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Pollo con prugne gialle, Rosso Antico e crème de cassis

Pollo con prugne gialle. Avevo il libro di Diana Henry in mano e gli chiesi di rendermi quel sabato una giornata semplice. Bastò del Rosso Antico accanto alla Crème de Cassis e ci sedemmo a tavola con una farfalla. La retorica vuole che fossimo seduti a tavola. L’onestà mi impone di dire che eravamo appolaiati attorno ad un tavolino Tärnö. Potresti immaginarci immersi in chiacchiere. Dopotutto la televisione era spenta. Ma tra di noi c’era una farfalla. Tutto cominciò una sera di luglio. Si dice che se una farfalla batte le ali a Pechino, a New York si scatena una tempesta. Ma a Roma c’era il sole. Da Nizza non giungevono notizie di farfalle ed il Vecchio Continente era sconvolto. Tutto cominciò due sere di luglio. Una appresso all’altra. A Roma continuava ad esserci il sole. Dalla Turchia continuavano a non arrivare aggiornamenti sulle farfalle eppure aleggiava l’ombra di un colpo di stato “non come ai vecchi tempi”. La farfalla aveva, però, bisogno di battere le sue ali. Non bastò nessun acciderbolina e diamine. Non …

Cosa si nasconde dietro la Crème de cassis

Crème de cassis: dopo che è arrivata nella mia cucina, ho deciso di scoprirne la storia. Non mi bastava di berla nel Kir o di usarla per torte e cioccolatini. La stessa storia è apparsa in anteprima a luglio 2014 su QB Quanto Basta (versione cartacea). Rosso, passionale, eppure non passa inosservato. L’ho scoperto grazie al Kir. Oramai è una tentazione quasi fissa di ogni aperitivo che si rispetti. Lo chiamo Cassis, quasi fosse un amico, mentre andrebbe conosciuto come crema di Cassis, pardon Crème de cassis. E andrebbe pure rispettato, perché a lui si deve il principio Cassis de Dijon, che ha aperto ancora di più le porte alla libera circolazione delle merci in Europa. La storia del Crème de cassis Viene da Digione in Borgogna, anche se viene oramai prodotto pure altrove fino in Quebèc e Lussemburgo. Sembra che le sue originali risalgano al 1841. Prima di allora esisteva il ratafià di cassis. Il primo produttore della crema di Cassis fu Lejay-Lagoute. L’idea di convertirsi al ribes venne nel 1836 a Auguste Lagoutte. …

Torta di fragole e Cassis : l’amuleto della felicità

Torta di fragole e spumante, il mio amuleto della felicità dal 1981   Sarò una persona riservata, eppure non ho molti segreti. Ed oggi ne svelo uno dei pochi rimasti. Non per tutti il 24 maggio del 1981 è stato un giorno speciale. Ne ho ancora un ricordo ben vivo. Non chiedermi con chi ero e cosa facevo. Questo non conta. L’importante, per il divenire della storia, è che ero piccola, coccolata, a tratti viziata e lo vedo ancora davanti a me, come se fosse vero. C’era un carello di legno, come ogni giorni, in sala da pranzo colmo di bicchieri di cristallo e fragole. La mamma aveva addobbato dei semplici strati di pasta sfoglia con della panna ed un mare di fragole. Rosse e succose. Impossibile resistegli. Irreale non notarle. Un bell’esempio di torta di fragole, non c’è che dire. Andiamo oltre. Il ricordo che ho, infatti, non si limita a questo. Altro successe. Sembra per colpa di mio padre. E’ lui l’anello debole, quello che ha portò al punto di svolta. Prese una …

Torta con la crème de cassis

Impara l’arte e mettila da parte e soprattutto non dimenticarla. Ah, la saggezza popolare. I vecchi modi di dire. Detti e ridetti, ascoltati e mal sopportati. Meglio parlare di creatività  e di ricerca del nuovo. Con la nonchalance dei visionari  sorpassiamo sul fatto che il nuovo parte dal vecchio.  O se proprio non abbiamo del tutto la faccia tosta per nasconderlo, accontentiamoci del più scientifico: nulla si crea e nulla si distrugge. Anche se in fatto di torta può accadere che scompaia in un attimo. Così rieccomi in uno di quei venerdì pomeriggio dove gorgoglia la voglia di sentirsi in vacanza, anche se solo per il fine settimana. Il marito che ansima per andare a correre. Corre, corre già in giro per casa per prepararsi. Il Kindle in mano e la dispensa di fronte a me. Loro sono più tranquilli. Io che vorrei e non so cosa vorrei. La certezza è una soltanto: ho bisogno emotivo di cucinare. Le mie radici hanno bisogno di affondare nella semplicità della vita banale. Me lo dice quella voglia …