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biscotti arancia

Tra semola e biscotti

Da dove comincio? Da quando sono entrata da Bea’s of Bloomsbury la prima volta  o ti faccio tornare ai giorni prima di Natale? No, con questi biscotti all’arancia e semola non voglio concedere troppo spazio al lato melodrammatico della poesia. Meglio andare sul concreto e cominciare con qualche disclaimer.

Snickerdoodles: sugar cookies alla cannella

Snickerdoodles i biscotti di burro addobbati con zucchero e cannella che fanno impazzire gli Amish Snickerdoodles: il nome non dice molto, diciamocelo. Questi biscotti di zucchero, sugar cookies baby, li ho notati tra le pagine del libro di Bea’s of Bloosbmury, sebbene siano dei biscotti americani. Storia degli Snickerdoodles: biscotti statunitensi La presenza della ricetta degli Snickerdoodles in Joy of Baking sancì buona parte della loro fortuna moderna. Neanche Martha Steward ha rinunciato a farli. Sebbene le prime pubblicazioni ad occuparsi di questi sugar & butter cookies risalgono al 1889. E sui quotidiani vennero citati per la prima volta nel 1898. Gli amanti degli Snickersdoodle sembrano essere concentrati nel New England ed in Pennsylvania. Di una cosa vi è certezza: degli Snickerdoodles non si fa menzione nei primi libri di cucina statunitense, dove tra l’altro i biscotti non riscuotevano grande successo. In questi testi venivano quasi apostrofati con nomi come Jumbles, Plunkets o Cry Babies. Etimologia dei biscotti Snickerdoodles Lo so, vuoi sapere da dove viene questo nome che rasenta lo scioglilingua. Non posso dirtelo con sicurezza. C’è …

Amaretto cheesecake

Prosegue il viaggio nel mondo delle torte di formaggio. Inevitabile avventurarsi con una cheesecake in stile New York come l’Amaretto Cheesecake Oramai neanche parliamo più di torta di formaggio. Cheesecake è la parola che usiamo. Sebbene questo viaggio sia partito da una torta de queso, non potevo non prendere della ricotta per fare un cheesecake in stile new yorkese. Come mio solito ho mischiato un po’ le carte. New York è la patria di questa ricetta, ma l’interprete a cui mi sono ispirata fiduciosa è Bea’s of Bloomsbury di Londra. Il suo libro Tea with Bea è un’affidabile manuale da cui ho imparato molto, dalla Devil Food Cake all’impasto di pasta frolla per le mie crostate. E’ bastato poco perché Bea’s of Bloomsbury mi convincesse a tentare anche con un’ Amaretto cheesecake. Il nome viene dai biscotti che stanno alla base. E scusa, se mi ripeto, come mio solito ho cambiato le dosi, perché 400 grammi di amaretti in casa non c’erano. Ne avevo di meno e li ho rimpolpati con i biscotti speziati natalizi, tipici del …

Tortine al cacao senza uova, senza burro ma con aceto di mele

Senza uova nè burro, eppure ancora tortine al cacao tentatrici Presentare una ricetta avvertendo che è senza uova e senza burro ma con aceto di mele può apparire un messaggio subdolamente pessimistico. Sembra quasi voler tacere sulla presenza del cacao e sulla morbidezza delle tortine che potresti sfornare. Ti ho svelato già tutto, per questo oggi lascio da parte la poesia e mi dedico alla compravendita. Sorpresa? Per te il bicchiere è mezzo pieno o mezzo vuoto? Doppiamente sorpresa? Non sto parlando (o meglio scrivendo) a vanvera, voglio solo “venderti” questa ricetta. Per farlo ti elenco alcuni buoni motivi per metterti al lavoro in cucina. Primo. La ricetta viene da un libro affidabile come quello di Bea’s of Bloomsbury. Di suo ti ho già raccontato della torta alla vaniglia, dell’imbattibile Devil Food Cake e del mio e suo impasto fidato per la crostata. Secondo.  Puoi personalizzare la ricetta. Per me il bicchiere è tendenzialmente mezzo pieno. Saper fare molto con poco è la chiave per cavarsela. Così ho adattato la ricetta per una torta vegan …

Crostatine al cioccolato fondente

Fai oggi la crostatina che vorresti domani. Non rimandare a domani le crostatine al cioccolato fondente…soprattutto se il cioccolato arriva dai resti dell’uovo di Pasqua. Sui resti dell’uovo di Pasqua non ci ho mai fatto troppo affidamento. La svolta, in questa epopea infinita della golosità solleticata, è arrivata quando i “vicini di casa” (alias suocera e cognati) ci hanno offerto il lato fondente dell’uovo di Pasqua. Il lato di cioccolato al latte era destinato a scomparire a breve. Per questioni di gusti (a me insondabili) c’era del cioccolato fondente da sacrificare. Nooooo, io sono sempre stata dalla parte dei più deboli. Richiamata al dovere, sono salita in groppa allora al mio destriero e urlando fervente “A me il cioccolato fondente” sono corsa al galloppo. Prima ho sfogliato di gran lena la ricetta di Bea’s of Bloomsbury per il patè sablée. Poi, ho navigato acque impervie fino ad arrivare dall’omonima Rossella di VanigliaCooking, anche lei in preda al kamut e al cioccolato fondente. Mischiando certezze come il pate sablée e fiducia instintiva in VanigliaCooking ho affrontato …