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Joulotorttu: biscotti finlandesi per Natale

Joulotorttu: li vidi, li impastai, li mangiai e ora è tempo di raccontarti la ricetta di questi aggraziati biscotti finlandesi per Natale C’è chi li chiama geni, chi strambi, sono quei personaggi nella cui testa frullano, a volte, strane idee. Frullano come girandole.Sotto Natale, spesso, io ricado in questa categoria di persone. Attenta e dedica a produrre biscotti che non mi accorgo che le ricette che ho già bastano e avanzano.Quest’anno frulla che ti rifrulla mi sono inoltrata curiosa e sorpresa nel Natale scandinavo. Che sarebbe stato un Natale in stile scandivano l’avevo cominciato a capire dal primo morso del Kardamumma Krans. L’entusiamso si trasferì presto agli Hvite hakemenn e giunse fino allo Julekage danese (o norvegese?). Infine, se di fine si può parlare, giunsero gli Joulotorttu. Loro sono finlandesi. Le mie fonti, non riservate, per capire come fare gli Joulotorttu provengono tutte da Pinterest. Un click dopo l’altro ho scelto la ricetta da cui partire. Mi sono lasciata, solo un attimo, intimorire dalla quantità di burro, ma la presenza della ricotta mi ha rassicurata subito …

Biscotti al cacao e grappa

Mai fermarsi ai primi biscotti di Natale. Mai accontentarsi di un biscotto al cacao. Se di mezzo non c’è la grappa, non è il biscotto giusto Nella vita ci sono poche cose serie, tra queste primeggiano il Natale e la grappa. Nessun testo sacro o oracolo è stato finora in grado di affermare chi tra i due vada rispettato di più. Quel pizzico di friulanità inside, che ancora conservo, tende a farmi prediligere la grappa. Eppure alla magia del Natale non sono assolutamente estranea. Mi si dice, a ragione o a torto, che di biscotti non ne ho mai abbastanza. Curiosamente questa voce mi giunge sempre sotto Natale. Destino, fato o casualità mi portarono persino anni fa a battermi per l’estensione all’Italia de The Great Food Blogger Cookie Swap. Fu cosa facile e fu altrettanto semplice non tirarmi indietro gli anni a seguire. Il 2014 è uno di quegli anni a seguire. The Great Food Blogger Cookie Swap prevede che ad ogni blogger siano assegnati altre tre blogger, del suo stesso Paese, a cui inviare …

Hvite kakemenn: biscotti di Natale dalla Norvegia

Letteralmente tortine bianche a forma di uomo, gli hvite kakemenn sono dei biscotti norvegesi di un candore impareggiabile Gli hvite kakemenn sono giunti dalla Norvegia e non se ne sono più andati. Ne è richiesto un bis per Natale. Non riesco a pronunciarne il nome. Non sono in grado di descrivere per filo e per segno l’incanto della loro delicatezza. Sono stati accolti in casa come i biscotti anemici, per poi essere divorati, senza timore, uno dietro l’altro. Non mancavano i biscotti di Natale in casa mia. Di altre ricette straniere nessuno avvertiva il bisogno. Ma quest’anno la Scandinavia ha fatto breccia nel cuore e nell’anima. Mai dopo Copenhagen mi sarei aspettata di pensare ancora a quelle terre così lontane e fredde. Prima fu il pane norvegese di Nigella, poi la corona di pane al cardamomo della Svezia e ora i biscotti bianchi della Norvegia. E posso dirti, fin da ora, che non è finita qui. La loro ricetta l’ho appresa tramite siti norvegesi e Christine Skaar. Lei, con il suo post, mi ha aiutato …

Cracker alla segale

Cracker alla segale: una ricetta semplice che si fa notare…Hai ragione Coco (Chanel): il lusso è semplicità. Ero molto imbarazzata mentre impastavo per la prima volta questi crackers. Avevo per la prima volta una mia omonima a tavola. Scrivo che ero imbarazzata per non dire apertamente che ero impaurita. Con la mia omonima avevo già bevuto molte birre, eppure trovarmela finalmente al mio desco era un onore. Si stava per presentare addirittura con un argentino d’origine friulana. Non potevo fare brutta figura. Da giorni mi ero studiata il menù ed i formaggi piemontesi promettevano di fare il botto. Lo sapeva anche il mio frigorifero. La paura saliva tanto da (non) farmi preoccupare anche della tovaglia scelta dalla Cavia, che non si abbinava per nulla ai tovaglioli polacchi a cui tenevo tanto. Nulla dissi neppure quando comparvelo in tavola quelle posate arancioni a pois. Jackson Pollock avrebbe approvato la tavola, ma non me ne accorsi. Io impastavo. L’imbarazzo era con me. Era come se Jack Torrance si divertisse ad alitarmi dubbi e timori da dietro le spalle. …

20 Instagrammer da seguire

Instagram: quell’applicazione che fa bene al cuore e all’occhio Instagram. L’amo, mi ha in pugno. E’ un’applicazione, ma sembra sia pure molto contagiosa. Ora, nel pieno di un’estate capricciosa che vuole essere tutto e niente, ne parlo qui. Non voglio insegnare qualcosa, desidero sfogare l’entusiasmo che da Instagram traggo tra un istante e l’alto. Un aperitivo, una luce, un gesto, una finestra, una via: quasi che ogni piccola cosa possa diventare talmente bella da essere condivisa. Questo è forse l’anima del mio Instagram. Ovviamente per intrattenere i più annoiati, segnalo quei profili Instagram che più amo. Aspetto suggerimenti anche da te. Instagram è infinito. Instagram e la mia storia L’ho desiderata a lungo. Poi arrivò lo smartphone anche per me. Mi ci volle un po’, ma in Normandia scattò la fiamma. Scoprii la sua abilità a seguirti ovunque. Mi insegnò a trovare il particolare e l’istante che poteva raccontare un’attimo della mia storia. Durante la prima SocialBirra divenni consapevole. Avevo imparato qualcosa. Sapevo muovermi tra profili ed hashtag. Conoscevo i piccoli ed i grandi profili …