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Atmosfera di cucina: tra pomodorini e ricotta

Un raggio di sole in una giornata accaldata. Culla il davanzale. Dal divano ammiro la cucina, più pulita del solito, e mi affeziono a quel braccio di cielo che rimbalza tra fornelli e lavandino. Una scena banale, silenziosamente inutile, eppure mi alzo. Abbandono le Olimpiadi a sè, già abbastanza presidiate dal marito. Si tiene stretto il comando in mano e non coglie l’attimo di distrazione che mi ha richiamato in cucina. Lui è un bambino in attesa di un Vinokourov che attraversa Richmond Park per arrivare a St.James Park e prima di un criptico dressage o affondo di spada. Io divento, invece, bambina prendendo un tagliere sottobraccio. Lo poggio sul davanzale ed incomincio a creare un pasto colorato. Coltello, porro, pomodorini presi al mercato. Ehi, ma ho anche una ricottina affumicata al fumo di ginepro prezioso regalo di Lucia, una delle Cheese Angels. Già la Saison del giorno prima era stata sedotta da questa delicata ricottina (l’abbinamento Saison ricottina apparirà a breve su E Birra sia). Quel sabato invece volevo puntare su qualcosa di colorato …

Il pranzo degli sposini

Come tornare alla normalità? Come lasciarsi alle spalle le emozioni dei festeggiamenti e i ricordi fatati del viaggio? Tornando a tavola. Al nostro tavolino da salottino, nella casetta a Roma. Come ogni sabato, se Mariarosa al mercato se ne va, noi la seguiamo. Carciofi e fragole compriamo aiosa. Poi al signor frigo ci rivolgiamo e ecco arrivare il salame affumicato di Sauris Wolf ed il formaggio ai probiotici Di Bidino, tal Ciambello. Armati di tutto punto, dati gli ingredienti disponibili, ecco cosa la sposina fa trovare al maritino, che ha apparecchiato il tavolo:) . Il giorno prima aveva già operato il miracolo del pane. Primo pane impastato con la fede: pane cafone con un terzo di farino di segale, poi per il resto la ricetta è stata seguito passo passo. Impasto molto morbido e leggermente appiccioso al termine della lievitazione di 20 ore, ma dalla cottura è emerso un pane morbido, che nel portapane regalo di nozze ben ci sta. Ma ancora meglio sta a tavola.

Sapori di Svezia

Non c’è migliore curiosità di quella che si può svelare. Fino ad ieri avevo un’idea vaga e variegata di cos’era la cucina svedese. Poi arrivò un invito al Gambero Rosso per Sapori di Svezia. Ai fornelli gli chef KC Wallberg di Stoccolma e Görgen Tidèn da Rativik. Per la cucina svedese era fatta dai biscotti speziati di Natale, Pepparkakor, dal pane di Santa Lucia e da una meravigliosa marmellata di frutti polari che un’amica svedese, appunto, mi fece scoprire. Quelle bacche o frutti polari mi erano rimasti nel cuore perchè erano raccolti a mano da arbusti alti quanto l’erba. Avevo quindi un’idea fatata.

#Ideemenu for men

Ho spesso il timore che le cene che preparo rispecchino più me del mio costante e fidato commensale: il man di casa, la Cavia del blog. Come molti questo lunedì ho cercato di fare una cena di San Valentino special. Ma quanto special? Son partita dai gusti del suddetto home sapiens sapiens, dal suo amore per la birra e per i pub. Ho cercato di mettere insieme, quindi, quegli elementi gradevoli e calorosi tipici dei migliori pub. Ho fatto una cena tra il “maschile” ed il rustico. Ecco il menù, quindi, per una cena romantica in chiave, spero, maschile. Salumi: Salsiccette di Siena e coppiette di Ariccia Formaggi: Formaggio Latteria Giovane della Latteria di Fagagna (Udine), Caciocavallo stagionato del mercatino bio domenicale di Via Giulia Stuzzichini: Biscotti Fiandino col burro naturale, Salsa di peperoni e ravanelli Piatto caldo: polenta rossa del Antico Molino F.lli Persello di Caporiacco (Udine) Birra: Birra Magnun La Chouffe vinta grazie al contest Conosci i tuoi polli di Vita da Precisina Una cena quindi romantica nella sua semplicità e nei suoi …

Pioggia, storni e risotto di zucca

Roma in una serata stranamente piovosa può offrire da Bibli un CafèScienza sull’intelligenza collettiva. Così ieri mi sono ritrovata ad un dibattito sugli stormi di storni. La città in autunno si ritrova infatti il cielo invaso da stormi di questi uccelli, storni, che formano variegate conformazioni, anche belle da vedere. Non avendo io l’automobile e non abitando in zone a rischio mi fermo ad osservarli ogni tanto. Beh qualcuno ha studiato il loro comportamento. Biologi e fisici de La Sapienza ieri hanno descritto in un contesto informale l’itinere dello studio e i risultati raggiunti. Partendo da uno scritto di Calvino sugli storni, ho così scoperto che qualcuno ha passato le giornate a studiarli, fotografarli, riconoscere uccello per uccello nelle varie foto. Meno male che hanno invitato il computer e che i fisici ne hanno sfruttato le potenzialità. Si sono così individuati comportamenti tipo e regole di comportamento.Mi sono così ricordata di quando a settembre osservavo gli stormi di rondini che si preparano a volar via. Si mettevano tutte in fila sui fili della luce e …