Month: Aprile 2014

La Gubana

Gubana. Quante cose ti dovrei raccontare. Ti dovrei dire che si tratta di un dolce del Friuli. Lo si fa per le occasioni speciali, come quando arriva il figliol prodigo. Lo fanno le cuoche vere, quelle che pesano gli ingredienti per costruire e sfamare le famiglie. Ma non solo. Ha qualcosa dello strudel eppure a vederla, la Gubana, sembra un vortice. Le origini del suo nome sono disperse tra tradizioni, tempo ed etimologia. Però è un dolce che ha l’anima di una terra. Nascosto e ricco è il suo tesoro. Tutto arrottolato su di sè, alla ricerca perenne di una sincerità che guai a scambiare per un istante di banalità, per un gesto fuori orario. Eppure è un dolce allegro grazie allo slivovitz (anche la grappa è concessa, ahimè 🙂 ). Come tutti gli scorbutici basta mostarsi gentili. Prendi mio padre, appena fai la gentile lui da silente comincia a lanciarsi in chiacchiere. Timidamente ricco dell’entusiasmo di una piena di gioia si lascia andare…E così in questa di gubana, ritrovo mio padre. Nonostante il perenne …

Questioni di pane quotidiano col Bloomer Loaf

Una ricetta, le farine del Molino Grassi, ed esercizi di stile in fatto di pane La perseveranza premia. Le migliori mamme lo insegnano e se non è la migliore  è almeno la nostra. Mischiando questi saggi insegnamenti, inculcati fino a raggiungere l’inconscio, con un po’ di disillusione adulta ho soppessato la farina Multicereali del Molino Grassi. Però a volte il caso aiuta, questo va detto. Non ci farà figlie e figli migliori, ma almento ci eviterà di buttare al vento le opportunità della vita. Ebbra di questa trentennale saggezza, ho continuato a soppessare la farina Multicereali, composta da farina integrale di segale, d’orzo, di riso e d’avena. Non riuscivo a capire come queste deviazioni esistenziali mi avrebbero mai aiutato a fare qualcosa con quello che mi ritrovavo in mano. Un po’ di competenze, un pizzico d’ambizione, il macigno della timidezza, la trepidazione della voglia di dolcezza e la sicurezza nel potere della vita. Ma soprattutto…la farina Multicereali 🙂 Soppessavo tutto, criticamente e sereneamente. Finché Eureka. In un’impeto di Kiss (Keep it simple) ho deciso di …

Pasta con tofu marinato

Pasta con tofu e persino pomodorini: basta aver letto David Lebovitz per sapere che farne. Qual è il tuo rapporto col tofu? Il mio è decisamente in una fase di grande rispetto. Ho imparato che il tofu non va solo saltato in padella. Anzi…Ed ora posso dire che mi piace il tofu. E non solo perché fa bene. Proteine vegetali, Omega 3 e 6, ferro e una percentuale di sale più bassa rispetto al formaggio a base di lattosio lo avvantaggiano. Ma … Il tofu ha mille vite come i migliori ingredienti. Non va lasciato da solo. Lui ha bisogno di compagnia. La varietà di tofu che uso più spesso è quella solida asiatica. L’ho tagliata, frullata. Cotta in padella e nel forno. Da svela molto del suo fascino il tofu una volta che viene marinato a dovere. Sabato, di ritorno da quel luogo dove non si esce senza aver comprato qualcosa (inizia per I e finisce per KEA), volevo presentarmi adeguatamente amorevole in tavola. Meno male che settimane prima avevo letto la ricetta di …

Si prova il Bara Brith

Bara Brith, quel cibo inglese che stupisce ed allieta il tè delle cinque Non sono un’esperta della cucina inglese. Così appena lessi Bara Brith nel libro di Elizabeth David, English Bread and Yeast Cooking, non capii subito di cosa si stesse parlando. Comincia a farmene un’idea solo quando, per Twelve Loaves, mi son messa alla ricerca di un pane, dolce o salato, dove tra gli ingredienti ci fosse l’arancia. L’ingrediente clou del Bara Brith è l’uvetta, ma compaiono anche i frutti canditi. Ecco allora, che non con molta fantasia, la frutta candita è diventata la buccia di arancia. Presi due piccioni con una fava, ho cercato di capire che cosa mi accingessi a fare. Bara Brith è un pane, o una torta, tipica del Galles, per la precisione del Galles del Nord, dove viene chiama teisen dorth, ossia torta filone. Essendo una ricetta tradizionale vanta mille versioni. Io mi sono accontentata di quella di Elizabeth David. Lei l’aveva adattata partendo dalla versione pubblicata in A Welsh Welcome (Un benvenuto gallese) nel 1969. Elizabeth David riduceva …

Twelve Loaves: Bara Brith with candied orange

I didn’t know anything about Bara Brith till I’ve opened my beloved “English Bread and Yeast Cooking” at page 437. I wasn’t supposed to test that recipe by Elizabeth David till Twelve Loaves launched its April Theme: Oranges. Candied orange peels have been my “Open sesame” into fruit breads of Wales. Cake or bread, Bara Brith recipe comes from Wales. To be more precise from North of Wales were it’s called teisen dorth (meaning ‘cake loaf’). Being a traditional cake, many recipes exists. I started from Elizabeth David one’s. It was taken from A Welsh Welcome, published in 1969. Elizabeth reduced the sugar portion. I’ve tried to convert it to the sourdough version and added pain d’epice spices. Finally, I made half of the suggested ingredients quantities. I’m really satisfied with Bara Brith. It was a perfect companion for an afternoon tea during a sunny saturday. Bara Brith has all the richness of flavours of fruit bread. Candied orange peels give it an elegant touch. It remainded me of Xmas fruitcake baked some years ago. …