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Siena low cost: consigli su come visitarla in 2 giorni spendendo poco

A Siena tra romanticismo e sobrietà: suggerimenti per un week end low cost Una fuga dalla città low cost è una buona abitudine. Può avere gli stessi effetti una mela al giorno: leva il medico e lo stress di torno. Ispirati a questa lungimirante filosofia zen, io e la Cavia abbiamo fatto una capatina a Siena. Di mezzo c’era un decennale di onorata conoscenza (dicasi anniversari per i meno restii al romanticismo). Ne scrivo qui, perché si è dimostrata un weekend a Siena low cost, grazie a quattro fattori: programmazione del viaggio in anticipo. Questo ha un ruolo significativo sui costi dei trasporti Roma/Siena; incontri fortunati. Decisivo, non lo nego, è stato il fato. Al Consorzio Agrario di Siena mi ha riconosciuta Patrizia di Andante con Gusto. Un paio di chiacchiere attorno al pecorino toscano e qualche dritta su quel ricciarello che mi e ci ha cambiato la vita :); cercare di imparare qualcosa di nuovo ogni volta che ci torna; sfruttare gli eventi cittadini come scusa. Siamo tornati, infatti, per Terre di Siena Ultramarathon 2016. …

Regala friulano & be original

Regala friulano per Natale. E’ possibile ed è anche un’ottima scelta per farsi notare. Cosa regalare di friulano: nel non del tutto lontano 2010 scrissi alcuni post su questo tema. Dato il loro successo in fatto di visite e di richieste, è tempo di aggiornare la lista. Ho così ripreso in mano buone abitudini, ricordi e contatti creati nel tempo, nonché ho chiesto consiglio alle fidatissime amiche, che del Friuli sanno sempre capaci di farmi scoprire qualcosa di nuovo. Ecco una lista di idee regalo per il Natale 2014. Alcuni di questi produttori vendono anche online i loro prodotti, per altri ti sarà necessario contattarli per email. Per chi abita in zona l’invito è di incontrarli di persona: così nascono i legami più duraturi. Ho cercato di creare una lista ordinata per categoria merceologica. In parole povere ho separato i cibi dagli alcolici ed i prodotti per la casa dagli oggetti di piccolo (o grande, a seconda dei punti di vista) artigianato. C’è un solo mea culpa. Parlo di Friuli volendo ricomprendere tutto il Friuli …

Da La Cjasalìne alla tavola: Collection

Stavolta nulla di nuovo sotto il sole…o sotto le nuvole, data la stagione. La scorsa settimana è uscito l’undicesimo post ispirato ai prodotti de La Cjasalìne. Dieci ricette già sfornate. Mi sembrava giusto raccogliere tutto quanto in un solo documento, liberamente scaribile. Dai consigli su come conservare i prodotti venduti sfusi, alle idee per un uso quotidiano della quinoa, alle esortazioni a farsi amiche le lenticchie. Fino alla cioccolata. Tutto in un file. Per leggerselo sul divano, per non disperdere l’attenzione ed i sogni tra una pagina e l’altra del blog. Non posso che concludere con un: buon click. Infatti, con un click qui o sull’immagine. Potrai vedere Da La Cjasalìne alla tavola del Marzo 2013. E’ il primo numero della Collection, incrocio le dita per proseguire in questa avventura.

Da La Cjasalìne alla tavola #11: albicocche, cioccolata e semi vari

Pulita la casetta. Il sole primaverile continuava a non voler farmi stare ferma sul divano. Era però un giorno pigro, come ogni buona domenica. C’era voglia di sentirmi ragazzina in cucina. Due o tre gesti dovevano creare la sorpresa. E quel poco doveva bastare. Chocolat ancora bussava nella mia testa. Finita la lettura rimaneva la magia. Mi sentivo una scintilla che doveva essere accesa e brillare indifferente ai pensieri, ai gesti, al caos e persino alla poesia di quei momenti qualsiasi. Volevo trasmettere dell’energia, una piccola energia per incitare anche solo un’altra piccola fiammella a farsi viva e a sentirsi viva. Alla ricerca di questo insignificante, ma prezioso, effetto domino, mi ricordai delle albicocche secche che a Natale erano diventate fruitcake e cantucci. Sapevo che erano rimaste in parte con me. Aperta la credenza, la cioccolata si fece notare. Ma la scintilla ancora non brillava. Spalancato un altro sportello ecco i preziosi semi di papavero frutto di un’acquisto della mamma a La Cjasalìne. Tornavo da lavoro, all’altezza della stazione di San Pietro, mi chiamò. “Sono …