità d’Italia e ha bisogno di nuova linfa. Se sei interessato lascia un commento o scrivimi un’email (a rori.rori[@]libero.it) , che ti fornirò le indicazioni e/o di farò contattare dai volenterosi castelluciani romani.

The best of 2010

…of my foodblog. Fine dell’anno, tempo perfetto per rilassarsi e fare il punto della situazione, ma ideale anche per rivedere che cosa si è fatto durante l’anno in fase di conclusione. Armata della statistiche del blog, ecco una bella lista dei 10 post più cliccati e delle 10 parole chiave del mio 2010 culinario. Il tutto per capire cosa ti piace di più e per ricordarmi cosa ho imparato.