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Letture pasquali

Il Mistral ancora negli occhi. I capelli scompigliati in volto. La Camargue infinita davanti. Son solo ricordi oramai. Altro che fenicotteri rosa o tori in libertà. Ancora un po’ di fresco romano deve passare prima di ordinare del Pastis. Per il vin rosè serve qualche raggio di sole più forte. La Maison Jaune è lontana per un panino e qualche acquisto di ninnoli per la casa. E l’Atelieur du Midi continua la sua vita fatta di atmosfere e grande gusto artistico. La valigia è però in procinto di essere piazzata nello sgabuzzino. Non è ancora tempo di raccontare quelle pulsanti emozioni. Meno male che prima di partire ho lavorato per te 🙂 So che potrà subito motivarti l’idea di trasformare la ciambella all’acqua in ciambella alla Weizenbier. Ti racconto dosi ed idee su Pinta in Cucina. Il risulto sarà una ciambella morbida, leggere ed inebriante assieme. Se di stare in cucina voglia non hai, rifugiati su GroupOn Magazine. Qui racconto: Bir&Fud Roma: birra, pizza e non solo Supplizio a Roma, lo street food firmato Arcangelo …

Twelve Loaves: Framboise muffins with strawberry jam

Framboise in English muffins? Twelve Loaves means for me just one thing: bread experiments! Per la versione italiana cliccare qui. Twelve Loaves is the monthly online event able to motive to think different, breadly different. March theme is Strawberries. Quite challenging finding them in Rome. So I opted for jam. Jam where in a bread? Thanks to God, we have United Kingdom. What best of muffins (or scones) with strawberry jam? And how to make even  more special muffins with yeast than adding a little bit of Framboise, that Belgian beer made with raspberries? For English muffin recipe I asked to Elizabeth David. In  her complete and marvellous work “English Bread and Yeast Cookery” she reported her most successful recipe. An English Muffins recipe dated back to 1973 and whose roots she found in Manna book written by Walter Banfield in 1937. As any modern blogger rich of caprices , I changed a little bit that excellent recipe. Just a little bit, I promise. Indeed, I felt the need to use my levain (or wild …

L’epopea del Natale tra dolci e biscotti

E’ una tradizione. Lo è fare i biscotti di Natale, prendersi le ferie dal lavoro e diventare fattrice di un biscotto dopo l’altro. Ma è ugualmente tradizione raccontare dell’impresa del Natale. Così è successo per i dolci del Natale 2012 e pure per quelli del 2011. Quest’anno ho un po’ più diluito lo sforzo per i dolci lievitati del Natale durante tutto il mese di Dicembre. Ma non trascurabile, dai ammettiamolo, è stato lo sforzo in fatto di biscotti di Natale. Loro hanno un posto d’onore. Sono i biscotti di Natale a profumare la casa ed i doni, sono loro a rapirmi i giorni prima della grande feste. Augurandoti un Buon Natale ti lascio con qualche idea e molti entusiasmo in più. Perché se non c’è un biscotto di Natale che festa è?

Biscotti alla birra di Natale

Che questo sia per me un periodo beer-intensive è dato per assodato. Ma altrettanto assodato è che per Natale io passi qualche giorno avvolta dall’aroma dei biscotti in cucina. Far parte di una famiglia numerosa impone tante cose, tra le quali fare qualcosa sennò la macchina non cammina. Io temendo la mia naturale e spontanea incapacità ad unirmi alla vita di un gruppo rodato da anni ed anni di aneddoti, mi sono ritaglia tempo fa il compitino dei biscotti di Natale. Passare i giorni a inseguire ricette ed ingredienti mi libera dallo stress lavorativo e poi covo quel recondito piacere del fare qualcosa di buono per gli altri. I biscotti alla birra sono un classico di queste giornate dedicate al Natale. Alla Cavia sono sempre piaciuti,  mentre alla cuoca un po’ meno. Li ho già riprovati con la farina di segale. Quest’anno però dopo i giorni trascorsi nelle Fiandre e le ore piacevoli al festival delle Birre di Natale ad Essen, non ho resistito. Ho voluto arrivare ai miei biscotti alla birra, quelli che più …