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Segnalazioni in partenza

Bye Bye Baby. Parto. La #myspeciallondon è arrivata. E’ tempo di prendere la valigia, bella carica ma anche libera per lo shopping londinese, e di avviarmi verso Fiumicino. Saranno per me dei giorni intensi, off line, niente post, niente tweet, niente aggiornamenti Facebook. Sarò alla ricerca di posti, alla scoperta di persone e a “studiare” al Food Blogger Connect 2012. Ma non mi va di lasciarti del tutto a bocca asciutta per una settimana intera. Ecco allora che ti segnalo alcune letture extra Ma che ti sei mangiato. Tra una rubrica e l’altra forse ti sei perso o persa qualcosa. Comincio con una new entry, presto infatti ne leggerete di belle anche su Cibando. Sono diventata La Gastroscettica.  Prima mi hanno chiesto di presentarmi e io ho cercato di farlo con parole nuove. Dopotutto una foodblogger è un mondo infinito di curiosità e parole. Forse però stavolta quelli di Cibando hanno esagerato, figuro tra Il meglio del web 🙂   Ma non finisce qui. Ho scambiato anche due rapide parole in inglese con Food Blogger …

Laboratorio sulla panificazione

E chi lo fa? Dove? Quando? Perché? La locandina recita che è a cura di Rossella Di Bidino foodblogger ehm ehm…Sì, sono io! Grazie alla Dott.ssa Lucia Galasso Direttrice del Museo della Civiltà Contadina e dell’Ulivo di Pastena (Frosinone). Dai, lasciami abbandonare il tono serio. Sì, sì, a Pastena Sabato 13 ottobre (ore 16-18.30) e Domenica 14 ottobre (ore 10.30-12.30) si parlerà di pane, tecniche di panificazione e di pani laziali e ciociari. Ma e sopratutto i partecipanti faranno il pane. Muniti di lievito madre, dispensa e me e grazie al Forno del Maestro di Festa domenica mattina si cuocerà assieme il pane nel forno a legna. Non avrai un attimo libero, per un totale di 4.5 ore circa si parlerà, si impasterà, si cuocerà solo pane. Il clima non sarà da scuola. Nessuna docente. Ci sarò io a raccontare gli ingredienti del pane, passo passo le fasi per farlo a casa proprio, qua e là spunteranno anedotti di storia del pane. Cercherò di non annoiarti. Ci saranno farine da toccare con mano, perché la …

La tessitura e il pane

Si sappia, lo stile per me è più una parola che un dato di fatto.  Eppure ho un debole per le cose di un tempo e per i ritmi di un tempo. Così mentre ero sulla via del museo di Pastena comincia a conoscere una certa Assunta Perilli. Lucia Galasso mi aveva detto che lei era la responsabile del laboratorio sulla tessitura. Ah, vedi, però. Oltre questo non sapevo che pensare. Ma si sa le responsabili del laboratorio del pane a volte sono più dure del loro pane. Poi di fronte ai cibi locali e del sano vino rosso ecco che tra risate e allusioni cominciammo a conoscerci. Tipi tosta, di Campostosto, Assunta Perilli nacque archeologa e divenne tessitrice. C’è chi si immagina le tessitrici anziani,  ma anche loro sono state giovani e a volte, come accade per Assunta, lo sono a tutt’oggi. Non vorrei toglierti la sorpresa. Sappi solo che Assunta ha un’energia, una carica, una dedizione ricche di fascino e conosce saperi e segreti che noi comuni mortali non abbiamo. Lascio parlare lei, …

Pomodori secchi ed olive nere nel pane

E’ il momento. Dopo il Danubio versione rossa della scorsa settimana, ora eccomi con un altro pane rouge. Stavolta però ho osato. Son partita senza meta. Pane, volevo impastare. Volevo qualcosa di diverso come spesso mi accade. Presi il mio fidato libro. Lo sfogliai. Le varie ricette di pane con le erbe, sì, beh,  mi piacevano ma non erano per me. E allora ricercai qualcosa di noto. Una di quelle ricette con note autografe 🙂 a margine. Scritte, spesso criptiche, furono perlustrate e poi scelsi. Scartai il pane alle erbe mediterranee, già provato, ottimo sì, ma non confortevolmente morbido come desideravo in quel momento di noia capricciosa. Neppure il pane ai semi di finocchio, di cui fui molto orgogliosa, placava la bisbetica che era in me. Poi l’illuminazione. La ricetta di base c’era. Il Pusstabrot. No, non sono impazzito. Non dico nomi a caso. E’ un pane bianco ungherese, che a dirla tutta io ho sempre trasformato. La ricetta non parla di pomodori secchi, olive nere, ma  non me ne preoccupai. Li aggiunsi, come in …

Cheese Angels #3 : Conciato di San Vittore e oltre

Le Cheese Angels non si fermano di fronte a niente. Dopo essersi presentate, aver parlato del Cormòns di Fossa, oggi cerchiamo di tessere un legame a suon di formaggio tra il Lazio ed il Friuli Venezia Giulia. Prima di passare alla terza puntata di questo singolare viaggio, da oggi puoi scaricare la Cheese Angels Collection, ossia tutti i post delle Cheese Angels in un colpo solo. Così potrai leggerti con calma le loro scoperte in fatto di formaggi. Si sa, l’estate è lungo, pigra, a volte annoia e a  volte entusiasma. Per esserti più vicino oggi puoi scaricare la Cheese Angels Collection a tua scelta nei formati:        Ma torniamo a noi. Questo trio di ragazze si è formato anche perché la sottoscritta, Rossella, lesse che Elena aveva scovato una caciotta aromatizzata alle rose lassù a Nord Est. Il caso ha poi voluto che mi ritrovassi di fronte ad un formaggio laziale veramente speciale.