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Canaletto 1697-1768 a Roma, a Palazzo Braschi

A Canaletto piaceva un certo caffè, ma di questo saprai solo alla fine della mostra “Canaletto 1697-1768” che ha aperto da pochi giorni a Palazzo Braschi, a Roma. Parto dai dati di fatto per non perdermi nell’entusiasmo che mi ha lasciato la visita guidata con Bożena Anna Kowalczyk. La mostra “Canaletto 1697-1768” intende celebrare il 250° anniversario della morte del Signor Giovanni Antonio Canal, noto come Canaletto. Passeggiando, più o meno estasiati tra le sale del Museo di Roma a due passi da Piazza Navona, si possono incontrare ben 68 tra dipinti e disegni e documenti. Non le ho contate, ma lo dice la brochure.

Waterzooi di pollo…il lato rock del mio Belgio

Waterzooi: zuppa o stufato che sia, è un piatto tra il tipico e l’elegante che arriva dalle Fiandre e che ho scoperto grazie al rock “…Nelle Fiandre si trovano tante versioni di waterzooi, quanti sono i campanili delle chiese all’orizzonte…”: Ruth Van Waerebeek mescola ingredienti e paesaggi in The Taste of Belgium.  Non ha paura di esagerare. E’ capace di passare dalla semplicità della crema di indivia belga alla varietà di waterzooi come se nulla fosse. Il waterzooi di pollo è fiammingo e lo è talmente tanto che non esiste un waterzooi, ma una varietà. Ruth descrive il waterzooi come una confusione tra una zuppa ed uno stufato. Se dovessi dire la mia, il waterzooi è un brodo riccco, da cui non viene scartato nulla e a cui è stato donato il manto di festa, merito della crema di panna ed uovo. Pesce o pollo danno avvio a questo piatto, a seconda dei gusti e delle necessità. Il waterzooi è un piatto tipico delle Fiandre. Come molti italiani l’ho conosciuto a Bruges, ma fuori dai …

Julekage: la torta di Natale della Scandinavia

Danesi e norvegesi vanno pazzi per la Julekage a Natale. Ne ho voluto scoprire il sapore Yoo-ley-key-yeh: si pronuncia così Julekage. L’ho presentato in tavola, forse troppo banalmente, come il panettone danese. In realtà, non ho ancora capito quanto questa ricetta sia danese e quanto norvegese. Di sicuro posso dire che non solo piace, ma piace anche ai palati più delicati. Ne ho avuto la prova con la cognata più restia ai sapori speziati del Natale. Le ricette di Julekage (o Jule Kaga) che ho trovato tra web e libro del pane di Bernand Claytons pretendevano tutte il lievito di birra. Ma questo post è la prova che lo Julekage tollera (e bene) anche il lievito madre (solido). La frutta candita, come nel più tradizionale panettone, c’è. In origine è limone e ciliegie candite, ma anche l’accoppiata cedro e ciliegie funziona. L’uvetta non poteva mancare. Le mandorle grattugiate grossolanamente ben si mescolano all’impasto e le donato un tocco ricercato, senza però notarsi troppo. La buccia di limone, il cardamomo e l’essenza di vaniglia rendono ancora più …

Kardemumma Krans: pane svedese per Natale

Pane svedese per Natale al profumo di cardamomo: così quest’anno si è aperta la stagione casalinga di dolci natalizi Kardemumma Krans a me ed un po’ anche a te. Corona al cardamomo a me ed un po’ anche a te. Ehi, ora si può parlare senza timore del Natale. Siamo nel mese giusto. Dire che mancano pochi giorni forse è esagerato, ma fa bene all’umore. Per chi come me perde facilmente la testa per un pizzico di tradizione, una manciata di spezie e un impasto natalizio, perché non affondare nel mani in un pane svedese per Natale? Non chiedermi come sono arrivata al pane svedese. Posso dire che è colpa del pane norvegese “rubato” a Nigella Lawson. Avevo bisogno per Twelve Loaves di un pane per Natale. Ho scelto una nazione a caso, non lontano dalla casa di Babbo Natale, ed ecco che è comparso nella mia vita il Kardemumma Krans. Il web offre un paio di ricette in un marcato svedese 🙂 per il Kardemumma Krans. Un corso intensivo di svedese su Google Traslator, …

Simil Pogàcsa al Gruyere e paprika

Scones ungheresi e formaggi svizzeri. La fantasia da ottimi frutti in cucina. Non vorrei fare il passo più lungo della gamba. Lo devo ammettere. Questi non sono Pogàcsa originali, ma rivisitati. La ragione è una sola. Io i Pogàcsa veri non ci siamo ancora mai incontrati. A loro sono arrivata nella mia ricerca ossessiva e compulsiva di uno street food nuovo per me e che potesse esaltare i carattere dei formaggi svizzeri. Per Swiss Cheese Parade volevo infatti buttarmi su qualcosa di tradizionale che non fosse né unto né bisunto. Volevo uno street dalla salde radici. Desideravo quasi uno street food contadino. Cerca che ti ricerca, grazie al libro di Bernard Clayton sono giunta a loro: i Pogàcsa. Sono una sorta di scones al formaggio ungheresi, che vengono  preparati ed offerti assieme ad un bicchiere di vino agli ospiti di casa. Un tempo al contadino che rientrava a casa la sera venivano lasciati dei pogàcsa. Però per l’uomo e la donna moderna mi sono immaginata che divengano dei comodi street food, sempre che non lo …