35 Search Results for: cjasaline

Da La Cjasalìne alla tavola #7: anacardi, miele e Natale

Incomincia a farsi largo quella parola. Torna e ritorna, ogni anno la si sente. Si crea quell’atmosfera, tutto si colora e qualche canto ancora anima le strade tra un clacson e l’altro. Le case si vestono, i bambini chiedono e pretendono. I grandi tra insofferenti e maniaci non si sottraggono a questa epidemia. Natale. Sì lui. Un giorno. Una ricorrenza. Un dovere: fare regali. Il regalo può essere un appunto un dovere, ma merita di diventare un pensiero. Un modo per non sentirsi al centro di un vortice che spesso ci travolge durante l’anno. E’ il momento giusto per scambiare quell’attimo di  pace che tutti vorremmo. Così io comincio a fare il mio Natale. Nel pacco ricevuto dalla mamma c’erano degli ingredienti che anche tu puoi trovare a La Cjasalìne a San Daniele del Friuli o che sempre tu puoi scovare agevolmente anche altrove lontano dal Friuli. La prima idea di regalo è facile, veloce, come prometto oramai sempre più spesso. E’ una soluzione buona per regali anche multipli. Il necessario, oltre quanto indicato nella …

Da La Cjasalìne alla tavola #6: di polenta, miele e vino

Col freddo si fa presto a dire polenta. Si fa talmente presto che si scorda che la farina di polenta può nascondere anche altro. Non intendo le rivistazione della polenta come polenta riscaldata con sopra il Pestat o simili. Non parlo neppure del pane di polenta che arriva fino ad essere presidio Slow Food col nome Pan di Sorc. Non parlo neanche dei diversi tipi di farina di polenta. Non mi riferisco ai biscotti con farina di polenta, stavolta vado sul dolce, un dolce grande e tondo. Ossia vado sulle torte. Sì, la farina di polenta può essere alla base di succolente torte. Io alla polenta dedicherei un inno. Già l’Amor di Polenta, in epoca precedente alla mia esistenza blogghifera, mi ha travolta. La Pete di friulana origine ha poi in me confermato l’ecletticità della bistrattata farina di polenta. Stavolta però ho raggiunto un altro livello con lei. Con in mano Baking: From my home to yours e negli occhi La Cjasalìne finalmete visitata, da una ricetta statunitense sono arrivata ad una torta più friulana. …

Da La Cjasalìne alla tavola #5: l’incantesimo dei biscotti

“Con questi biscotti domani troverai marito” Non gli credevo. Lo avevo chiamato perché mangiasse i Nidi di marmellata che erano venuti male. Quindi lo lascia mangiare mentre assieme ad Elena si faceva fuori un biscotto dietro l’altro con tè. “Che bell’invito. Non ero mai stato invitato per un tè” e via si prendeva un altro biscotto. Quei biscotti a Fausto erano veramente piaciuti. Il giorno dopo il sole. Come se non fosse febbraio. Mi ammiravo Roma in groppa al mio bus. L’azzurro del cielo lo ricordo, quasi fosse poesia silenziosa. A piazza Mazzini era già arrivato Peter. Due parole e poi eccolo Paolo. Non lo conoscevo, mi aveva solo promesso che per dei biscotti mi avrebbe portato non solo a Canale Monterano ma fino al Canale di Panama. Ed io aspetto 🙂

Da La Cjasalìne alla tavola #4: Quinoa time

Nome strambo. Sulle labbra diventa quínoa o quínua. Apparenza quasi timida. Ti ritrovi tra le mani tanti piccoli grani. Tondi, bianchi, minuscoli rispetto al miglio, quasi simili al cous cous. Ma noi non ci lasciamo intimorire dalle novità, vero? Dopotutto la rubrica Da La Cjasalìne alla tavola è nata anche per questo: provare, scoprire e riscoprire. Ed oggi tocca alla quinoa. Non è cereale, non è legume. Suoi parenti stretti sono gli spinaci e la barbabietola. Credici. Appartiene alle alla famiglia delle Chenopodiaceae, più banalmente è un’erbacea annuale. Cresce e cresceva sulle Ande e per gli Inca era la madre di tutti i semi, che in dialetto locale 🙂 si diceva chisiya mama. Ne esistono diverse varietà. La gamma dei suoi colori passa per il bianco e prosegue per il rosso e persino il nero. Ammetto di avere appena comprato a Londra della quinoa rossa, per la solita curiosità femminile senza limiti.

Da La Cjasalìne alla tavola #3: la forza delle lenticchie

Se la rondine non fa primavera, le lenticchie non fanno inverno. Per la serie Da La Cjasalìne alla tavola non perderò tempo a dirti che le lenticchie fan parte della famiglia delle Papilionacee. Non starò qui a delineare un albero genealogico che risale fino al 7000 a.C.. Voglio solo tessere le lodi del variegato mondo delle lenticchie. In un paese della Mancia, di cui non voglio fare il nome, viveva or non è molto uno di quei cavalieri che tengono la lancia nella restrelliera, un vecchio scudo, un ossuto ronzino e il levriero da caccia. Tre quarti della sua rendita se ne andavano in …lenticchie il venerdì e qualche piccioncino di rinforzo alla domenica. Decantate anche da de Cervantes nel suo Don Chisciotte. Rosse, verdi, bionde, marrone. La lenticchia rossa detta anche egiziana, spesso la si trova decorticata, ossia senza “buccia”. Si cuoce così velocemente che è difficile farle mantenere il carattere sodo. Facilmente si spappola e viene per questo usata nelle zuppe. Le ho provate in zuppa con i cardi e il cavolo nero. Le …