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Oh, ma ci sposiamo #4: tenere a bada la mamma

Deciso che succederà, accetata la proposta, nel mentre tu ti rendi conto cosa sta succedendo nella tua vita, eccola là. Pronta sull’uscio con la sua dolce aria di mamma. Sebbene alla notizia abbia risposto d’istinto “Sì, ma non potremo venire tutti e due. Abbiamo un cane e quaranta galline“, tu sapevi già che non sarebbe rimasta a casa…e neanche che sarebbe stata zitta. Ah, la mamma, quella squisita presenza che non si fa quasi mai sentire tra un “ihihihi” ed un “certo” durante le spontanee telefonate giornaliere. Ah, mamma, come faresti senza di lei, i suoi mille consigli, preoccupazioni e le sue perle di sapere. Un’ancora di salvezza che sa tenerti a galla oppure affondarti con alcune brevi frasi, lapidarie. Al suono della parola matrimonio qualcosa si attiva anche in lei. Già il giorno dopo la notizia ecco la sua prima reale preoccupazione, che tu, ignara sposina, non avevi ancora considerato a oltre 120 giorni dall’evento: “Ma il cuscino per le fedi?” Oddioooo, colta in castagna tu, donzella pacata, replichi seccata: “Mamma, ma che me ne …

Alpini in cucina con Elisabetta Michielin

La cucina degli alpini. Forse neanche gli alpini si sarebbero mai aspettati di finire in un libro di ricette. Alpini? Tutti in cucina. Non c’è niente di meglio che incappare in un libro che stupisce fin dal titolo. Effettivamente questo Quaderno di Cucina degli Alpini, compilato con cura e dovizia da Elisabetta Michielin per Kellerman Editore, si fa notare. Sebbene mi sia già occupata del cibo, della fame e delle ricette soldati, non mi aspettavo che potesse esistere anche un libro così. E’ cosa recente. E’ stato pubblicato quest’anno, nel 2014. L’ho scoperto grazie ad una fedele amica, tale Elena Tubaro, che mi ha messo in contatto con Elisabetta. Tra storie, aneddoti, ricette, ho voluto scoprire di più di questo quaderno. La grafica gradevole ed evocativa arrichisce un bel lavoro fatto da Elisabetta Michielin, che ama definirsi figlia di un artigiano e di una operaia emigranti. Pordenonese, lettrice compulsiva, webdesigner, e ti cattura con la sua caparbietà nel “tirare la carretta”. Mi ha convinta già alla seconda pagina de La Cucina degli Alpini. Tante cose …

Si va in vacanza…

Le regole del comunicare sono chiare. Se si ha bisogno di dire qualcosa, si fa un bel respiro e lo si dice. Le regole della vita sono altrettanto lampanti. Tutti si riposano. Le regole di questo blog sono non di meno esplicite. Fa caldo, annaspo dal calore, la valigia e la porta dell’ufficio sono chiuse. Vabbe’, la valigia ancora deve essere riaperta e sistemata. Però di una cosa sono certa: E’ tempo di partire. Non mi resta quindi che darti una pacca sulle spalle e dire: “Raga 🙂 ci si vede tra qualche giorno, ora vado in Normandia“. Certo, non posso aspettarmi che anche tu compare, di letture e magnate, vada in ferie i miei stessi giorni. La buona samaritana che è in me decide quindi di affrontare il caldo e lasciarti qualcosa  da leggere tra Ma che ti sei mangiato ed il resto del mondo. E se c’è un buon samaritano in te, perché non cliccare Mi piace sulla pagina Facebook di Ma che ti sei mangiato? 🙂 Ma veniamo a noi:

I post degli altri che più ho amato nel 2016

I post degli altri che più ho amato: ancora ed ancora letture, online e non, che cerco di mettere in ordine mentre il 2016 volge al termine. Mettiamo subito le cose in chiaro. Sì, un anno fa ho scritto I post degli altri che più ho amato nel 2015. Facebook me lo ha ricordato, io ci ho scherzato online e Mariachiara Montera ha preteso il bis. E’ tutta una congiura per distrarci online un bel po’. In realtà questo 2016 meriterebbe un post molto più intimista dal titolo “Le parole che non ti ho detto quest’anno“. Sì, è stato un anno ricco, ma con poche ricette raccontate. Nulla sai della mania per la vinagrette esplosa questa estate. Se non mi segui su Instagram, potresti esserti persa quel solare fine settimana tra Ponza ed Il Faro della Guardia. Ultimamente, poi, ho ceduto al porridge. Insomma, c’è molto di taciuto e molto di raccontato diversamente dal mio solito sia su Your Brand Camp che su Dissapore. Il fatto è che ad ogni lettura segue una reazione. Quindi …

La Cort Store: dove acquistare prodotti artigianali del Friuli Venezia Giulia

La Cort Store, un negozio online di prodotti artigianali made in Friuli Venezia Giulia, nasce da un’idea di Maura e Caterina  Regala Friulano & Be Happy: torno su questo tema, allargando un po’ la visuale. Da quando ho scoperto l’esistenza de La Cort Store non posso che segnalarla a chi mi chiede dove acquistare online dei prodotti friulani (e non solo). Il non solo è d’obbligo, nonostante le parentesi, perché il catalogo di prodotti artigianali de La Cort Store raggruppa diversi artigiani del Friuli Venezia Giulia, senza barriere tra le due anime della “mia” regione di confine. Il sito de La Cort Store è giovane e sa colpire con la sua grafica e soprattutto per l’attenzione che dirige verso i Produttori. Sono loro, ancora prima degli oggetti in vendita, presentati. Maura e Caterina Clochiatti mi hanno colpito subito per questo. Lascio a loro la parola: Maura e Caterina: Chi siete? Da dove venite? E dove andate? Siamo due sorelle, oltre che due socie: una più metodica ed analitica, l’altra più comunicativa e spontanea. Non a caso proveniamo da studi ed esperienze professionali diverse. Maura …