Roma

Vengo a Roma, cosa mi consigli? …ancora

Pensare a Roma e ai posti da consigliare è un processo che non sembra aver fine.
Però è un piacere immenso. Si tratta di ricordare bei momenti, belle scoperte o avvincenti chiacchierate con gli amici.
Continuo quindi a tediarvi coi miei pseudo consigli, dopo il bla bla di alcuni giorni fa. Lo potete leggere cliccando qua  .
 
Come una lettrice attenta, e solo per caso 🙂 mia ospite qualche volta all’anno, ha fatto notare mi ero dimenticata della straordinaria Sala da Tè Russa, che si trova in una laterale di Corso Vittorio, non lontano da Piazza Navona. Come riconoscerla? Dal Corso non si vede, ma inoltrandosi un po’ nella via vi assicuro che la riconoscerete subito. Ho già decantato le sue lodi in un post passato  . Posso aggiungere che i tè sono ottimi, ad ogni cliente viene dedicata una teiera quindi se andate in coppia o con degli amici è bene scegliere tè diversi per poter assaggiare di più. Sarete muniti di un filtro per il tè e di chiare indicazioni sul momento opportuno per bere. I tè si possono comprare anche sfusi. Osate pure parlare con la proprietaria o la sua assistente, non si tireranno indietro a meno che il locale non sia stracolmo. Cosa che succede nelle ore di punta di un locale da amanti del tè. Altro? I dolci: provateli, sono tutti made in casa. Ottima la torta di cioccolato e amarene, ma anche i biscottini da 1 euro l’uno hanno un loro perché. Cosa c’è di russo? Il nome ed i tè.
 
Non avevo nemmeno menzionato l’Open Baladin, che ha aperto poche sere fa, il 23 settembre 2009, dopo l’inaugurazione del 15 settembre. E’ in via degli Specchi, zona Campo dei Fiori, vicinissimo a Largo Cairoli. E’ il tempio degli amanti della birra artigianale o può essere un ottimo punto di partenza per apprezzare la birra. Ci sono 40 birre alla spina e 100 tipi di birre in bottiglia, non preoccupatevi le vedrete tutte entrando. La lista birra oltre che cartacea è anche on the wall. Le decorazioni non saprei definirle: originali (come emerge dal disegno della birra alla spina), allegre (dati i colori sgargianti, che personalmente adoro), eclettiche (per le onde che si susseguono) …L’atmosfera non è da pub classico. Ha un che di locale milanese, ma vi assicuro che, chiunque voi siate, siete benaccolti dato l’animus variegato della birra. Passeggiate nel locale, noterete le varie sale, sbircerete dentro la cucina e arriverete al petite bar dedicato alle birre alla spina straniere. Altre impressioni le trovate in quest’altro post  .
 
Poco più in là in zona ghetto, c’è poi, durante il giorno, una pasticceria ebrea che fa angolo. Non lasciatevi fermare dai modi a tratti bruschi delle tre donne dietro il bancone. I dolci meritano. Ho provato la pizza ebrea, che però so che ha anche nomi. La vedrete tagliata a rettangoli e ricca di uvetta e frutta candita. Se siete a dieta, fate uno strappo. Una domenica per colazione seduta lungo il Tevere con delle buone amiche, mi son gustata anche una semplice ma efficace torta ripiena di ricotta. Studiatevi poi il calendario ebreo per scoprire le date cult per le quali la pasticceria potrebbe dare il meglio di sé.
Se poi volete pasteggiare in zona ho provato solo Giggetto. Bel locale, buoni i carciofi fritti alla romana, ma ricordo anche delle ottime lasagne. Se però volete puntare al risparmio, puntate altrove.
Dietro, in piazza delle tartarughe, c’è un locale intrigante alla vista. Io lo chiamo il locale di piazza delle tartarughe. Vi assicuro che ci andate lo riconoscete subito per l’arredamento variegato, d’altri tempi e nel contempo la sua grande modernità. Ricordo un costoso succo di frutta (ero con mia madre non potevo esagerare) ma un grande piacere dandy nell’essere lì.
 
Se volete farvi due risate e nel contempo gustare un buon gelato, c’è La Palma in zona Pantheon (Via della Maddalena, 20). Perché due risate? Direi per il lecca lecca con l’immagine stampata del papa nuovo e vecchio. Quando l’ho visto anni fa in vetrina sono rimasta pietrificata, poi l’ho presa sul ridere. Non credevo si potesse pensare e realizzare qualcosa del genere. Che ingenua che ero, oramai han fatto anche i telimare con l’immagine della sindone (meno male non a Roma).
 
