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food media First we feast

Food media: è tutto un problema?

Food media sanno affrontare un vero articolo come The Problems with food media that nobody wants to talk about  di First we feast? Pure un foodblog tra milioni, tra colpe e mea culpa, si sente chiamato in causa. Svegliarsi la mattina, accedere ad Internet e avere qualcosa di vero da leggere (e stampare e sottolineare) non è da tutti i giorni. Ammettiamolo: i miracoli accadono! Mai perdere la speranza, quindi. Nel mare magnum di visibilità, post del giorno, ricordi di ricette, i 10 caffè di Pechino ed mio mese del caffè, il limitato eppure infinito universo dei food media scalpita ogni giorno, ma a volte non lascia il segno. First we feast, il 3 febbraio 2016, ce l’ha fatta. Proprio un bel goal e senza fuorigioco. The Problems with food media that nobody wants to talk about ha la sintesi dei migliori compendi. Fotografa comportamenti e scenari consolidati. Non si perde tra luoghi comuni e neppure elargisce consigli. Elenca, con dati e link alla mano, quelli che sono i problemi di cui i food media si alimentano. Lo scopo?  E …

Lezioni sul progresso

Lezioni sul progresso con i robot dei tuoi desideri

Lezioni sul progresso con i robot: da Caterina a Supervicky passando per rock n’ roll robot. Ossia come tre ingegneri come Giorgio Metta, il cantautore Elio e Natasha Stefanenko sono giunti ad ipotizzare iRocco. Lezioni sul Progresso è giunta fino a La società dei robot: nuovi amici o antichi schiavi? Correva l’anno 2016 ed un 25 gennaio Giorgio Metta, Direttore dell’ iCub Facility all’IIT di Genova, ha affrontato l’eclettico cantautore Elio di Elio e le storie tese, seguendo il flusso delle domande di Natasha Stefanenko. Al Teatro Palladium (Roma) tutte le età e le perplessità erano presenti in sala e tra quelle c’ero pure io. Robot è … Io e Caterina di Alberto Sordi, Supervicky o rock n’ roll robot? Realtà o no, superati gli anni Ottanta, quando si sente la parola robot si pensa subito a come può esserci utile. E’ come se fossero già tra di noi, anche se Giorgio Metta non vuole neppure tentare di dire quando questo potrebbe accadere. Che cosa ti faresti fare da un robot? Ti faresti salvare? Pulire casa? Se ne sono pensate molte a Lezioni sul progresso. …

post degli altri

I post degli altri che più ho amato nel 2015

I post degli altri che più ho amato: mettere ordine tra le letture online del 2015 Ancora una volta ho seguito l’esempio di Manuela Cervetti. Tra i 16 post da scrivere prima della fine dell’anno è stata chiara. Al secondo posto ha messo i post degli altri che più ho (hai) amato nel 2015. Banale dirai, ma prova a rivedere tutto quello che hai letto online nel 2015 e vedrai che avrai letto molto, troppo ed in maniera decisamente random. Me lo confermi? Com’è la tua reading list? Ahimè non sempre avrai preso nota di quello che hai letto con piacere, ma, se hai quel minimo di esibizionismo del blogger, potrai scovare facilmente i best 2015 post tramite le tue condivisioni. Così almeno ho fatto io. Subito la memoria da lettrice è riemersa. Ecco una sfilza di post da salvare dall’oblio. Erano disordinati, ma c’è voluto poco per fare un po’ di declutting (una delle parole del 2015, che in realtà conosciamo da tempo). Ma non divaghiamo ecco:

Cos’è il mio Medium.com

Tra L’arte dei buoni propositi ed Il Giardino Commestibile su Medium.com mi trovi Nel mondo infinito e vario dei social network e delle applicazioni c’è da un po’ di mesi un nuovo arrivato. E’ Medium.com. E’ l’ennesima piattaforma per chi ama scrivere online e per gli infaticabili lettori dello schermo? Non lo so. Ci sono cose nella vita che si fanno e basta. Tra queste “cose” fatte e basta per capriccio, necessità, istinto o richiamo ancestrale, io ho aggiunto lui. Cosa vuole essere Medium.com Evan Williams e Biz Stone, dalla loro esperienza con Twitter e Blogger, hanno puntato su una grafica essenziale, una sorprendente facilità di utilizzo e l’ego (lo ammetto candidamente) di chi della parola online non sa fare a meno. Al lancio ufficiale del 25 settembre 2012, Medium.com è stato presentato come “un nuovo posto su Internet dove condividere idee e storie più lunghe di 140 caratteri. E non solo tra amici”.

Happy Aperitivo

Aperitivo: quale miglior scusa per invitare un amico in più? E quale miglior scusa di venirmi a trovare su Polyvore, che darti qualche idea per colorare il classico aperitivo in terrazza? Sono pochi e semplici suggerimenti per curare non solo il lato mangereccio e alcolico, ma anche quello, come dire, visivo. Un ospite non deve mai annoiarsi. Tratta il tuo ospite come un ospite d’onore!