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Dintorni di Calcata

Se arrivate da Roma e siete diretti a Calcata, o se avete già fatto un giro a Calcata ma non volete tornare alla vita di tutti i giorni, l’ultimo suggerimento (e poi si torna a cucinare) è di farsi una passeggiata. Le immagini che seguono sono state tratte dalla camminata che si avvia prima (o dopo, a seconda del verso) del ponte stradale che separa la provincia di Roma da quella di Viterbo. La passeggiata permette di riscoprire il senso, ammirare Calcata dal basso…se proseguite potrete o arrivare a piedi al borgo o, deviando sulla sinistra, arrivare ad alcuni ruderi. E’ una zona ricca di passeggiate segnalate e molti gruppi FIE laziali vi potrebbero portare qua.

Calcata

Calcata è un posto sospeso nel tempo, tra moderno e antico, con un pizzico dello spirito del popolo dei fiori. C’è chi ci vive per passione, chi per diletto e chi forse per vanto. Ma è un luogo ideale per passare una mattinata senza pensieri, come facciamo ogni tanto io e la Cavia. E’ anche un posto legato in qualche modo alla nostra storia, sebbene insieme ci siamo venuti tardi. Sabato abbiamo passato nuovamente delle belle ore delle quali vi voglio lasciare alcune immagini. Perché non si vive di solo cibo. Il giorno prima a Roma nevicata, ed il giorno dopo, dopo un tè calcatese, eravamo qua… Il primo sguardo su Calcata Il tempo che decide di fermarsi Un saluto spontaneo Il centro città Anche qui è Carnevale Il glamour a Calcata Seguire i propri sogni

Un tè a Calcata: La Sala

La Sala 101, non è la Carica dei 101. 101 è il numero di tè tra cui potete scegliere se capite nel piccolo borgo di Calcata, in provincia di Viterbo ma non lontano da Roma. Se arrivate a Calcata, noterete un’insegna in piazza per raggiungere con pochi passi questo angolo di paradiso detto La Sala. Tale pace viene dal luogo, dalla vista dal terrazzo, dall’arredamento e dalla padrona di casa. “..Io vengo al lavoro sempre felice. Non c’è giorno che non voglia venire a lavorare. Non riesco a stare lontano da questo posto…” “…Quando aprii il locale una trentina di anni fa, gli amici mi prendevano in giro. Io non amo il caffè ed il tè non era così diffuso, qui in Italia…” E sì, perché lei viene dal Belgio, zona di Ghent. Lo potrete capire da soli vedendo la foto dei reali belgi appesa al piano sopraelevato.   Certo è difficile raggiungerlo senza aver notato la straordinaria collezione di teiere e tazze da tè. Se poi capitate quando sta sciogliendo la cioccolata per fare …

Il Signor Cavia ha cucinato

La Cavia, pardon il Signor Cavia, venerdì sera ha cucinato. Non è un evento, ma stavolta ha voluto riprodurre un piatto che ha molto gradito durante il suo viaggio solitario (oh, quanto gli sono mancata) a Berlino. La ricetta era delle più difficili, only for the brave. Un piatto che ha fatto la storia di Berlino (veramente): il currywurst. Dopo aver recuperato la ricetta online, l’ho lasciato libero in cucina. Ho solo un po’ girato la salsina. Ma il cuoco è stato lui. “Bravo Paoletto manco ti ci facevo” CURRYWURST versione casalinga Pomodori pelati (mezzo barattolo) 1 cucchiaio di peperoncino poca cipolla o scalogno 1-1/2 cucchiaino di zucchero 1/2 cucchiaino di pepe un pizzico di paprika (avevamo solo quella dolce) curry Contorno: patate in padellaCuocere i pomodori pelati con il peperoncino, la cipolla, lo zucchero, il pepe e la paprika. Far bollire per 5 minuti. Cuocere i wurstel, tagliati a rondelle sbilenche (si capisce?) per 3-4 minuti. Ricoprire i wurstel con la salsa appena fatta di pomodori, spruzzare con il curry. Un piatto buonissimo, per …