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I post degli altri che più ho amato nel 2015

post degli altri

I post degli altri che più ho amato: mettere ordine tra le letture online del 2015

Ancora una volta ho seguito l’esempio di Manuela Cervetti. Tra i 16 post da scrivere prima della fine dell’anno è stata chiara. Al secondo posto ha messo i post degli altri che più ho (hai) amato nel 2015.

Banale dirai, ma prova a rivedere tutto quello che hai letto online nel 2015 e vedrai che avrai letto molto, troppo ed in maniera decisamente random. Me lo confermi? Com’è la tua reading list?

Ahimè non sempre avrai preso nota di quello che hai letto con piacere, ma, se hai quel minimo di esibizionismo del blogger, potrai scovare facilmente i best 2015 post tramite le tue condivisioni. Così almeno ho fatto io. Subito la memoria da lettrice è riemersa.

Ecco una sfilza di post da salvare dall’oblio. Erano disordinati, ma c’è voluto poco per fare un po’ di declutting (una delle parole del 2015, che in realtà conosciamo da tempo). Ma non divaghiamo ecco:

I post degli altri che più ho amato: my top 3

post degli altri_noma

Why I’m Closing Noma
Al primo posto, la chiusura del Noma raccontata da lui, René Redzepi. Non è una lettura per soli foodie o per gli ossessionati dal lusso o dalle mode. Why I’m Closing Noma insegna la pianificazione a lungo termine.

Nigella Lawson’s strong voice
Se conosci Nigella, se conosci il potere della parola, se sei alla ricerca della semplicità stilistica: un bel post di Dianne Jacobs che non svela l’alchemia di Nigella, ma te la pone davanti selezionando un passaggio apparentemente banale di Cauliflower and Cashew Nut Curry.

Potato & cauliflower curry
Al terzo posto, sì, una ricetta. Una di quelle viste in tv, lette online e fatte molte volte in questo 2015. Un esempio vincente di comunicazione quotidiana che ha sortito il suo effetto. Attenzione che il curry di patate e cavolfiore genera dipendenza.

I post degli altri che più ho amato in fatto di …

Blogging

Chiaramente: 16 post da scrivere prima della fine dell’anno di Manuela Cervetti
Letto, citato e messo in pratica già due volte. Qui e nella Wishlist  per Natale.

Un tema scottante come Post sponsorizzati: esiste una regola? eviscerato da Francesca di Spadelliamo.

Per viaggiatori, blogger e non solo. Seo per Travel Blogger: tre libri da leggere secondo Federica Piersimoni. Uno dei tre libri lo sto leggendo!

Il blogger legge d’estate e non solo e ci sono gli ottimi consigli di Enrica Crivello in 16 libri da leggere questa estate.

Reading while cooking

Ossia leggendo mentre si cucina, ecco allora che mi sono lasciata distrarre da:

Cucina

Ogni blogger vede ed impara dagli altri. Chi mi ha convinto di più è stato:

Vita

Non vivo di soli ingredienti, ma anche di piccoli e grandi problemi. A volte ci sono post che aprono orizzonti o di pongono in un’altra prospettiva come:

post degli altri_austin kleon

Drinking

Bevute varie, occasionali e buone pure online con:

  • Cocktails in Rome di Italy Casa Mia. Vivendo a Roma, lo tengo come un prezioso vademecum.
  • Clelia, la birra e io vista da Zelda was a writer. La birra raccontata oltre la pinta e fino ad un’amicizia. Ci facciamo un birrino?
  • What Craft Beer Drinkers Need To Know About Terroir. Un post che ci voleva. Scritto da Rogue Ales & Spirits. Un modo originale di invitare a visitare, non le proprie vigne, mai propri campi di luppolo. Un modo sobrio di ringraziare farmers, maltsters, roasters, smokers and brewmasters.
  • Attenzione. E’ in arrivo la Kombucha e pare proprio una nuova mania (non mia,  non ancor almeno). Porre o no un limite alle fermentazioni casalinghe? Solo dopo il punch con kombucha e prosecco di 101cookbooks, alias Heidi Swanson.

Viaggi

Mai stare fermi neanche in termini di letture. Così è capitato che ho voluto viaggiare con:

post degli altri_20-hidden-gems-in-Eastern-Europe

Altro

Quando il declutting fallisce è tempo di creare la categoria altro per Uber per disabili: la forza di chi non si arrende.

Quali sono i post degli altri che più hai amato nel 2015? Perché?

 

L’immagine di apertura è Reading in a Cafe di Jane Peterson (1920 circa).