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Cheese Angels #3 : Conciato di San Vittore e oltre

Le Cheese Angels non si fermano di fronte a niente. Dopo essersi presentate, aver parlato del Cormòns di Fossa, oggi cerchiamo di tessere un legame a suon di formaggio tra il Lazio ed il Friuli Venezia Giulia. Prima di passare alla terza puntata di questo singolare viaggio, da oggi puoi scaricare la Cheese Angels Collection, ossia tutti i post delle Cheese Angels in un colpo solo. Così potrai leggerti con calma le loro scoperte in fatto di formaggi. Si sa, l’estate è lungo, pigra, a volte annoia e a  volte entusiasma. Per esserti più vicino oggi puoi scaricare la Cheese Angels Collection a tua scelta nei formati:        Ma torniamo a noi. Questo trio di ragazze si è formato anche perché la sottoscritta, Rossella, lesse che Elena aveva scovato una caciotta aromatizzata alle rose lassù a Nord Est. Il caso ha poi voluto che mi ritrovassi di fronte ad un formaggio laziale veramente speciale.

Cheese Angels #2 : Cormòns di Fossa

Le Cheese Angels si attivano, affinano mente, naso e gola e arrivano grazie alla dedizione di Elena al Cormòns di Fossa. Eccomi qua, sono Elena Roppa col Cormòns di Fossa. La prima volta che ne ho sentito parlare ero a teatro! Prima dell’inizio dello spettacolo, era stato organizzato un delizioso aperitivo a base di vini friulani e formaggi sia freschi che stagionati. A presentare i formaggi il Signor Giuseppe Zoff di Borg da Ocjs (borgo delle oche), azienda agricola di Borgnano di Cormòns. In quell’occasione mi fece assaggiare questo formaggio per me ancora sconosciuto e mi disse che il periodo migliore per acquistarlo è a fine novembre. Dico migliore, perché vanno bene anche gli altri mesi dell’anno, ma a novembre si trova quasi sicuramente perché è il mese in cui entra in commercio…negli altri periodi dell’anno forse non lo trovate più perché esaurito! Ma cos’è il Cormòns di Fossa? E’ un latteria fresco prodotto da Borg da Ocjs e da altri caseifici artigianali del Friuli Venezia Giulia e della vicina Slovenia, come la Latteria sociale …

Cheese Angels #1: siamo noi

A volte può bastare una chiacchiera in enoteca sui formaggi ovini tra Rossella e Lucia. Altre è sufficente che Elena scriva di una caciotta aromatizzata alle rose che Rossella subito si entusiasma. Ecco allora l’idea, creare le Cheese Angels. Tre donne alla scoperta dei formaggi tra Friuli e Lazio passando per le loro tre passioni: degustare, capire, raccontare. Lucia Galasso si occupa di antropologia, Elena Roppa di enoturismo e tutto ciò che è buono e sano in tavola e Rossella Di Bidino di legare insieme ricette e storie. Così si presentano le tre Chesse Angels. Appassionate di formaggio tra gola e mente.

Conosco l’olio extravergine d’oliva?

Si fa presto a dire olio. Persino olio extra vergine d’oliva sembra più un termine vuoto, privo di tutto quella ricchezza che potrebbe contenere. Muoversi tra i banchi del supermercato pone di fronte ad una scelta infinita. Nemmeno le etichette spesso aiutano. Così qualcuno, come la sottoscritta, prova la strada dei mercatini e dei produttori biologici, alla ricerca di olio che sappia d’olio e che, oltre i sentori, abbia un’anima e una consistenza da olio. Come fatto per il miele, mi affido oggi alle parole di un’amica. Elena Roppa l’ho conosciuta, il caso ha voluto, proprio in occasione di una degustazione di olio. Elena è un’esperta di enoturismo ed attiva da dieci anni nel settore del vino. Di fatto i suoi interessi partono sì dal vino ma arrivano all’olio e affini nella terra friulana e giuliana. Dopo averla conosciuta dal vivo, aver twittato con lei, avermela vista vicino durante l’avventura dei Blecs, oggi l’ho fermata un attimo. E le ho fatto un po’ di domande sull’olio, sua ultima passione, tanto da seguire un corso di degustazione. …

Da La Cjasalìne alla tavola #5: l’incantesimo dei biscotti

“Con questi biscotti domani troverai marito” Non gli credevo. Lo avevo chiamato perché mangiasse i Nidi di marmellata che erano venuti male. Quindi lo lascia mangiare mentre assieme ad Elena si faceva fuori un biscotto dietro l’altro con tè. “Che bell’invito. Non ero mai stato invitato per un tè” e via si prendeva un altro biscotto. Quei biscotti a Fausto erano veramente piaciuti. Il giorno dopo il sole. Come se non fosse febbraio. Mi ammiravo Roma in groppa al mio bus. L’azzurro del cielo lo ricordo, quasi fosse poesia silenziosa. A piazza Mazzini era già arrivato Peter. Due parole e poi eccolo Paolo. Non lo conoscevo, mi aveva solo promesso che per dei biscotti mi avrebbe portato non solo a Canale Monterano ma fino al Canale di Panama. Ed io aspetto 🙂