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The Great Food Blogger Cookie Swap: Shortbread alle castagne

Parliamoci chiaro. C’è stato in queste settimane un grande via vai di scatole di biscotte. I corrieri e le poste si saranno chiesti che cosa stava succedendo. Semplice, il mondo dei foodblogger ha voluto scambiarsi dei biscotti in segno di amicizia e per imparare nuove ricette. Oggi è arrivato il momento di farti conoscere queste ricette. Se vuoi sapere della mia devi chiedere a Nathalie, Claudia e Giulia. Se invece ti accontenti della ricetta, ecco come i classici Shortbread inglesi si siano trasformati con la farina di castagne e la crema di marroni. Certo, il burro continua a farla da padrone, mentre il sapore è molto più autunnale. Mi sono divertita anche giocare con le forme. Nathalie li ha ricevuti  a forma di gatto, dato che ama i felini. Claudia a forma di angelo, essendo una neo mamma. Mentre l’eclettica ed internazionale Giulia ha avuto degli Hampelmann, ossia dei biscotti a forma di omino del semaforo di Berlino. Come vedi, basta poco a dare nuova vita ad un classico biscotto 🙂

biscotti allo zenzero

Guida ai biscotti allo zenzero

Biscotti allo zenzero: una guida per muoversi meglio tra le ricette, le tecniche, le spezie dei ginger cookies, speculoos, pan di zenzero e molto altro ancora. Biscotti allo zenzero, gingerbread, pan di zenzero etc. Mi son svegliata il primo gennaio 2016 e ho capito che era giunto il tempo di mettere un po’ di ordine tra tutto quello che sapevo dei biscotti allo zenzero. Così nasce questa guida. Ho voluto dare una risposta a quesiti come: uno speculoos è un omino di pan pepato? Il gingerbread è un biscotto allo zenzero? Quali spezie devo usare in un ginger cookies? Mi sono messa alla ricerca di tutte le risposte. Ne andava del mio piacere di amante dei biscotti di Natale. Dopotutto sono anni che faccio sia gli speculoos che i pepparkakor e tutti me li chiamavano biscotti allo zenzero. Ogni anno, poi, c’è sempre quella cognata che si ostina a dire “C’è il pepe e tu non lo vuoi dire“. Sì, è tempo di sapere tutto sui biscotti allo zenzero non esiste Il ginger cookie, ne …

scones inglesi

Scones inglesi: storia, ricetta e curiosità

Scones inglesi per golosi, curiosi e persino romantici Il viaggio alla scoperta degli scones inglesi comincia con un mare di domande capaci di esaurirsi solo al cospetto della ricetta presa in prestito da Nigella. Il primo più ovvio quesito è una solo: Da dove vengono gli scones? Scozia, ci sono pochi dubbi su questo. Sebbene oramai c’è chi dedica attenzione alla differenza tra scones inglesi ed americani, in realtà dovremmo parlare di scones scozzesi. Fortemente legati agli scones, quindi, sono gli scotch pancakes o drop scones, i quali sono ancora menzionati nei libri di cucina. Da dove viene il nome scones? Nacquero come Skone, parola che ha le sue radici nell’olandese schoonbrot. Schoonbrot letteralmente significava bel (schoon) pane (brot). Ma il termine potrebbe derivare anche dal gaelico sgon, ossia gran boccone. C’è, però, chi sostiene che prendano addirittura il nome dalla Pietra del Destino (Stone of destiny) dove i Re di Scozia venivano incoronati.

Quella torta con mascarpone, pere e cioccolato bianco

Torta con mascarpone e cioccolato bianco, pere e Prosecco. Sottotitolo: Vivere (e cucinare) da foodblogger con tante amiche Sotto…sottotitolo: Mi sono innamorata di Knulp Mascarpone, pere e cioccolato bianco sono le prime parole che ho scorto aprendo a caso Knulpcakes: 21 ricette illegali. Arrivò a me quel libro, piccolo e leggero, tramite Elena. Eravamo a Lauco (Friuli), lei un po’ influenzata, ma venne e me lo diede. Sarà amore a prima vista. La ricetta si è scelta da sola. Torta con mascarpone e cioccolato bianco, pere ed un di più. Lo spirito di Franca Vilevich si è trasmesso all’instante ancora prima che impastassi incredula quella torta. La sua filosofia della pasticcera mi ha avvolto. Instintiva, impulsiva, inquieta ed orgogliosamente imperfetta: lei l’ha definita così la sua filosofia. Franca Vilevich insegna a scegliere un mantra per ogni ricetta e ad abbinarle una musica, come se il piatto andasse al di là di coltello e forchetta. E cosa non da poco suggerisce di personalizzare, perché lei si limita a parlare di 2 o 3 pere e di …

Biscotti alla birra di Natale

Che questo sia per me un periodo beer-intensive è dato per assodato. Ma altrettanto assodato è che per Natale io passi qualche giorno avvolta dall’aroma dei biscotti in cucina. Far parte di una famiglia numerosa impone tante cose, tra le quali fare qualcosa sennò la macchina non cammina. Io temendo la mia naturale e spontanea incapacità ad unirmi alla vita di un gruppo rodato da anni ed anni di aneddoti, mi sono ritaglia tempo fa il compitino dei biscotti di Natale. Passare i giorni a inseguire ricette ed ingredienti mi libera dallo stress lavorativo e poi covo quel recondito piacere del fare qualcosa di buono per gli altri. I biscotti alla birra sono un classico di queste giornate dedicate al Natale. Alla Cavia sono sempre piaciuti,  mentre alla cuoca un po’ meno. Li ho già riprovati con la farina di segale. Quest’anno però dopo i giorni trascorsi nelle Fiandre e le ore piacevoli al festival delle Birre di Natale ad Essen, non ho resistito. Ho voluto arrivare ai miei biscotti alla birra, quelli che più …