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Pane con farina di mais

Ancora pane? Ancora lievito madre? Su su un po’ di pazienza, capiscimi. Sto scoprendo un mondo a me nuovo 🙂 Ne parlo talmente tante di queste cose che l’amica di una vita, Laura, quando sono andata a Udine (vedasi il post sul Ramandolo) si è presentata all’aperitivo di rito a base di Spritz, con ben 2 kg di farina di mais provenienti da un mulino della zona. Non ho potuto che omaggiare tale omaggio 🙂 con un piccolo lascito di farina alla mia mamma, una polenta a Roma e …indovina? Un pane cafone fatto con la farina di mais incriminata. Risultato? Beh allora non mi segui proprio 🙂 E’ venuto un pane stupefacente, nel senso che è più che piaciuto a tutti. Lo so non bisogna auto-glorificarsi, ma se ti dico che la Cavia è venuta a letto all’una di notte con un boccone di pane per sè e un “E’ veramente buono il pane” per me, direi che stavolta ha senso esaltare tale pane.

Di corsa il lunedì : polenta e finocchi

Se vi capita di arrivare tardi e stanchi a casa ma volete comunque cucinare qualcosa di speciale per far capire a chi vi aspetta che se anche eravate via per lavoro lo avete pensato, una soluzione rapida è mischiare in modo nuovo i resti del frigo. Dopo due giorni fuori Roma e dopo il risotto di speck e finocchi , il mio frigo urlava una cosa sola: “Finisci i finocchi”. Allora son partita dai finocchi e dalla memoria di una ricetta pescata tempo fa online che li faceva al forno aggiungendoci del prosciutto. Niente prosciutto. Il frigo ha però urlato ancora dicendo: “Lo vogliamo finire il Ciauscolo?! “. Dicasi Ciauscolo un salame fresco e morbido che suppongo essere del Centro Italia, dato che io non l’avevo mai sentito in Friuli. E poi? Solo verdure per cena? No, certo che no. Si è allora messo in mezzo Rushdie…sì quello dei Versetti satanici. Sul treno di ritorno verso Roma leggendo il suo ultimo libro, The Enchantress of Florence, ecco che all’improvviso spunta nella pagine, incredibilmente citata, la …

Polenta !

Sono polentona, nel senso che adoro la polenta. Fin da piccola è stato un amore a prima vista. Mia madre si dispera se deve fare la polenta con me vicino, perché appena poggia il cucchiaio di legno usato per girare quella bontà unica io lo pulisco. Non resisto, è più forte di me. Però una soluzione al problema esiste: farmi cucinare la polenta. Il cucchiai resta sporco di polenta più a lungo, dato che spesso sul fuoco ho anche altri piatti a cui badare. La scorsa settimana ho fatto la polenta, ovviamente, e ho anche fatto la brava massaia. In questi tempi di crisi economica me la son cavata nello sfruttare quello che il frigo offriva. Anche perché avendo passato il weekend fuori Roma il frigo languiva veramente. La brava massaia del 2008, durante la settimana fa in dose abbondante la zuppa di porri e patate, che trovate qui . Poi si è portata nella casa de La Cavia fuori Roma della farina di polenta, le foglie dei porri rimaste e le carote non proprio …

Back from Munich

Sono tornata da Monaco di Baviera dove ho abbinato dovere, la conferenza,e piacere, shopping culinario e la mia cara amica Claudia. La Cavia, ahilei, è dovuta restare a casa ed è persino andata a lavorare. Ma ho cercato di attenuare la sua assenza di una cuoca preparandogli qualcosa di buono i giorni prima e portando qualche regali da Munich. Il post di oggi è sul prima. Venerdì sera la Cavia è stata allietata con l’Ile Flottante (scusate l’assenza di accenti). E’ uno dei suoi piatti preferiti, io non sono bravissima a farlo ma avendo solo dei cucchiai ed un numero contato di fornelli direi che il risultato è gradevole. Di sicuro sempre ben apprezzato. Durante la nostra vacanza lungo la Loira era il dolce prediletto da Paolo, anche perché presente in ogni menù turistico. ILE FLOTTANTE Ingredienti per 2 persone: 2 uova 50 gr di zuccheo+2 cucchiai 170 ml di latte intero 1 stecca di vaniglia Separo i tuorli dagli albumi e montare i tuorli con lo zucchero. Intanto far riscaldare il latte con la …