Per far vedere che a Roma c’è anche cultura andate a Trastevere. Lungo Via del Moro, venendo da Piazza Trilussa, c’è una piccola ma ricca e vivace libreria inglese, la Almost the Corner Bookshop. Le selezioni dei testi in vetrina,ma soprattutto nel tavolo centrale, sono piuttosto interessanti e capace di far vedere il mondo da una prospettiva non italica.
Facendo altri due passi lungo Via del Moro è tempo di una pausa Sacher, da Valzani. Non lasciate fuorviare dal clima retrò e semplice del posto. Se di Sacher non volete perire, no problem,ha anche altro da offrire. Mi piace per il clima italico d’altri tempi con quel misto di bontà, semplicità, approccio diretto alla vita. Gnam.
Per digerire andate a Via dei Fienaroli, non lontana. Lì potrete muovervi dentro la Libreria del Cinema e Bibli. Bibli, in particolare, è una libreria dal ricco programma culturale che potete trovare facilmente online. L’esposizione di testi si articola in diverse sale. Vi è anche un paio di sale e un patio dedicati al solito mangiare. Ottime le torte e ottimo anche per la pausa ricca da aperitivo.
Altre librerie interessanti di Roma poste in zona turistica sono la Libreria del Viaggiatore lungo via del Pellegrino, zona Campo dei Fiori. Trovate solo libri che hanno a che fare col viaggio, partendo dalle guide (anche ciclistiche) fino ai romanzi. Quasi di fronte c’è La tana del libro (se mi ricordo bene il nome) se amate i libri in offerta, forse è un consiglio turistico sui generis ma alcune amiche sono state felici di farvi un salto vuoi per i libercoli sugli stornelli romani o vuoi per i libri di archeologia che una giovane archeologa giudica validi.
Altrimenti c’è la Libreria del Mare in via di Ripetta 22, vicinissima a Piazza del Popolo. Anche se non siete appassionati della vita marina, se ci passate davanti sono sicura che la riconoscerete e che vorrete farvi un visita dentro. Ha un grande potere attrattivo.
 
Se invece vi trovate in zona Prati, banalizzando vicino Castel Sant’Angelo, potrete gustarvi la giornata andando nella Gelateria dei Gracchi (via dei Gracchi, 272). La qualità è assicurata come la ricercatezza dei gusti offerta. Se invece volete dare un’occhiata ad un’enoteca romana si consiglio, anche per il vostro piacere visivo, l’Enoteca Costantini su Piazza Cavour. Non mi azzardo a dare consigli enologici, ma sicuramente questo è un locale ove porterei le amiche.
Poi se capitate in zona metro Cipro c’è Pizzarium (Via della Meloria 43). Io ve lo consiglio non per sentito dire, ma per test indiretto. Della seria ho assaggiato con grande piacere le pizze made in Pizzarium a casa di amici. Cercate Pizzarium, Bonci e Roma su Google e potrete scoprire da voi la fama che circonda tale posto.
 
Per gli amanti del caffè mi devo impegnare dato per lungo tempo sono stata estranea a questo grande piacere. Recuperando tale ignoranza crassa, posso però indicare e accompagnare gli amici ben volentieri da Sant’Eustachio in zona Pantheon. Il piacere vero è bere il caffè, ma ancora di più il capuccino, seduti fuori col sole romano che ci abbraccia, ma devo avvertire che il prezzo può apparire alla fine un po’ caro. Valutate voi. A volte mi son concessa la spesa. Tra l’altro è un ottimo posto dove comprare dei souvenir come il caffè stesso (che profumerà a vita la vostra cucina) o i chicchi di caffè ricoperti di cioccolata.
Altra destinazione è la Tazza D’Oro vicinissima al Pantheon, dandogli le spalle avanti a destra. Qui ho preso il mio primo caffè romano, ma ovviamente nessuno si ricorda di questo. Il posto è rinomato per la torrefazione del caffè. Quindi altra tappa per lo shopping souvenir gastronomico.
 
Se invece siete appassionati degli aperitivi da Freni e Frizioni a Trastevere troverete quello che cercate, così come alla Societè de Lutece zona Piazza Navona (Vicolo del Montevecchio).
Vicino alla Societè c’è poi una trattoria piccola ma romantica. E’ l’Osteria Antico Pegno, secondo me merita una sosta specialmente se siete in due e non volete concedervi grandissimi lussi. Ultima segnalazione per una cena romana in locale romano, striminzito ma piacevole, è Cacio & Pepe in zona Prati (Via Giuseppe Avezzana,11).
Ovviamente Roma è piena di questi locali, ma la prima cena fuori da innamorati si ricorda sempre.
 
Poi metto nella lista dei desiderata anche Roscioli, che sia un ristorante ove spero presto di andarci sia una panetteria di cui ricordo in particolare il sale fantastico se sormontava in giusta dose un panino croccante. Lo trovate in zona Campo dei Fiori. Il ristorante è lungo via Giubbonari, ricca di negozi di abbigliamento, e il panificio è poco lontano lungo una traversa sulla sinistra venendo dal Campo.
 
E poi l’angolo a Roma esistono anche gli amici miei:
Se volete concedervi un tour organizzato per voi contattate  Katieparla  e per una degustazione (in inglese o tedesco) andate da VinoRoma   . Per il lato artistico, Roma si può scoprire anche tramite le foto di Romephotoblog  . Ovviamente per correttezza vi ho detto che sono amici, ma nel contempo vi devo anche dire che la loro professionalità è garantita. Hanno tutte una solida esperienza alle spalle, variegate recensioni e un grande amore per Roma, come testimoniato anche dal fatto che sono tutte straniere che hanno scelto consapevolmente di vivere in Italia ed in primis a Roma. Ed infine, non se la tirano.
 
Per indicazioni amichevoli su tour culturale – cibifero a Roma io sono qua.
Oppure chiamatemi pure per andare in uno qualsiasi dei posti descritti qui e qua  . Se posso mi unisco volentieri.