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Muffin e Punt e Mes

Se Maometto non va alla montagna, la montagna va da Maometto. Se il tempo non c’è per fare una bella torta, la torta diventa muffin? Non è proprio così. Che settembre sia uno dei mesi più intensi è qualcosa che ho imparato negli ultimi anni. Progetti ed opportunità si affacciano e la routine non vuole cedergli. Dovresti vederla com’è impettita la routine, non vuole proprio concedere nemmeno un’ora di spazio al nuovo. Fa persino la piccata. Lei è la routine e va rispettata, però io sono Gemelli. Ho bisogno di qualcosa di nuovo sempre. Così né io né lei retrocediamo e finisce che … … in prossimità della festa annuale di famiglia mi ritrovi, se non stanca, quando boccheggiante. Che faccio? Vado a a mani vuote. Ma te sembra. Ma come faccio? Vorrei buttarmi direttamente per terra e lasciarmi trainare dalla corrente. Le mie energie reclamano un pausa. Ma…dai, andare alla feste di tutti così, solo a tagliare il mio chilo riturale di pomodorini per le bruschette. Noooo, sono la cognata blogger. Che figura ci …

Mele, cocotte, Pommeau e cambi d’abito

Rosso. Rosso passione. Rosso Valentino. Rosso fuoco. Ma prima di tutto questo per noi con i ricordi ancora caldi della fanciullezza è IL colore. Rosse sono le bacche del bosco che attirano lo sguardo. Rossi e bianchi sono i funghi delle fiabe. Rosse sono persino le mele che convincono Biancaneve a dare quel morso cruciale. Che male mai possono fare delle mele rosse? Si notano anche da grandi le mele rosse Stark Delicious. Le si coglie dal banco del mercato e scoppia la scintilla. Rosse, sì, rosse come la passione che lega due persone. La passione che si condivide. Perché allora non fare un dolce a base di mele dentro una cocotte? Poi basta una forchetta per assaggiare quel dolce assieme. Se si è poi fortunati la passione prosegue fino a richiedere anche momenti meno movimentati, dove la leggera dolcezza delle mele finisce anche in un muffin. In questo clima di favola passionale nasce una ricetta che sa cambiarsi d’abito. Nelle cocotte la versione fashion, quella da abito rosso fuoco. Mentre nei muffin si annida …

Twelve Loaves: Muffin alla pesca

One peach, one luggage. One peach, seven muffins. One peach, Twelve Loaves and me. One peach, one luggage. Questa è la sintesi estrema che mi porta ad aprire Luglio col post per Twelve Loaves. In partenza prima ed in arrivo poi dal Friuli. Carica di ricordi ed aspettative. Così ero e sono dopo Aria di Festa. Rimesso piedi nella città eterna, c’è l’amato #TwelveLoaves ideato da Lora di Cake Duchess. Questo mese l’evento è ospitato da Paula di Vintage Kitchen Notes e da Renee di Magnolia Days. Il tema sono gli Stone Fruit, ossia i frutti col nocciolo come pesche, albicocche e affini. One peach, seven muffins. Di fretta intrappolata, non mi è restato che recuperare quella pesca salvata al tempo e alla Cavia. Mischiate le farine, omesso il burro, ecco i muffin. Meno male che anche i muffin, facili e veloci, rientrano nella sfera del pane. Così anche questo mese mi unisco al lancio di Twelve Loaves. One peach, Twelve Loaves and me. Ed ecco cosa ne è venuto fuori.

I miei primi scones per Twelve Loaves

Non avevo ceduto al richiamo degli scones. Così presenti nel tè delle cinque del pomeriggio nei romanzi e noi sogni delle ragazze alla Jane Austin. Vittima del tè sì, ma dei suoi rituali femminili certo che no. Che credi! Io ero e sono una Jo di Piccole Donne. Eppure mi ritrovai un annetto fa ad un matrimonio in Irlanda. Nell’attesa del ritorno degli sposi dalla saga delle fotografie fummo intrattenuti da un ricco buffet a base di scones. Assaggiato uno, ne capii e ne capimmo il valore. Però mai entrarono nella mia cucina. Che credi! Io sono una biscottara con i fiocchi 🙂 Eppure arrivò la chiamata di Twelve Loaves. Ogni mese una sfida aperta a suon di pane. Per l’Aprile 2013 il tema sono le bacche. E subito a me sorse la voglia di fare gli scones con i cranberries. Così imparai come, puntando sullo yoghurt ed eliminando il burro, oltre che leggero l’impasto diviene morbido e capace di piegarsi ad ogni capriccio. Il perchè dei cranberries è presto spiegato. Sono una debolezza da …

Muffin Fiori d’Arancio

Se un’amica ti invita a prendere il tè delle cinque da lei, tu che fai? Mica ti presenti a mani vuote? Sia mai. Noi signorine del Duemila non ci facciamo mai cogliere in castagna. La casetta brulica di mille libri di cucina, che pretendono attenzione. In particolare quel libro là, bello corposo, di qualità, che mi sono autoregalata per Natale. Non potevo non dargli vita. No,no,no. Dorie Greenspane già mi aveva convinto a fare i World Peace Cookies: ottimi, ma non per un tè delle cinque. Sfoglia che ti risfoglia il suo Baking: From My Home to Yours ecco i muffin. Lei li arricchiva di semi di papavero e limone, io? Un salto dal mio teista di fiducia (Biblioteq) con in mente una sola richiesta: “un tè all’arancia o con anche dell’arancia”. Ed ecco i Fiori d’Arancio, un tè nero. Un rapido adattamento della ricetta e et voilà: