All posts filed under: Libri

Cavolo Pie: l’impasto perfetto per una torta salata col cavolo rosso

Cavolo Pie: sì, ho l’età per abbandonare la pasta sfoglia e dare vita ad una torta salata invernale che unisca cavolo rosso, broccolo romano ed Emmentaler. Non ho l’età per affidarmi alla pasta sfoglia del supermercato. Gli impasti per le torte salate sono una cosa seria. Negli anni ho trovato l’impasto per la pasta frolla con cui fare crostate senza fine. Oramai ho pure l’impasto giusto per l’Apple pie. Ma oltre la pasta strudel, classica o con l’aceto di mele, non sapevo come muovermi quando scattava l’attivo della torta salata. Lascia che io sfogli Bitter ancora una volta. Jennifer McLagan me ne ha insegnate di ricette a partire dalla pizza fino alla torta di noci e pane. Stavolta è bastata la Radicchio Pie e quel mio solito approccio all’arrangiamoci per farne una Cavolo Pie. Se tu vorrai affonderò le mie dita nell’impasto da pie dove il burro sostituisce il lardo. L’impasto per la pie appare ricco al tatto. Se poi, tuo marito ti ha regalato un robot da cucina, la preparazione dell’impasto diventa di una facilità impressionante, come un bacio non rubato. …

Pausa caffè in Svezia? Fika

Fika: sì, si chiama così la pausa caffè in Svezia.  A lei Anna Brones e Johanna Kindvall  hanno dedicato un libro. Lasciamole parlare. Fika…so già cosa pensi. Siamo italiani. Per noi il caffè fa rima solamente con moka. In Svezia Fika è un sostantivo, una verbo ed un modo di vivere. La Fika si traduce semplicemente con l’avere un caffè, senza doppie finalità. Questo è il post giusto per te che credi fermamente che la pausa caffè debba avere la stessa dignità del tè delle cinque e degli onnipresenti scones. Di questo abbinamento con il caffè voglio parlare assieme a Anna Brones e Johanna Kindvall autrici del libro Fika: The Art of the Swedish Coffee Break, With Recipes for Pastries, Breads, and Other Treats (Fika: l’arte della pausa caffè svedese, con ricette per dolci, pani e altre tentazioni). Fika, pausa caffè, coffee time, merenda, il tè delle cinque: è sempre la stessa cosa? Mi affido a Anna e Johann per capirne di più. Anna Brones svela subito l’essenza della Fika. La cosa importante è sedersi, rilassarti, godersi ogni singolo istante con una bevanda …

Caffeine Magazine

Caffeine Magazine: il caffè si fa rivista

Caffeine Magazine: The Coffee Lover’s Magazine, la rivista per te amante del caffè. Il caffè si beve. Non aveva il dono della parola, finché cinque appassionti di Mr. Black decisero di dedicare le loro energie e trasformare le esperienze nel mondo dell’editoria in Caffeine Magazine. Il risultato è una rivista bimensile di circa 40 pagine a numero che tu, appassionato del caffè, puoi ordinare online o scoprire in parte su Facebook, Twitter ed Instagram. Ahimè non è ancora distribuita in Italia. Scott Bentley, Chlöe Callow, Nicolas Sykes, Jo Williams e Michael Chinnery promettono un occhio di riguardo al caffè e a chi ci gira attorno: dai prodotturi all’industria, come dire, dell’indotto, fino ai baristi che servono il tuo caffè. Il punto di partenza è la scena del caffè britannica, ma Caffeine Magazine vuole andare oltre. Ma come lo fa?

Coffee wishlist: un caffè un desiderio

Coffee wishlist: la lista dei desideri che ruota tutta attorno al caffè. Mese nuovo, desiderio nuovo. Ho deciso di aprire così, con i desideri, ogni nuovo mese. L’esperienza della wishlist per Natale ha dato un bel frutto: la voglia di dirla tutta. Sì, i desideri vanno messi nero su bianco e anche se la macchina per il caffè da borsetta non è stata portata da Babbo Natale (e non capisco perché 🙂 ), di sicuro non è passata inosservata. Quindi, mi farò notare ogni mese 🙂 per una lista di desideri ad hoc. Ovviamente, se vuoi fare lo stesso, ti lascio tutto lo spazio che vuoi. Lo so, ogni giorno è un nuovo desiderio. Ma a volta bisogna darsi dei limiti. Per il mese di febbraio il mio limite è il caffè. Sì, il leitmotif sarà il caffè e lo è a partire da questa coffee wishlist, perché ogni caffè è un desiderio. Caffè perché La giornata non può cominciare senza di lui. Alzi la mano chi non ha bisogno di un secondo, un terzo …

post degli altri

I post degli altri che più ho amato nel 2015

I post degli altri che più ho amato: mettere ordine tra le letture online del 2015 Ancora una volta ho seguito l’esempio di Manuela Cervetti. Tra i 16 post da scrivere prima della fine dell’anno è stata chiara. Al secondo posto ha messo i post degli altri che più ho (hai) amato nel 2015. Banale dirai, ma prova a rivedere tutto quello che hai letto online nel 2015 e vedrai che avrai letto molto, troppo ed in maniera decisamente random. Me lo confermi? Com’è la tua reading list? Ahimè non sempre avrai preso nota di quello che hai letto con piacere, ma, se hai quel minimo di esibizionismo del blogger, potrai scovare facilmente i best 2015 post tramite le tue condivisioni. Così almeno ho fatto io. Subito la memoria da lettrice è riemersa. Ecco una sfilza di post da salvare dall’oblio. Erano disordinati, ma c’è voluto poco per fare un po’ di declutting (una delle parole del 2015, che in realtà conosciamo da tempo). Ma non divaghiamo ecco: