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Muffin con uva e vin santo

Muffin con uva e vin santo: incontri tra generazioni di donne e mariti viziati La vita è fatta di scelte. La mia scelta sono i muffin. Così tratto mio marito. Mia madre si dispera:”Lo controlli abbastanza?”. La vita è fatta di scelte. Non amo l’ordine, lo rispetto ma non lo amo. Non fatemi scrivere cosa provo per mio marito, perché ci sono parole da sussurrarsi solo con lo sguardo (sono all’antica). Diciamo che ho scelto di avere un marito, ma questo non fa di me un un cane segugio. La mia scelta sono i muffin con uva e vin santo. Sì, mamma lo controllo abbastanza…così. Un muffin al giorno nella sua borsa ed un pensiero in più della Cavia a cosa troverà in cucina al ritorno…assieme a me 🙂 Uva e vin santo finiscono in questi muffin per mettere ordine tra stagioni ed incontri con gli amici. La vita di coppia, insegnano le mamme, è fatta di incontri e scontri. Noi ziz-zaghiamo gli scontri con rapidi silenzi, irrefrenabili risate e semplici incontri con amici senza tante pretese. Con altrettante poche …

Punt e Mes in a jar

Punt e Mes in a jar: come se una granita potesse essere un cocktail. Se ne vedono di tanti colori e a tinte talmente forti da apparire banali. Sul fronte (presunte) novità vi sono ora loro: i cocktail in a jar. Perché esistono? Siamo veramente finiti a dover scorgere il nuovo dentro un barattolo. Possiamo anche chiamarlo jar, ma quello è. Se le marmellate in casa per te non sono una novità, forse la penserai come me: “E’ un cocktail dentro un barattolo di marmellata?…E’ un barattolo di marmellata con un manico?….Cos’è quel barattolo di marmellata chiuso con una cannuccia in mezzo?”. Li avrai sicuramente visti in qualche negozio, con e senza cannuccia. Come spesso accade, mi sono ricreduta. Lo diceva pure J.M. Keynes che i secondi pensieri sono i migliori. Riempi il tuo barattolo con del Punt e Mes e capirai ancora meglio quel are the best (not only better). Si può vivere anche senza, ma se uno dei doveri della vita è gustarsela al meglio, sì: un Punt e Mes in a jar ci …

peroni gran riserva rossa

Se bevo una Peroni Gran Riserva Rossa?

Dove non osano i foodie: un assaggio di Peroni Gran Riserva Rossa, un assaggio della temuta birra non artigianale Sono tentata di aprire una rubrica del blog. Una di quelle che svelano quei segreti nascosti, che taluni foodie negano persino in flagranza d’opera e che pure potrebbero renderli più umani. Lo farei, perché sono venuta a conoscenza di un fatto. La confessione shock “Sì, lo ammetto, mi è successo di bere birra commerciale. Anzi, azzardo pure di più. La prima birra che ho bevuto è stata una birra industriale. E’ colpa sua se ora bevo solo birra artigianale.” Così potrebbe iniziare la mia confessione (parziale). Dopotutto ho visto molto film polizieschi e so (son furba io 🙂 ) che non tutto va confessato. Almeno non tutto subito. La storia di una comune peccatrice Sì, è vero, la prima birra che ho assaggiato (ben prima della maggior età) era una birra commerciale. I miei genitori non avevano altro da darmi. Potevano permettersi solo la birra del supermercato, anzi neppure quella. Era ancora il tempo delle bevande in …

Beer scones ossia i più rapidi beer cookies della storia

Biscotti o scones: la birra c’è. La voglia di birra fa strani scherzi. Il desiderio dei più rapidi beer cookies della storia del food, mi ha portato a creare i Beer Scones. Gli scones mi stanno oramai insegnando a vivere. Con loro creo il mondo goloso in un lampo. I toni non sono esagerati. I beer scones lasciano il segno durante un aperitivo, ma anche come rapido stuzzichino nel corso di una pigra giornata. Impareggiabile la gioia di arrivare a casa dal lavoro, col solito bagaglio di stress e rimostranze, ed allungare la mano verso uno (o due o tre :)) beer scones. Al primo morso si spezza l’incantesimo della stanchezza che alle 19 appare infinita. Un beer scones è via: parte per il lato ridanciano della giornata. Non è neppure necessario spezzarsi la schiena per farli. Andiamo passo passo al dunque. Non c’è ricetta che nasce senza affondare le sue radici in qualche intuzione altrui. Per i beer scones un immenso debito di riconoscenza lo devo a The Beeroness e a Heidi Swanson di …

Waffle alla birra

Waffle alla birra: ricordi, WeissBier Dunkel e farina ai 7 cereali Non sono ancora in grado di dire del tutto che cosa distingua veramente un waffle da un pancake. Ad essere sincera non mi sono messa ancora alla ricerca delle differenze. Mi sto solamente impegnando per raggiungere il waffle perfetto. In questa dolce ricerca, ho seguito Ruth Van Waerebeek. Sono mesi che il suo The Taste of Belgium non mi tradisce. Le mele col pollo arrosto, la crema di indivia belga ed il Waterzooi: è sempre stata all’altezza dei miei ricordi delle pedalate in giro per le Fiandre. Tutto è cominciato con i waffle di fine anno. Superato quel test, ogni ricordo belga che passa per la mia cucina nasce anche dalle pagine di Ruth Van Waerebeek. Stavolta ho tentato solo una deviazione. Ai My Mother’s Waffles  di Ruth ho sostituito parte del latte con della birra, riducendo lievemente la quantità di ingredienti liquidi. La consistenza di questi waffle alla birra casalinghi è ben lontana dai croccanti waffle assunti a street food di Bruxelles. Quell’essere …