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Siviglia: uno di fronte all’altro

Se un buon matrimonio si vede fin dall’inizio… Questa forse è la storia perfetta per capire pregi e difetti di una coppia. Arrivati a Sevilla (Siviglia), inebriati dal profumo di fiori d’arancio, scaldati dal sole africano, ecco che ci incuneiamo nel centro città. Poggiati i bagagni, con qualche nome di locale in testa, ecco davanti a quello che diventò il locale dei desideri della sposa. Calle Santa Teresa – Las Teresas Un cafè solo per cominciare, sorseggiato rigorosamente dal bicchiedere del marito. Il profumo degli Jamon de Bellota nell’aria. Locandine a ricordare passioni di flamenco e la corrida. Incomincio a scorgere il fantasma del mio Hemingway.

Ma ci sposiamo #16: fai da te

Dettagli di un matrimonio. La saga Ma ci sposiamo non sembra finita. Oggi si parla di come arrangiarsi con quel poco che la fantasia sa offrire. Alcune idee veloci e piacevoli da pensare e da fare. Perchè se le emozioni sono sempre quelle, ognuna di noi (spose) sa di essere speciale. Internet, forbici, colla e un po’ di olio di gomito. Essenziale una fotocopisteria vicino casa e un po’ di abilità nel far da sè (con o senza futuro sposo al seguito) e saper mischiare le varie proposte del fantasmagorico pianeta sposi. Ecco un elenco delle cose da farsi…ossia cose fatte, almeno da noi. Così per avere un’idea in più. Ma ricorda quando uscirai dalla cucina….oops da casa, inizierà il giorno speciale. Tu, l’abito, lui e gli altri. Dopo tanta organizzazione ammetto di essere entrata in chiesa e aver pensato: “E ora che devo fare?” 🙂 Semplice, dovevo solo godermi la giornata.

Al mercato di Jerez

Che Mariarosa al mercato se ne andasse mi dava allegria. Gioiosa come me bambina, leggera su quel carrettino, pronta a parlare ancor prima che a contrattare. Lì, con lei, ha preso piedi il desiderio di scoprire cibi e mondo con occhi curiosi. Vidi foto di mercati favolosi, lontani, irrangiungibili nella vita di una comune ragazza di campagna. Eppure il profumo colorato delle spezie tra le pagine televisive di Marco Paolo mi trafisse il cuore. Paesi lontani, scoperte infinite. La fantasia da bambine si accende con poco. Metteci poi un po’ di parenti sconosciuti sparsi per il globo. La sorpresa che si fa bocca spalancata all’arrivo di una lettera da lontano.Il lontano ha regole speciali  per gli adolescenti irrefrenabili. E poi Roma. E poi un matrimonio col viaggio di nozze al seguito.. E poi Jerez de la Frontera.

Una tapas col Marchese

Le tapas. Il viaggio di nozze. L’Andalusia. La passione. La serenità, la volevo. Pinot nero, lo avevo. “Dammi una bottiglia, ti solleverò il mondo” Una sfida. Fernandowine accettò. Corro in cucina, la notte cala e le luci si accendono. Lo guardo, la guardo. Salame affumicato, bottiglia di Pinot nero “Marchese Leopoldo” dei  Marchesi Incisa della Rocchetta da Winexplorer. Mi guarda. L’ho trascurato. Nel caldo non c’ero. S’è offeso. Ne strappo un po’. Timo.

E’ fatta!

Con ancora un po’ di confusione in testa, oggi è il day after. Ieri io e la Cavia ci siamo sposati. Sì. E’ successo. Scrivere qui è stranissimo. Stiamo riportando alla normalità la casa mentre pensiamo anche alla valigia che da domani ci seguirà in Andalusia. Ci si rivedere dopo il nostro tour, ad inizio maggio. Intanto una bella lista di ringraziamenti è d’obbligo. Grazie ai parenti, amici e alla nutrita schiera di blogger presenti. Per le più curiose l’abito da sposa è stato fatto da Anna Tumas, stilista disponibile e ultra professionale che ha saputo avvicinarmi al suo magnifico mondo. Lo ammetto, non sono mai stata così elegante…e donna 🙂 Grazie per i catering del giorno speciale al Mind, nelle persone di Loretta e Nadia, e al mio chef preferito Dino De Bellis. Un grazie speciale al maitre Giuseppe che ha saputo seguire gli ospiti della sera con gentilezza e prontezza. Fornitori più o meno consapevoli della serata sono stati il Casale Cjanor, la Latteria Di Bidino di Coseano, La Bottega Friulana, Wine Explorer…il menù verrà reso noto …