Tè ed infusi

Mugicha

La mia ignoranza è il punto di partenza di molti dei miei post.  Sul mondo orientale covo ignoranza che ogni tanto viene svelata ed eliminata. Dopo aver scoperto come fare i semplici onigiri da La FujiMama, oggi è tempo di imparare a far da sè un tè giapponese: la Mugicha.

E’ un tè semplice, che non richiede bustine. O meglio quelle si trovano in giro, ma farselo a casa è facile, richiede solo poco …orzo perlato.

Curioso? Basta arrostire dell’orzo, farci un tè, aspettare che si raffreddi. Perchè il (o la ?) Mugicha è una bevanda estiva fatta per combattere la sete.
Il sapore? Il primo aroma che si sente al naso dipende molto da quanto si è fatto tostare l’orzo. Attenzione quindi durante questa fase. Il grado di tostatura, poi, va a determinare anche il colore della bevanda. Comunque è un naso quasi caffeinico. Quando si beve per un attimo sembra caffè d’orzo, ma senza quel bleah che a volte si fa 🙂 E’ un tè quindi leggero, beverino quasi. Ti consiglio di farlo e berne più di qualche sorso per capire il potenziale di questo tè.

Insomma, mi piace. Ecco la ricetta della Mugicha presa da La FujiMama e che ti presento per il Thirsty Thursday, blog event ottimo per imparare come fare un drink a settimana. Questa settimana indovina un po’ cosa faccio 🙂

Mugicha

Dosi per 8 persone

1/3 di cup di orzo perlato (quasi 3-4 cucchiai nostrani)
8 cup di acqua (2 litri di acqua)

Ho tostato l’orzo  in una padella su fiamma media per 5-10 minuti. L’orzo deve colorarsi, non bruciarsi. Tostato l’orzo l’ho messo su un canovaccio perchè si raffreddasse.
Raffreddato l’ho aggiunto all’acqua bollente. Ho abbassato la fiamma quasi il minimo e ho fatto cuocere per 20 minuti.
Ho tolto il pentolino dal  fuoco e ho tolto l’orzo solo dopo 5 minuti.
Aspetta che si raffreddi prima di servire.