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Il potere del cioccolato sulle suocere

Sfoglio il libro dei ricordi, i più recenti e freschi. Quei ricordi che ancora profumano di pranzi in famiglia. Era Pasqua. Anno 2013. Un tocco di cielo grigio, una doppia manciata di nipoti, un tre per tre di fratelli diventati cognati, cognate senza limite. L’una mezza era passata da tempo. Oramai i toni si erano smorzati. Il tavolino col caffè fumava. Mia suocera con la leggerezza dei suoi 89 anni voleva un caffè. Sul tavolino un barattolo, nulla di che. Di vetro, trasparente e pure piccolo. Però lei sapeva cosa fare. Chiese cos’è. Ed assaggiò. Tanto per gradire, senza pretese. Ed ha gradito. Nel libro dei ricordi recenti, per dovere di cronaca, c’è scritto che ha Gradito. Proprio così, con la G maiuscola. Ho voluto segnarmelo così, nella memoria, quella che rischia di perdersi col tempo. Mai far diventare inutili i ricordi, tanto vale segnarli bene. Sennò che ci sta a fare la memoria. Appena si è allonata dal tavolo del caffè ho lanciato uno sguardo curioso, senza pretese anch’esso, seppur non timidamente e…

Cioccolato sano per giovani spose

Le chiamano domeniche pantafolaie. Nessun sentore di noia, solo una sana voglia di pretendere ristoro dalla fretta. Un divano, una copertina, un libro ed un “vorrei qualcosa di dolce“. Prima che si diventi due sul  divano, quindi prima della sintesi dei goal della domenica, è buona cosa per la giovane sposa recarsi in cucina. Prima avrà avuto l’accortezza di prelevare furtivamente da dietro il divano un pezzo della riserva di cioccolata. Con uno dei raggi sornioni della prima primavera, potrà in cucina dedicarsi con maestria e letizia alle dolcezze della vita. Avrà già imparato negli anni da zitella allegra che dolce e sano possono coabitare. Mescolerà la cioccolata col profumato cocco, gli energetici semi di sesamo e i salutari fiocchi di orzo. Non da ultimo si preoccuperà delle maniglie dell’amore aggiungendo dello yoghurt magro. Con fare indiffirente potrà farsi trovare mezza assopita sul divano con un vasetto di cioccolato sano sul tavolino. Non ci sarà sguardo del marito che la importunerà, solo qualche scricchiolino di denti propri ed altrui a “disturbare” la pacata domenica.

Da La Cjasalìne alla tavola #11: albicocche, cioccolata e semi vari

Pulita la casetta. Il sole primaverile continuava a non voler farmi stare ferma sul divano. Era però un giorno pigro, come ogni buona domenica. C’era voglia di sentirmi ragazzina in cucina. Due o tre gesti dovevano creare la sorpresa. E quel poco doveva bastare. Chocolat ancora bussava nella mia testa. Finita la lettura rimaneva la magia. Mi sentivo una scintilla che doveva essere accesa e brillare indifferente ai pensieri, ai gesti, al caos e persino alla poesia di quei momenti qualsiasi. Volevo trasmettere dell’energia, una piccola energia per incitare anche solo un’altra piccola fiammella a farsi viva e a sentirsi viva. Alla ricerca di questo insignificante, ma prezioso, effetto domino, mi ricordai delle albicocche secche che a Natale erano diventate fruitcake e cantucci. Sapevo che erano rimaste in parte con me. Aperta la credenza, la cioccolata si fece notare. Ma la scintilla ancora non brillava. Spalancato un altro sportello ecco i preziosi semi di papavero frutto di un’acquisto della mamma a La Cjasalìne. Tornavo da lavoro, all’altezza della stazione di San Pietro, mi chiamò. “Sono …

Si ricomincia … col pane

L’estate è finita, l’ufficio è tornato e la voglia di cucinare torna se mai se ne è andata. Così mentre il maritino mi pappa i rimasugli di un Danubio, tu ti chiederai come si mangi il Danubio? Dopo aver pedalato per 300 km da Passau e Vienna quest’uomo mi ha chiesto un Danubio Rosso tutto per lui (beh un po’ anche per me). Meno male che già avevo da parte la ricetta, fatta per il Blog del Pane del Mulino Bianco. Dopotutto l’idea di quel Danubio gli doveva essere venuta da qualche parte 🙂 Stavolta ho decorato banalmente il Danubio distribuendoci sopra delle spezie. Su alcune palline dello Zatar (mix di timo, origano, maggiorana, santoreggia e coriandolo), su altre del pepe nero macinato sul momento e su altre ancora del timo secco. Ma questa settimana su il Blog del Pane del Mulino Bianco trovi anche altro. Il Danubio seppur servito ad un adulto era stato pensato per i bambini. Oggi c’è un’altra ricetta della serie: portiamo i bambini in cucina a divertirsi. Come convinverli a …

Taste & Match: Plumcake e Passito di Lacrima

Taste & Match: non sarà un’avventura…ma di sicuro un’allegra serata. Otto foodblogger si sono messe in gioco, sotto la supervisione di un fantamatico ma competente @FernandoWine di Winexplorer. Otto ricette e otto vini, tutti da abbinare, tutti da scoprire. Nel mezzo gli inviati di Fernando che con agilità inimmaginabile si sono alternati ai quattro tavoli dedicati a vini. Il popolo romano, nonostante il ponte, ha risposto alla grande raggiungendo quasi la soglia massima consentita. Con Giulia di Pareti di Zucchero mi trovavo al tavolo dei dolci. La competizione era grande, i cannoli di Giulia mi sfidavano minacciosi, oltre che golosi. La squadra dei dolci era ben rodata da una settimana e più di intense, allegre, leggiadre email avevamo tentato di combinare i nostri dolci non solo con i vini, pardon passiti, ma anche tra di loro. Spero che tu c’eri al Mind abbia colto il nostro entusiasmo. Non puoi immaginare la gioia di una foodblogger di ricevere un’occasione del genere. Io, 35enne, con un passato 🙂 tra Udine, Ginevra, Milano e Roma, con un lavoro …