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Me Geisha Roma

Me Geisha Roma: ristorante giapponese fusion

Me Geisha Roma si aggiunge al panorama dei ristoranti giapponesi della Capitale. Lo fa promettendo una cucina fusion e un approccio luxury al desiderio d’Oriente. Dove trovo un Luxury Japanese Fusion Restaurant non lontano da Corso Vittorio, a due passi sia da Piazza dell’Orologio che da Santa Maria in Vallicella (alias Chiesa Nuova, dagli appassionati dei mezzi pubblici)? La risposta è facile: vai al Me Geisha. Gli Chef del Me Geisha Roma Due anni fa, Me Geisha ha cominciato la sua esperienza, tutta italiana, a Salerno. Ora l’imprenditore Giuseppe Tuosto e lo chef Rodelio Aglibot hanno decido di affrontare l’Urbe. Giusepppe Tuosto, nativo di Durazzano in provincia di Benevento, da quando ha deciso di tornare da New York, non pensa che al sushi.  Mentre lo Rodelio Aglibot, nato nelle Filippine, cresciuto alle Hawaii, vissuto in California, è noto come The Food Buddha. Nel suo curriculum vanta l’esperienza di executive chef presso il Koi Restaurant a Los Angeles e del lancio del YiCuisine, ritenuto uno dei migliori ristoranti asiatici dal Food& Wine. Rodelio Aglibot promette di dare …

7 ristoranti del Friuli Venezia Giulia

7 ristoranti del Friuli Venezia Giulia si sono presentati a Roma con Il Consorzio Friuli Venezia Giulia Via dei Sapori per l’iniziativa “I Concerti del gusto”. 7 ristoranti del Friuli Venezia Giulia sono un bel punto di partenza per scoprire quella regione che sta a Nord-Est e confina non solo col Veneto, ma anche con Austria e Slovenia e ha un ampio sbocco sul Mar Adriatico. Ippolito Nievo ha descritto il Friuli (Venezia Giulia) come un compendio dell’universo e a tavola sembra avere un’altrettanto potente capacità di sintesi. Una prova sul campo ci vuole! Il Consorzio Friuli Venezia Giulia Via dei Sapori  ha presentato a Roma, lo scorso 22 luglio 2015, I solisti del gusto per l’iniziativa itinerante de I concerti del gusto. Lo scopo è presentare una regione e le sue eccellenze culinarie (vini e grappe incluse, of course). La Via del Sapori parte da lontano e per me era anzitutto un libro di Walter Filiputti con presentazione di Bruno Pizzul. Dopo la tappa romana è diventata anche una serie di volti e di indirizzi da custodire ed utilizzare al …

Pasticceria Plasè: le 3 ragioni per cui non delude

Pasticceria Plasè a Martignacco (Udine) non delude per 3 ragioni Della Pasticceria Plasè si parla da tempo in Friuli. Si trova a Martignacco, non lontano da Udine, ed è facilmente raggiungibile dato che si trova su via Spilimbergo 263. Dopo anni ho deciso di entrarci durante uno dei miei sparuti ritorni a casa. Mi ha convinto all’ultimo l’energia e passione che traspariva dalla pagina Facebook della pasticceria Plasè. La visita è stata effettuata in completo incognito e corredata da un team di tester d’eccezione. Ognuno di loro aveva in sé il germe del non facile convincimento per una serie di ragioni su cui mi soffermerò tra qualche riga. Mentre ti svelo subito il finale di questo incontro. Ora ho 3 buoni motivi per tornarci, che si possono tradurre in 3 ragioni per cui la pasticceria Plasè non delude.

Di romano c’è

Cosa c’era di romano in me a maggio 2003? Ben poca cosa. Ero scappata da mesi e mesi di Milano. Avevo imparato molto, non lo nego, ma per la prima volta in vita mia, forse, appresi che nella vita si fanno delle scelte. Scegliere non è un male, anzi, è un sano dovere verso se stessi. Così Roma mi chiamò letteralmente e decisi di fare lo stage del master nella Caput Mundi. E poi venne quel giorno. Veronica veniva in visita a Roma. Lei e sua zia mi prelevarono dal convento dove alloggiavo per comodità (economica). Arrivai al Gianicolo con loro. Un rapido sguardo a Roma e…la pelle d’oca. Avevo trovato casa! Aver trovato casa può voler dire veramente poco. Una casa va arredata. Prima c’era una Cavia da trovare, delle amicizie da costruire, un lavoro su cui ansimare con infinita pazienza, un blog da scoprire. Così divenni romana. Prima con Elena in giro per Trastevere, un caldo giorno d’estate, in una trattoria qualunque al limite del turistico. Eppure arrivò la Cacio e Pepe. Amore …

Bodega Guzmán

Andalusia…nel cuore. Avevo promesso che sarei tornata a raccontare il nostro viaggio di nozze dal punto di vista del cibo. Si era partiti con la voglia di cercare posti semplici, veri. Niente ricerca forsennata dei locali più trendy dove il cibo diventa sapiente rielaborazione. Abbiamo trovato la nostra Andalusia tra le viuzze di Cordoba. Nel cuore della Juderia. Ne parlava anche Lonely Planet, ma l’incrociammo durante la prima passeggiata durante una  calda domenica. I turisti striminzivano i viottoli del centro storico, volevamo scappare da loro. Ma ci trovavamo tra loro. Un odore emerse. Era vino. Come se qualcuso pigiasse l’uva. Vino rustico, vino della zona. Scorgiamo un portone. Azzardiamo due passi. Anziani del posto e qualche turista, più inglese che altro. Muri e pavimenti che erano stati a braccetto col tempo senza che l’oste avesse perso nel frattempo la sua vitale ed insieme discreta  energia.