38 anni

La (ri)carica dei 38 anni: oltre i buoni propositi

Non è mai finita. Mettersi in gioco, implica che non puoi tirarti in dietro. Ossia tutti i buoni propositi stanno vedendo al pettine

Dire, fare, baciare.
I buoni propositi sono belli. Piacevoli da dirsi e da darsi. Forse un po’ meno gradevoli da mettere in pratica.
Nell’epoca del governo del fare (o del dire troppo?) non potevo non sottrarmi ad impugnare la mia vita. C’erano e ci sono i miei 38 anni: sognanti e sbarazzini. Loro sfornano sogni a go go, mi offrono miraggi, che io ottusamente continuo a voler far diventare concreti.
E’ una battaglia senza fine. L’unico rischio è arrendersi.

Con mio sommo stupore i post su La (ri)carica dei 38 anni hanno generato un piccolo e caro interesse nelle più insospettabili lettrici. C’è stata chi mi ha invidiato per l’energia, qualcun’altra ci ha visto della determinazione. Eppure per me è solo un timido sogno che va avanti.
Ora racconto l‘altra faccia della medaglia. Ossia di come tra priorità, quaderni, progetti in corso ed in attesa si sviluppa la vita di tutti giorni.

Dire, fare, baciare.

Il Dire va ascoltato

Mi sono detta “Ho deciso di fare questo anno mio, tutto“. L’ho persino scritto nel Quaderno dei 38 anni.
Sapevo che non bastava scriverlo ed immaginarlo.
Il dire va ascoltato, riletto, ridetto, ascoltato e così via.

propositi_Pigneto

Mi ero detta: decidi, pianifica, fermati.
Tutto bene è andato bene col decidere. Ho partecipato agli eventi che mi ero segnata in agenda. La Festa della Rete e il TBDI sono stati utili per capire meglio il mondo del web, il futuro del blogging e sopratutto per conoscere gli altri esperti, blogger o appassionati che siano.

Con la pianificazione me la sono abbastanza cavata. L’agendina Moleskine e l‘App Evernote sono oramai tra le mie buone abitudini. Quello che ancora devo imparare e a darmi qualche priorità in più per non sentirmi sopraffatta dagli impegni. E soprattutto devo impegnarmi a fermarmi.

Fermati! Rossella fermati! Vai a sbattere!
Dimmelo ancora.
Sul trucco e parrucco sono migliorata merito anche di Lush e The Body Shop.
Le letture ahimè sono ancora relegate ai minuti pre-nanna. E le riviste femminili, cartacee o su Zinio, sono ancora relegate a ciò che resta di una giornata o di una settimana.
Il mio più grande mea culpa è che tra eventi, incontri, scritture varie la mia bella giornata di riposo settimanale ancora non c’è. Rossella fermati!

Fare con filosofia

Nel mezzo del fare…
Questa è la fase in cui mi trovo. E mi ritrovo con qualche soddisfazione, molte cose da imparare e un approccio personale da consolidare.

La mia più grande soddisfazione viene da Visione di Carnia e dal bell’incontro con la Cooperativa Cramars di Tolmezzo. L’invito è a seguire il Carnia Food Design: un progetto articolato e ben studiato per un territorio come la Carnia. Non serve essere friulani (o carnici) per apprezzare il potenziale di tutto quel buon lavoro che sta facendo la Cooperativa Cramars.

Ma la donna moderna non vive di sole soddisfazioni. Ahimè!
Non è mai finita. Per ogni cosa imparata, c’è ne una nuova da apprendere. Spesso ad un complimento segue un richiamo. Non ho ancora capito perché, ma così è.

Prodotti più social Rossella Di Bidino

Di fronte alle lezioni della vita bisogna sorridere. Voglio ancora credere che serva prendere la vita con filosofia quindi mi sto insegnando ad essere:

  • propositiva. Ossia se ti dicono che sbagli, voglio capire dove sbaglio ed una volta capito mi correggo;
  • ancora propositiva. Ossia se una proposta non mi aggrada, cerco di proporre un’alternativa prima di dire “No, grazie”;
  • forever propositiva.  Ossia non personalizzare nulla e soprattutto con chi ammiro mantengo i rapporti al di là di come andrà un progetto.

 

Baciare per sostenere

Dire, fare, baciare.
Il baciare è simbolico qui. Non ho intenzione di pomiciare con tutti 🙂

In questa mia pazza filosofia di vita, baciare è:

  • apprezza chi apprezzi. Non è un gioco di parole. Mi piace dire pubblicamente e chiaramente se il lavoro di una persona mi piace;
  • apprezza te stessa. L’apprezzare deve arrivare fino al punto di fare di testa propria.
    Mi hanno insegnato che non basta credere (e pregare). Mi hanno insegnato che prima bisogna comportarsi correttamente e poi (eventualmente) pregare. Quindi è  facile dirsi “Io valgo”, ma più importante è comportarsi in maniera autonoma. Il mondo digitale non differisce da quello reale. Chi critica c’è sempre. E’ giusto che sia così. Ma è altrettanto giusto comportarsi da Rossella o da …come ti chiami? 🙂
  • apprezza ciò che cerchi di fare. Mai maledire il momento in cui ti sei imbarcato in un’avventura in cui credevi e credi ancora. Gli uomini hanno ragione: “Ogni lasciata è persa“.
    A 38 anni non sono disposta a perdermi ciò che merito.

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Dire, fare, baciare.
Tu cosa fai quando i buoni propositi vengono al pettine?