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Donna Hay Pizza Bread

Hay hay it’s Donna day contest is alive and acquires new energy every month. Donna Hay creates recipe while her fans test them daily. In the blogosphere, fans organize themselves with events as HHDD. The soul of the event is Denise of Chez Us, while monthly host is the winner of the past month challenge. For July 2010, a very hard time in kitchen given increasing temperature outside, Reb of So Long and Thanks for all the Food has selected a very Donna Hay and Italian recipe as Tomato, Ricotta and Spinach Pizza Bread. I would describe the recipe as Italian given that it was easily adapt to the Danubio , a recipe from Naples. I simple adapt the recipe to sourdough. Result? Great, I will re-use the recipe in the future for sure. Maybe I’ll reduce the quantity of filling.

Strudel pro Italia

Mondiali, chi ne ha sentito parlare? Per stupire con effetti banali e  non speciali ecco una versione dello strudel salato con tutti i colori italici. Almeno così a rete ci andiamo a stomaco pieno.  E almeno noi, dato che i giocatori sembrano essersi dimenticati di farlo…almeno fino alla partita di domani. Mazza che criticona che sono, quasi quasi mi sento una vuvuzela 🙂

Pasta per lo strudel

Strudel, quel dolce viennese dalle radici turche a base tipicamente di mela. Eppure la pasta per lo strudel ha mille usi. Origine turca? Sì, sorprendentemente è un effetto collaterale dell’assedio turco a Vienna. E’ una rivitazione della Baclava, dove è stato diminuito significativamente il grado di dolcezza. Secondo taluni non sono stati tanto i viennesi ad appropriarsi del dolce, secondo altri sono stati gli ungheresi ad accedere per primi alla ricetta turca e poi ad adattarla ai gusti locali. Molti conoscono lo strudel di mele, ma vi sono tantissime varianti doc con le ciliegie ma anche le pere e le patate. Però molti pensano che la pasta dello strudel sia la pasta sfoglia. No, non si usa la pasta sfoglia nella tradizione, la sia usa a casa forse solo per comodità, essendo già disponibile al banco frigo. Ti presento qui la versione che in casa mia, non quella romana ma quella friulana, si usa.

Strudel con speck, cipollotto e patata

E’ lunedì…uffa. C’è voglia di tornare al solito tran tran, ma c’è ancora voglia di riposare e predersela comoda. Ecco allora che si vorrebbe mangiare bene ma non passando troppo tempo in cucina. Così io mi son sentita venerdì, altro giorno critico per la dedizione “cuciniera”. Io ho risolto il problema rivisitando una ricetta che in casa piace molto, ma che richiede poco se non pochissimo sforzo. Avrei potuto fare la pasta da me, ma come detto la voglia di fare non c’era. C’era solo la voglia di mangiare. La ricetta rivisitata era quella dello Strudel salato con Asiago, speck e mele. La versione testata con molti “E’ veramente buono”, “Brava Rossella”, “Mi piace molto” della Cavia è stata:

La zucca ricca e salata

Forse sarebbe stato più appropriato offrire questa ricetta a CenerOntola, intervistata recentemente ed altrettanto recentemente accolta alla mia tavola, ma questa ricetta ancora non esisteva. La mia mente non aveva ancora adocchiato l’idea di prendere della zucca al mercato, portarla a casa, mescolarla con del formaggio e delle spezie e darle un senso con la pancetta. Era ieri sera quando ho voluto sperimentare questa idea cominciata dalla voglia di zucca. Ma non era un voglia di tutto, volevo qualcosa di diverso. Basta zucca in zuppa, che suona anche male, sebbene la zuppa più buona che ci sia abbia il suo perché. Buone anche le polpettine di zucca , che comunque non sono certo comunissime. Ma la torta salata, su chi torna a casa stanco dal lavoro dopo un bel week end a Monaco di Baviera, ha l’attrattiva di sembrare facile e veloce. Ho sguazzato un po’ nel web alla ricerca di ricette, poi ho fatto a caso…talmente a caso che in corso d’opera il menu della serata si è semplificato, per fretta altrui e partita …