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Zen, cioccolato e Michele Mezzasoma

Inseguo sogni, abbraccio nipoti e m’appassiono di cioccolato. E’ uno dei pazzi pensieri che ho avuto tornando da Penna Alta, vicino a Montevarchi. Su un placido (e puntuale!) treno regionale veloce ho capito come Michele Mezzasoma, in una due giorni al Canto del Maggio, mi (ci) aveva insegnato a comprendere il cioccolato. Prima nel laboratorio a Montevarchi, poi nella cucina a Penna Alta, sempre e “solo” con un vero maître chocolatier per un fine settimana. Mica cose da tutti i giorni. Poco glamour e molta sostanza e non solo perché di fronte a me c’erano vagonate di cioccolatini. Pian piano nella mia mente si sono stampati alcuni interessanti insegnamenti che voglio tenermi come pillole di zen.

Torta ricotta e cioccolato bianco: ne hai bisogno

Toglietemi tutto, ma non la libertà di affondare i pensieri nel cioccolato. Il tempo delle cioccolate calde è lontano. Qualche cioccolatino continua a far capolino dalla scatola delle dolcezze. E le uova di Pasqua sono dietro l’angolo. Ma no, non le apro prima del tempo. Come posso viziarmi – ancora di più – senza che nessuno se ne accorga? “Ho ordinato un gin tonic. Lo so che non bevi nel pomeriggio, ma prima o poi lo farai.” Candice Bergen ha sempre ragione. In The Women dà il meglio di sè (e del film del 2008) quando accoglie così la figlia.

Torta al cioccolato bianco e vin santo

Torta al cioccolato bianco: quando la dolcezza diventa eleganza in una torta morbida e intrigante per il vin santo. Da The Baking Bible ad una torta casalinga. Cos’ha di irresistibile una torta al cioccolato bianco? Me lo chiedo constantemente. In realtà, la questione è più profonda. In questi benedetti 35 metri quadri si aggirano due golosi figuri. Una parteggia per il cioccolato fondente, l’altro si prosta ai piedi del cioccolato bianco. Come dire: una punta alla sostanza (essenziale) e l’altro ha un inspiegabile richiamo verso la dolcezza (estrema). Dove si incontrano questi due golosi? A parte sotto lenzuola, pure si sfiorano in cucina. E’ lì che sorgono delle dispute. Immagina che…l’uno, lo sweetheart, arriva con tavolette bianche e candidamente chiede un semifreddo al cioccolato bianco. L’altra, quella che conosce il peso dell’altro, non cede: troppa panna nel semifreddo. Non trova di meglio da dire: “Ti farò altro”. Altro cosa? Ci è voluta Rose Levy Beranbaum. Rose ha dovuto pubblicare The Baking Bible. Io, quella del cioccolato amaro, non sono un’estremista, se non dei sapori. Posso vivere bene …

Quella torta con mascarpone, pere e cioccolato bianco

Torta con mascarpone e cioccolato bianco, pere e Prosecco. Sottotitolo: Vivere (e cucinare) da foodblogger con tante amiche Sotto…sottotitolo: Mi sono innamorata di Knulp Mascarpone, pere e cioccolato bianco sono le prime parole che ho scorto aprendo a caso Knulpcakes: 21 ricette illegali. Arrivò a me quel libro, piccolo e leggero, tramite Elena. Eravamo a Lauco (Friuli), lei un po’ influenzata, ma venne e me lo diede. Sarà amore a prima vista. La ricetta si è scelta da sola. Torta con mascarpone e cioccolato bianco, pere ed un di più. Lo spirito di Franca Vilevich si è trasmesso all’instante ancora prima che impastassi incredula quella torta. La sua filosofia della pasticcera mi ha avvolto. Instintiva, impulsiva, inquieta ed orgogliosamente imperfetta: lei l’ha definita così la sua filosofia. Franca Vilevich insegna a scegliere un mantra per ogni ricetta e ad abbinarle una musica, come se il piatto andasse al di là di coltello e forchetta. E cosa non da poco suggerisce di personalizzare, perché lei si limita a parlare di 2 o 3 pere e di …

Cioccolato bianco e crostatine

Cioccolato bianco, impegni, uomini di casa e crostatine Non ci credo più. Il momento perfetto non esiste, se così non fosse non avrei mai fatto queste crostatine. Forse succede solo a me. Ogni anno ci sono dei momenti in cui i miei pianeti e la mia agenda esistenziale impazziscono. Improvvisamente c’è questo da fare, quest’altro da seguire, qualche sorpresa e poi…vorrei solo dormire. Per me maggio è uno di quei momenti. Essere nata in mezzo a questo turbinio, persino nel mezzo di un terremoto, avrebbe dovuto rodarmi. Ma dopo i trent’anni nessun rodaggio è ancora sotto garanzia. Sarebbe anche immorale pretenderlo. Non resta che pedalare, direbbe qualcuno. Io preferisco dire, non resta che impastare. Così ebbra di dolcezza, incapace di attendere il momento giusto, ho viziato chi assisteva placido a tutto questo. Maggio è anche il mese del Giro d’Italia, quindi anche il divano di casa ha un gran da fare. E chi sta sopra il divano ha bisogno di nuove energie. Se poi quel qualcuno ha un debole dichiarato per il cioccolato bianco, non …