30 Search Results for: casale cjanor

E fu #myspeciallondon

Fu, passò, rimane. L’ho atteso a lungo questo  #myspeciallondon. Per me era un sorta di anniversario tra me e qualche giorno decisamente particolare e decisivo della mia vita. Ma veniamo alle cose importanti. Sono stati dei giorni speciali. London è sempre London: immensa, vivace e solitaria assieme, ricca di incontri, carica di novità. Non la vedevo da un po’ e lei è cambiata. Qualche libreria in meno, molto cibo e buon cibo in più. Ho pensato a lungo come raccontarti tutto questo. Alla fine ho scelto. Ti racconto le persone, sono loro l’anima di tutte le cose. Sguardi, parole, gesti, attimi: così le persone comunicano. Così le voglio ricordare. Sensazioni…ecco cosa sono quelle che seguono. Fugaci o permanenti hanno permeato la #myspeciallondon.

Italo Missana se ne è andato

Mi è appena giunta la notizia. Non lo conoscevo di persona. Di lui mi aveva parlato sua figlia, Carolina, con gardo e riservatezza. Ne ho visitato l’attività che da anni viene portata avanti da Carolina e le sue sorelle. Lo devo salutare. Italo Missana di Fagagna (Udine) si è spento. Nel suo passato una costante dedizione alla comunità. Presidente della Pro Loco, dell’Us Pro Fagagna, fondatore del Casale Cjanor e del Museo della vita contadina Cjase Cosèl. Nonchè difensore e promotore del recupero del Pestat. Un titolo di commendadore non dato a caso. E quella targa donata dalla sua Fagagna appare in bella e giusta mostra accanto alla porta del suo Casale. Non potevo non parlarti, anche se di sfuggita, di questo friulano vero. Un abbraccia a Carolina.

Ma ci sposiamo #16: fai da te

Dettagli di un matrimonio. La saga Ma ci sposiamo non sembra finita. Oggi si parla di come arrangiarsi con quel poco che la fantasia sa offrire. Alcune idee veloci e piacevoli da pensare e da fare. Perchè se le emozioni sono sempre quelle, ognuna di noi (spose) sa di essere speciale. Internet, forbici, colla e un po’ di olio di gomito. Essenziale una fotocopisteria vicino casa e un po’ di abilità nel far da sè (con o senza futuro sposo al seguito) e saper mischiare le varie proposte del fantasmagorico pianeta sposi. Ecco un elenco delle cose da farsi…ossia cose fatte, almeno da noi. Così per avere un’idea in più. Ma ricorda quando uscirai dalla cucina….oops da casa, inizierà il giorno speciale. Tu, l’abito, lui e gli altri. Dopo tanta organizzazione ammetto di essere entrata in chiesa e aver pensato: “E ora che devo fare?” 🙂 Semplice, dovevo solo godermi la giornata.

E’ fatta!

Con ancora un po’ di confusione in testa, oggi è il day after. Ieri io e la Cavia ci siamo sposati. Sì. E’ successo. Scrivere qui è stranissimo. Stiamo riportando alla normalità la casa mentre pensiamo anche alla valigia che da domani ci seguirà in Andalusia. Ci si rivedere dopo il nostro tour, ad inizio maggio. Intanto una bella lista di ringraziamenti è d’obbligo. Grazie ai parenti, amici e alla nutrita schiera di blogger presenti. Per le più curiose l’abito da sposa è stato fatto da Anna Tumas, stilista disponibile e ultra professionale che ha saputo avvicinarmi al suo magnifico mondo. Lo ammetto, non sono mai stata così elegante…e donna 🙂 Grazie per i catering del giorno speciale al Mind, nelle persone di Loretta e Nadia, e al mio chef preferito Dino De Bellis. Un grazie speciale al maitre Giuseppe che ha saputo seguire gli ospiti della sera con gentilezza e prontezza. Fornitori più o meno consapevoli della serata sono stati il Casale Cjanor, la Latteria Di Bidino di Coseano, La Bottega Friulana, Wine Explorer…il menù verrà reso noto …

Cena tipica friulana in quel di Roma

Se ne parlava da tempo, ed il tempo è giunto. Ieri si è svolta la cena friulana al Ristorante “il 25” a Roma. Gli ingredienti di base sono stati i presidi Slow Food del Friuli Venezia Giulia ed una scelta dei piatti di festa che più tipici non si può. L’incipit non è dei migliori, ma mi è difficile essere oggettiva nel presentare una cena ho tanto voluto. Il plausa va tutto allo chef romano, Dino De Bellis, all’infaticabile Andrea Petrini in veste di Slow Food e ai produttori friulani ieri rappresentati da Carolina Missana del Casale Cjanor e dai vini e dalla persona di Marco Cecchini. Il compendio di storia naturale, come è stato definito il Friuli da Ippolito Nievo, si è presentato a tavola con quasi tutti i presidi Slow Food. Solo il successo della serata ha fatto escludere il Radic di Mont, non presente per tutti, mentre il Pan di Sorc è talmente un nuovo presidio, che all’epoca dell’organizzazione dell’evento non era in lista. Abbiamo sopperito a queste lacune con promesse di …